“Le decisioni non univoche sul tema integrano ‘gravi ed eccezionali ragioni’ per derogare alla regola della soccombenza
– Il contrasto giurisprudenziale sulla materia del contendere giustifica la compensazione delle spese di lite da parte del giudice: la sussistenza di orientamenti non univoci sulle questioni di cui è causa, integra le “gravi ed eccezionali ragioni” in presenza delle quali l’art. 92, secondo comma, c.p.c. (nella sua formulazione ratione temporis applicabile) giustifica la deroga alla regola della soccombenza.
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, sesta sezione civile, nell’ordinanza 24489/2015 che ha rigettato il ricorso proposto avverso la pronuncia del Tribunale volta a compensare le spese di giudizio per la sussistenza di “opportuni motivi”.
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