MEDEL

PRESENTAZIONE: Medel

Che cosa è Medel
Presentazione di Medel: storia, scopi e Statuto di Magistrats Europèens pour la Dèmocratie et les Libertès
L’Associazione MEDEL (Magistrats européens pour la Démocratie et les Libertés) è stata fondata nel 1985 su iniziativa di associazioni e sindacati di Magistrati di sei Stati Europei. Fin dalla sua fondazione, MEDEL ha compreso associazioni nazionali sia di giudici che di pubblici ministeri.
L’idea della fondazione risale ai dibattiti condotti durante seminari internazionali alla Ecole nationale de la Magistrature di Bordeaux e a una discussione organizzata dal Syndicat de la Magistrature, il Sindacato francese di Giudici e Procuratori, in collaborazione con l’Università di Lille nell’Estate 1983, intitolata „Etre juge demain”.
Nel 2006 MEDEL enucleava oltre 15.000 membri di 15 Associazioni di Magistrati di 11 Stati Membri.
Nel 2011, le associazioni sono diventate 21, mentre gli stati in cui Medel è rappresentata – anche da membri a titolo individuale – sono saliti a 13:
Belgio: Association syndicale des Magistrats (ASM), Magistratuur & Maatschappij (M&M),
Cipro: Cyprus Judges Association,
Repubblica Ceca: Soudcovska Unie Cheské Republiky; e Unie statnich zastupcu Cheske Republik
Francia: Syndicat de la Magistrature (SM),
Germania: Vereinigte Dienstleistungsgewerkschaft VER.DI e Neue Richtervereinigung (NRV),
Grecia: Eteria EllenikonDikastikon Litourgon gia ti Demokratia ke tis Elefteries,
Italia: Magistratura democratica (MD) e Movimento per la Giustizia,
Polonia: Iustitia e Associazione dei procuratori della Polonia,
Portogallo: Associação Sindical dos Juizes Portugueses (ASJP) e Sindicato dos Magistrados do Ministerio Público (SMMP),
Romania: Unione Nazionale dei Giudici Rumeni (UNJR) ,
Serbia: Društva sudija Srbije e Udruzenje Javnih Tuzilaca Izamenka Javnih Tuzilaca Srbje
Spagna: Jueces para la Democracia (JpD) e Unión progresista de Fiscales (UPF),
Turchia: Yarsav – Yargiçlar Ve Saviclarc Birligi
Organi – Consiglio d’amministrazione e Bureau
Il Consiglio d’amministrazione è il centro dello scambio d’informazioni a livello internazionale e del coordinamento delle singole Associazioni affiliate. Il Bureau fornisce le direttive politiche e organizzative dell’Associazione. Ogni Stato Membro invia quattro delegati. Il Consiglio d’amministrazione si riunisce tre o quattro volte l’anno in varie località europee, permettendo dunque ai Magistrati di partecipare attivamente ai dibattiti.
Il Bureau di MEDEL è composto da sette membri, è eletto dal Consiglio d’amministrazione e può essere rieletto per altri due anni.
Questi sono i membri del Bureau in carica fino al novembre 2011:
Vito Monetti presidente
Antonio Cluny, vicepresidente, Procura generale – Portogallo
Ignacio Gonzales, tesoriere, Tribunale Madrid – Spagna
Eric Alt, Corte di cassazione – Francia
Dana Girbovan, Tribunale Iasi – Romania
