Quanti sono gli stranieri residenti in Italia? L’Istat fa una fotografia del Paese nel 2015

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“Il saldo migratorio – oltre 5 milioni – porta in positivo la dinamica della popolazione. Al 31 dicembre 2014 si contano in Italia 60.795.612 residenti (29.501.590 maschi e 31.294.022 femmine), solo 13 mila in piu’ rispetto all’inizio dell’anno. La ripartizione in cui si e’ registrato il maggiore incremento e’ il Centro (+0,2%), Sud e Isole risultano invece in calo. E’ il Nord-ovest l’area geografica con il maggior numero di residenti (16.138.643, 26,5% del totale). E’ la ‘fotografia’ che emerge dall’Annuario Statistico dell’Istat 2015.

Nel 2014 i decessi sono stati 598.364, in calo rispetto all’anno precedente (600.744); piu’ consistente e’ la riduzione delle nascite (da 514.308 nel 2013 passano a 502.596 nel 2014); di conseguenza il saldo naturale (-95.768) si riduce ulteriormente rispetto all’anno precedente (-86.436). Le iscrizioni anagrafiche sono dunque le principali poste dell’incremento della popolazione: il saldo con l’estero, sebbene ancora in diminuzione, si mantiene positivo e pari a 141.303 unita’. Inoltre, spiega l’Istat, al 1° gennaio 2015 sono 5.014.437 gli stranieri residenti in Italia, l’8,2% del totale della popolazione, con un incremento di 92.352 unita’ sull’anno precedente (+1,9%).

Il Nord-ovest e’ la ripartizione in cui risiede il maggior numero di stranieri (34,4%); complessivamente il Nord ne ospita il 59,4% e la proporzione fra cittadini stranieri e italiani arriva a 11 su 100, contro i circa 4 ogni 100 del Mezzogiorno. Ma siamo anche una nazione che diventa sempre piu’ longeva. Grazie alla costante riduzione dei rischi di morte a tutte le eta’, prosegue nel 2014 – spiega l’Istat – l’incremento della speranza di vita alla nascita: per gli uomini da 79,8 del 2013 a 80,2 anni e per le donne da 84,6 a 84,9. All’interno dell’Unione europea solo Svezia e Spagna hanno una situazione migliore per gli uomini (80,2 anni), mentre per le donne la speranza di vita e’ piu’ alta esclusivamente in Spagna (86,1), Francia (85,6) e Cipro (85,0) (dati 2013). Al 31 dicembre 2014 l’indice di vecchiaia (rapporto tra la popolazione di 65 anni e oltre e quella con meno di 15 anni) raggiunge il valore di 157,7% da 154,1% dell’anno precedente. Sul territorio, e’ la Liguria la regione con l’indice di vecchiaia piu’ alto (242,7 anziani ogni 100 giovani) mentre quella con il valore piu’ basso e’ la Campania (113,4%). Nell’Ue a 28 paesi l’Italia si conferma al secondo posto, preceduta dalla Germania che ha circa 160 anziani ogni 100 giovani.” (fonte:affaritaliani.it)

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