Thomas Guddat, Tribunale Dresda – Germania
Stavros Matakiozidis, Procura Corte appello Atene – Grecia
Gli obiettivi di MEDEL sono i seguenti:
Difesa dell’indipendenza della magistratura;
Rispetto assoluto dei valori dello Stato di diritto democratico;
Promozione della cultura giuridica, democratica europea;
Democratizzazione della magistratura;
Diritto di espressione, di riunione e associazione per i magistrati;
Rispetto dei diritti delle minoranze e delle differenze, in particolare degli immigrati e dei meno abbienti, in una prospettiva di emancipazione sociale dei più deboli.
MEDEL persegue l’obiettivo di una Giustizia aperta e trasparente, le cui attività e decisioni siano comprese e accettate dai cittadini.
Nella Dichiarazione di Palermo (1993), MEDEL ha gettato le basi per uno Statuto europeo della magistratura. Tali principi sono attualmente in parte consacrati nella Carta europea sullo statuto dei giudici (10 luglio 1998), alla cui elaborazione ha partecipato anche MEDEL. Nel 1996, a Napoli, MEDEL ha adottato una Dichiarazione di principio sul pubblico ministero.
MEDEL comprende associazioni e sindacati di giudici e di procuratori; incombe infatti a tutti i magistrati di difendere i medesimi valori. MEDEL difende una giustizia impegnata a rendere effettivi tali valori, particolarmente quelli consacrati nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo.
MEDEL partecipa anche alla costruzione dello Spazio di giustizia europeo e fa sentire la propria voce nei dibattiti sulla Giustizia in Europa, quale espressione di un vero e proprio pluralismo nell’ambito della magistratura europea.
Partecipazione di MEDEL alle attività istituzionali europee
MEDEL sostiene l’integrazione europea, in particolare il dialogo fra le Istituzioni europee, giudici e pubblici ministeri progressisti e indipendenti.
MEDEL è un’organizzazione non governativa riconosciuta formalmente quale osservatore dal Consiglio d’Europa. In questo contesto, l’Associazione partecipa soprattutto alle attività del Consiglio consultivo dei giudici europei, della Commissione europea per l’efficienza della giustizia e del Consiglio consultivo dei procuratori europei. Analogo riconoscimento MEDEL ha ricevuto anche da un altro organismo del Consiglio d’Europa, il Comitato europeo per le questioni criminali.
MEDEL ha espresso pareri su determinati progetti e Libri verdi della Commissione Europea, fra cui si devono ricordare quello sulla creazione di una Procura Europea, quello sulle garanzie procedurali nel processo penale, quello sul mutuo riconoscimento e l’esecuzione della pena in ambito europeo, quello sui conflitti di giurisdizione e sul principio di „ne bis in idem” europeo.
La collaborazione tra MEDEL e Parlamento Europeo si concentra prevalentemente sulla “Commissione per la libertà civile, per la Giustizia e per gli Affari Interni”.

Colloqui e Seminari
MEDEL si occupa delle questioni fondamentali della giustizia e della pratica professionale di giudici e procuratori, offrendosi come luogo di scambio di opinioni e dibattiti volti a  favorire il confronto tra giudici e procuratori di vari stati europei. Le riunioni periodiche del Consiglio d’amministrazione offrono lo spunto per organizzare dibattiti allargati in cui per trattare determinati temi con i giudici e i procuratori del Paese ospitante.
I dibattiti pubblici fra magistrati, nell’ambito dell’Unione Europea e degli Stati Membri,  contribuiscono allo sviluppo della cooperazione giudiziaria e alla valorizzazione delle Prassi virtuose. MEDEL partecipa inoltre alla formazione comune, a Progetti di gemellaggio e ai programmi internazionali di scambio che promuovono la fiducia reciproca tra magistrati degli Stati Membri.

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Queste sono le manifestazioni più importanti organizzate da MEDEL: Sull’Organizzazione della Giustizia:

  • Il Convegno su “L’indipendenza della magistratura in un’Europa in transizione” (Popovo, 1991) è stata la prima riunione organizzata in Europa Orientale, dopo la caduta del Muro di Berlino, mirata all’integrazione di MEDEL con le Associazioni di giudici e pubblici ministeri nate nelle nuove democrazie. Quest’esperienza è stata portata avanti durante un
  • Seminario sulla “Riforma giudiziaria in Serbia in un’ottica europea” (Belgrado 2003) e, successivamente, dal
  • Colloquio sulla “L’indipendenza della magistratura in vista delle sfide della transizione democratica” (Belgrado, giugno 2007). A questo Colloquio hanno partecipato anche delegati delle Associazioni di Giudici e Procuratori di tutte le Repubbliche dell’ex Jugoslavia; più recentemente, si deve ricordare,
  • l’8 ottobre 2007, a Bruxelles la partecipazione alla Conferenza “Juges, législateurs et protection de l’Etat de droit” presso il Parlamento europeo;
  • Il Convegno su “L’indipendenza della magistratura – Obbligo, non privilegio” (Praga, maggio 1993) aveva offerto lo spunto per adottare “Gli elementi di uno Statuto europeo della magistratura”, un documento con cui MEDEL ha aperto riflessione che ha poi trovato importanti espressioni in due atti del Consiglio d’Europa, la Raccomandazione del 1994 sull’indipendenza, l’efficienza e il ruolo dei giudici e, poi, la Carta Europea dello Statuto dei giudici del 1999;
  • Medel ha partecipato al Quinto Forum mondiale dei giudici che ha avuto luogo in Brasile, a Belem do Parà, il 21-23 gennaio 2009, con un intervento sull’indipendenza della magistratura;
  • Una discussione sulla “Deontologia di giudici e pubblici ministeri, proposte di un codice etico e di uno statuto per i giudici ed i pubblici ministeri”, era iniziata a Brema nel marzo 2004, ed è continuata a:
  • Praga, nel giugno 2006, con il dibattito sulla “Responsabilità di giudici e procuratori”; mentre
  • “Giustizia e Media” è stato il tema di un Seminario organizzato a Cracovia a settembre 2005; mentre ladiscussione su questo argomento è continuata a Giugno 2008 a Bucarest;
  • Il 24 marzo 2007, a Roma Medel è intervenuta alla 3^ Conferenza internazionale dei Giudici, sui Consigli dellamagistratura;
  • sulla “Modernizzazione della giustizia” ha avuto luogo un dibattito a Lubecca, il 22-23 Ottobre 2007;
  • mentre il dibattito sulla “Crisi dell’efficienza giudiziaria in Europa” (Parigi, Gennaio 1999) aveva introdotto unariflessione sulla “Qualità ed Efficienza della Giustizia”; che ha trovato successivi sviluppi, in particolare,
  • sull’efficienza ed i criteri per valutarla si è svolto un Seminario a Palermo il 1-2 febbraio del 2008; mentre, sulla base delle conclusioni formulate a Palermo,
  • a partire dal 2009 con una visita in Portogallo, Medel ha sviluppato una iniziativa di “audit”, mirati a verificare la situazione dell’organizzazione giudiziaria e lo stato dei diritti nelle procedure giudiziarie nei singoli Paesi. Su questo tema bisogna ricordare:
  • il Seminario di Belgrado (18-19 aprile 2008) “Sulla valutazione della giustizia”; ad esso è seguita
  • una Conferenza, il 30 maggio 2008 – a Lisbona, in cooperazione con la Rivista Julgar – sul tema “Juridictionset qualité de la justice dans une démocratie au XXIème siècle”. Su un piano più generale si pongono:
  • la Conferenza del 20 marzo 2007, a Bucarest sul tema “Il ruolo delle associazioni professionali dei magistrati a livello nazionale ed internazionale” ed
  • il Convegno del 25 aprile 2008, a Bruxelles, su “Justice et politique” (in cooperazione con la Association Syndicale de Magistrats); ma soprattutto la Conferenza organizzata con la prima Associazione di magistrati mai costituita in

• Turchia. Dopo che, nell’ottobre 2007, Medel aveva indirizzato alle massime cariche istituzionali della Turchia una lettera che esprimeva preoccupazione per le iniziative del Governo contro la neo-costituita Associazione di magistrati, Yarsav, la risposta “dialogante” pervenutaci dal Governo turco ci ha indotti a proporre ai colleghi turchi l’organizzazione di un Convegno, che ha avuto poi luogo nel luglio 2008, seguito da altre due conferenze, nel corso del 2009, sempre su temi relativi all’indipendenza ed alla libertà di creare associazioni;

• sulle questioni delle performances e delle valutazioni si è poi svolto il Convengo organizzato a Bordeaux, il 17 giugno 2011, nella sede della Ecole nationale de la magistrature

  • il 4 e 5 luglio 2008 ad Ankara, su La separazione dei poteri e la libertà di associazione dei magistrati; vi ha partecipato anche la Associazione europea dei magistrati. In linea con la decisione di dedicare una particolare attenzione alla situazione dei Paesi dove la magistratura è più esposta ad attacchi del potere politico, va ricordato:
  • il 4-5 dicembre 2008, a Chisinau il seminario su L’indipendenza della giustizia (in cooperazione con l’Associazione dei giudici moldavi).
  • In relazione a tutto questo, si deve soprattutto ricordare la Conferenza di Francoforte sul Meno del novembre 2008. Il tema formale « L’indépendance de la justice en Europe L’indépendance de la justice, modèles d’auto

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gouvernement et d’auto responsabilité» faceva sostanziale riferimento alla mancanza di un organo di autogoverno in Germania. L’importanza della Conferenza è testimoniata dal fatto che è stata organizzata dall’Università di Francoforte, da tutte le associazioni di magistrati tedesche. Insieme a Medel vi era anche la Associazione europea dei magistrati.

E, in particolare, sul pubblico ministero:

  • Il Convegno sullo Statuto del pubblico ministero (Napoli, 1996) ha approvato un documento conclusivo, la Dichiarazione sui principi del pubblico ministero, principi visti come garanzia dell’indipendenza del potere giudiziario e dell’uguaglianza davanti alla legge. Questa riflessione è continuata nei convegni organizzati in
  • Belgio (Il pubblico ministero o i misteri della grande piramide”, Louvain-la-Neuve, dicembre 1996). Più recentemente si sono svolte numerose iniziative:
  • Il 1 febbraio 2007, ad Alvor, su : “La responsabilité communautaire du Ministère public”;
  • Il 10-11 maggio 2007, a Sofia: Colloquio sul ruolo del pubblico ministero;
  • A Bucarest, nel settembre 2007 ha avuto luogo une Convegno su: Pubblico ministero, democrazia e Stato didiritto (in cooperazione con il Ministero della Giustizia della Romania e Transparency International Romania);

    mentre,

  • Il 18-19 aprile 2008, a Sofia, si è discusso di formazione professionale con membri dell’Ufficio del pubblicoministero;
  • Il 12-13 dicembre 2008, ad Estoril, una tavola rotonda sulla Autonomia del Pubblico ministero;
  • A settembre 2009, in Bulgaria, ha avuto luogo una: Conferenza sul ruolo del pubblico ministero nelle nuovedemocrazie,
  • Mentre a novembre 2009, all’esito di una Conferenza su “l’indipendenza dei giudici e l’autonomia del pubblicoministero, in vista del Trattato di Lisbona”, è stata adottata la Dichiarazione di Lisbona,
  • Infine, si devono ricordare i due convegni del 2011, sempre sull’indipendenza del pubblico ministero: quello diaprile a Varsavia e quello di Roma a novembre.

    Sulla Formazione dei Magistrati:

  • Il Colloquio sulla “Formazione professionale dei magistrati in Europa” (Trieste, Giugno 1991), organizzato in collaborazione con l’Università di Trieste, aveva valorizzato l’apporto delle associazioni dei magistrati alla formazione di una cultura giudiziaria europea. Questo tema, costantemente dibattuto, è stato trattato anche nel
  • 1998 a Madrid (“Quale cultura giudiziaria comune in Europa?”), quindi
  • nel giugno 2003 a Praga (“Formazione professionale dei magistrati in Europa”),
  • ed ancora nell’ambito di una seduta congiunta con i magistrati della Federazione Jueges para la démocraciadell’America Latina nel 2004 a Povoa do Varzim – Porto; ma soprattutto,
  • il 20 maggio 2005 a Roma in occasione del 20° Anniversario della fondazione MEDEL. La posizione riconosciuta a Medel, quale osservatore, ha consentito di partecipare ai lavori del Forum Giustizia, un’iniziativa della Commissione e, fra l’altro, di partecipare ad una riunione del
  • Sottogruppo su “judicial training” che ha avuto luogo l’11 Novembre 2008, a Bruxelles. Sull’Integrazione Europea:
  • Riunione sullo “Spazio Giudiziario Europeo” (Roma, marzo 2002), che ha preparato le risposte che MEDEL ha poi inviato in relazione al Libro Verde della Commissione su questo tema;
  • Il Colloquio di aprile 2006 a Roma ha esaminato i Principi consacrati nella Carta Europea dei Diritti Costituzionali ed il ruolo delle Corti europee e nazionali. A questo ha fatto seguito l’istituzione di un Osservatorio dei Diritti fondamentali in Europa;
  • 20 février 2007, Berlin (Allemagne): Colloque sur la proposition de décision cadre relative aux garanties de la procédure pénale – La garantie des droits en Europe;
  • 17 febbraio 2007, Roma, Convegno su “Un diritto civile per l’Europa” (in cooperazione con l’Università di Roma III);
  • marzo e luglio 2007, Strasburgo: partecipazione ai lavori per la revisione della Raccomandazione del Consiglio d’Europa sull’indipendenza, l’efficienza ed il ruolo dei giudici;
  • 31 marzo 2007, Firenze: Colloquio sul “Diritto dei consumatori “, per preparare un documento sul Libro verde sull’ “Acquis en matière de consommation”. E’ intanto proseguita la collaborazione nei Comitati di esperti del Consiglio d’Europa:
  • 4-5 giugno 2007, Varsavia: Conferenza del Consiglio consultivo dei Procuratori Europei (CCPE).

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• 13-14 giugno 207, Strasburgo, Assemblea generale della Commission européenne pour l’efficacité de la justice (CEPEJ);

Sulla giustizia in Paesi extraeuropei:

  • Nel 2002 era iniziata la nostra collaborazione con la Rete Euro-mediterranea per i diritti umani. Fu organizzato un dibattito, a Parigi nel giugno, sulle „Autorità giudiziarie nei Paesi rivieraschi del Mediterraneo” . Sono quindi seguiti:
  • A Rabat, il 18-20 giugno 2003, un Seminario sulla “Giustizia nella Regione euro-mediterranea”;
  • A Malta, dicembre 203, un Colloquio sul Ruolo della magistratura e lotta al terrorismo;
  • 8-9 novembre 2008, a Istanbul , un Colloquio su L’indipendenza della giustizia e la lotta contro il terrorismonella Regione. Ma con riferimento a queste zone, siamo stati invitati a partecipare ad altre iniziative:
  • 19 aprile 2007, Istanbul: siamo intervenuti ad un Convegno sull’associazionismo giudiziario, nel quadro delProgramma Euromed dell’Institut européen d’administration publique; e successivamente,
  • il 22 e 23 novembre 2008, ad un colloquio ad Amman organizzato dalla FIDH, sur Le rôle des Conseils supérieurs de la magistrature (CSM) dans le processus de réforme et d’indépendance des systèmes judiciairesen Egypte, en Jordanie, au Liban, au Maroc et dans les Territoires palestiniens occupés”. Sull’Immigrazione e sul Diritto di Asilo in Europa:
  • Il Seminario sul „Diritto di Asilo” (Lubecca 1986) è stato un primo esempio concreto di realizzazione dell’obiettivo statutario di protezione degli immigrati indigenti;
  • la Riunione sul „Diritto di Cittadinanza” (Parigi, settembre 1987) ha posto l’accento sulla questione dell’accesso alla cittadinanza in un’ottica di diritto comparato e ha auspicato la creazione della “Cittadinanza europea”;
  • la Riunione sul „Diritto di Asilo” (Torino, ottobre 1996) ha analizzato il divario tra i principi consacrati nelle costituzioni di molti Paesi europei e nelle convenzioni internazionali, da un lato, e la prassi concreta dall‘altro.
  • Nel marzo 2008 a Iasi (in Romania): Colloquio su “Fight against racial and ethnic Discriminations- Good Practices – The responses by the EU Countries”.(in cooperazione con l’Istituto romeno per la lotta contro tutte le discriminazioni e la Fondazione Friedrich Erbert); e ancora,
  • Il Colloquio di Lampedusa del settembre del 2009 e
  • La conferenza di Atene, del 22 ottobre 2010Sul carcere:
  • I Convegni organizzati a Valencia (gennaio 1989) su „L’Europa delle Libertà: Carceri e Giudici” e ad
  • Atene (novembre 1991) su „Giudice e Prigione” hanno permesso uno scambio di opinioni sul ruolo del giudice nell’esecuzione della penale e nel controllo dei luoghi di detenzione esistenti quando era già in vigore laConvenzione europea del 1987 contro la tortura e contro le pene e i trattamenti disumani o umilianti;
  • “Morti in prigione – cambiare la legge” (Aix-en-Provence, giugno 1996) – ha introdotto un dibattito che si è concentrato soprattutto sulla legge francese del 4 marzo 2004 sulla “Sospensione della pena per ragioni disalute”.

    Sul diritto sociale:

  • fin dall’inizio MEDEL ha guardato all’Europa come spazio sociale. Questa considerazione, formulata nel Convegno del settembre 1990 a Berlino, è stata approfondita durante il
  • Colloquio su Lavoro, Giustizia e Uguaglianza – Diritto al Lavoro nell’Europa della globalizzazione e dell’informatizzazione (Lisbona, gennaio 2002); è proseguita con le osservazioni trasmesse nel 2007 alla Commissione Europea sul
  • Libro Verde della Commissione europea sul futuro del diritto del lavoro ha offerto lo spunto per una considerazione critica in occasione di un Colloquio organizzato insieme alla da Generalitat de Cataluña a novembre 2007 a Barcellona; ed ha avuto un seguito immediato nel dibattito organizzato
  • il 22-23 gennaio 2009, a Palma di Majorca, con le Giornate sul “Diritto dl lavoro nel XXI Secolo”.
  • Ma soprattutto si devono ricordare le due Conferenze organizzate fra la fine del 2010 e l’inizio del 2011, per celebrare il 25^ anniversario di Medel. Si è discusso sulla crisi economica e sui suoi riflessi sui diritti e sullastessa amministrazione della giustizia.

    Sui Diritti Umani

• Il Convegno sulla „Lotta al Terrorismo” (Bruxelles, ottobre 2002) è stata lo spunto per un primo confronto relativo soprattutto ai testi europei adottati dopo l’11 Settembre 2001;

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intitolato “Deriva penale europea: diritti costituzionali contro la cultura garantista”, è stato organizzato presso l’Ecole Nationale de la Magistrature in collaborazione con AED (Avocats Européens Démocrates), a Bordeaux, nell’ottobre 2004; e ha espresso preoccupazioni che,
nel 2007 hanno trovato un riflesso nel documento inviato al Consiglio consultivo dei giudici europei, in vista del Parere n. 8 sul “Ruolo dei Magistrati nella protezione dello Stato di diritto e dei diritti umani nel contesto del terrorismo”;

21-22 maggio 2007, Strasburgo: Colloquio al Consiglio d’Europa e conferenza stampa sui gravi attentati all’indipendenza dei magistrati in Georgia;
16-17 novembre 2006, Madrid: Conferenza su “Il diritto di fronte alla mondializzazione – la legge ed il contratto, le sfide della mondializzazione della giustizia penale, la trasformazione del ruolo del giudice e le nuove forme di risoluzione dei conflitti”, in cooperazione con il Centro de Estudios Juridicos;

Il 29 novembre 2008, a Parigi, si è svolto il “Colloque sur les libertés publiques depuis le 11 septembre 2001”; ed in questa occasione,
sono stati siglati accordi di Cooperazione con:

il Consorzio per sostenere la Convenzione ONU sulle persone disabili, la Coalizione per la Corte penale internazionale;

2008, 13-14 dicembre, Modena: Convegno sulla lotta contro le discriminazioni (in collaborazione con l’Università di Modena);
15-16 dicembre, 2010 a Roma: partecipazione al Convegno della Fondazione Basso sulla Dichiarazione universale dei diritti umani;

nel marzo 2009 ha avuto luogo a Bucarest un Colloquio su “Giustizia, servizi segreti e diritti”; e sempre
a marzo 2009, a Madrid un Colloquio su Giustizia e memoria storica;
Il 19-20 giugno 2009, si è tenuto a Vienna un colloquio su “Diritti umani e Unione europea” (in cooperazione con L’Agenzia dei diritti fondamentali dell’UE);
Ottobre 2009, Bucarest: “Carriera dei magistrati e articolo 6 della CEDU”.

Sul Diritto Penale

  • Mentre cominciava l’Operazione Mani pulite, MEDEL lavorava sul tema “Frode fiscale e riciclaggio di denaro sporco” (Torino, gennaio 1992). L’analisi di questi temi è continuata, a
  • Serock, Polonia, nel settembre 1994, con un dibattito su “Criminalità economica organizzata”; e proseguirà in
  • Il Dibattito „Giustizia in Catene – Corruzione e criminalità economica internazionale” (Bruxelles, 1997) fu l’occasione per discutere e rilanciare l’Appello di Ginevra dell’anno precedente, insieme al gruppo di magistrati che avevano aderito all’iniziativa. Questa riflessione è continuata con la
  • Riunione sullo “Spazio Giudiziario Europeo” (Roma, marzo 2002), che ha preparato le risposte che MEDEL ha poi inviato in relazione al Libro Verde della Commissione su questo tema; il tema della criminalità economica, rimasto fuori dal dibattito europeo negli ultimi anni, sarà oggetto di un Convegno che si svolgerà a
  • novembre 2009, in Portogallo su “Nuove frontiere per la giustizia: criminalità economica e paradisi fiscali”;e
  • la Conferenza organizzata a Belgrado, Belgrado nell’ottobre 2010, sulla lotta internazionale alla corruzione.
  • Nel corso di questi anni si sono sempre di più sviluppati i contatti con la Federacion de jueces para ladémocracia de Latino America y Caribe. Rappresentanti di Medel partecipano alle Giornate che vengono annualmente organizzate a Buenos Ayres. Accanto a questi contatti di tipo culturale si sono sviluppate iniziative di sostegno alle magistrature di Paesi dove i principi dello stato di diritto sono stati attaccati in maniera particolarmente grave. La novità di questi interventi è rappresentata da vere e proprie pratiche di lobbying che sono state instaurate accanto agli strumenti più tradizionale, quali le dichiarazioni di solidarietà. La prima esperienza in tal senso ha riguardato la Turchia. Qui, il Governo aveva sciolto con un atto amministrativo l’associazione neocostituita Yarsav; d’accordo con i colleghi turchi, Medel ha indirizzato a tutte le più alte autorità turche lettere che esprimevano protesta e preoccupazione; l’ambasciatore di Turchia a Roma aveva inviato una lettera (a nome del presidente della Repubblica turca), rispondendo a Medel con espressioni rassicuratrici. Nel caso della Serbia, questa attività hobbistica è stata più sistematica; analoghe lettere sono state ripetutamente inviate all’Unione europea ed al Consiglio d’Europa; su richiesta di Medel, alcuni membri del Parlamento europeo hanno presentato interrogazioni alla Commissione. Medel continua a seguire da vicino il corso delle trattative per l’ammissione della Serbia all’UE, reiterando lo stesso tipo di interventi. Su un piano diverso si è svolta l’opera di sostegno verso i magistrati dell’Honduras illegittimamente destituiti dopo il golpe contro il presidente Zelaya. Rappresentanti di Medel hanno partecipato a conferenze e tavole tonde a Tegucigalpa, alla presenza anche della Relatrice speciale dell’ONU sull’indipendenza di giudici e avvocati. Più recentemente, Medel è intervenuta come amicus curiae, sostenendo il ricorso proposto dai colleghi Honduregni alla Commissione interamericana dei diritti umani.

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