Incontro di Unità Democratica gdpo con il Ministro Orlando dell’1 dicembre u.s.

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Si è svolto nel pomeriggio di martedì 1 dicembre u.s.a Roma presso la sala Falcone del Ministero della Giustizia il previsto incontro con il Ministro della Giustizia Orlando con i rappresentanti di Unità Democratica Giudici di Pace ed Onorari e delle altre associazioni dei magistrati onorari di pace. Al Ministro è stato letto il documento approvato dal Consiglio Nazionale di UDgdpo pubblicato nel sito ,ed il Ministro ha risposto che ,a proposito della riforma della magistratura onoraria, in relazione al regime transitorio ci sarà da attendere l’esito della procedura di infrazione dello Stato Italiano, esperita da un magistrato onorario presso la Corte Europea e che per il pregresso risolverà i problemi di incertezza, in quanto non sono in grado di avere una magistratura onoraria stabilizzata “saecula saeculorum” ,e ,come Ministero della Giustizia e Ministero dell’Economia e Finanza, devono evitare che per il futuro ci sia quello che si è formato nel pregresso: ovverosia una posizione distinta per il pubblico dipendente.

Il Ministro ha affermato che dovranno dire a chi entra nella magistratura onoraria “sappiate che la prospettiva sarà quella che non rimarrete per tutta la vita”.Vedremo a forme diverse, quali? Stabilizzazione? Regime subordinato tout court? Part- time? Il quantum è significativo e non abbiamo risorse. Noi dovremo andare a valutare le conferme per il regime finale , per il futuro. Dobbiamo precisare che per il passaggio da un mandato all’altro non vi sarà un passaggio automatico .Ogni volta ci sarà una verifica di qualità in positivo , e non in senso negativo di semplice non demerito.Per il passato il Ministro crede che dovranno partire dalla proposta che hanno fatto che dovrà essere meno penalizzante per una fascia di età più bassa nell’assetto complessivo( sotto i 40 anni e maggiore tra i 40/50 anni) mentre per la fascia dei 50/55 anni con i tre rinnovi quadriennali vi è la possibilità di arrivare all’età di 62/67 anni al termine dei mandati.

Il Ministro ha aggiunto che non sa se è possibile “normare” ulteriormente oppure attendere la pronuncia europea, riconoscendo l’azzeramento del contatore abbiamo il tempo di assumere la decisione dell’Europa e ,quindi, riaffrontare la posizione e decidere dopo.Il Ministro ha detto che possiamo ragionare sul transitorio con “l’azzeramento” e rinviare ad un “tagliando” alla pronuncia europea. Il Ministro ha, inoltre, detto che lo ha sorpreso soltanto una cosa :il fatto che alcune associazioni di magistratura onoraria hanno espresso la contrarietà alla riforma ,quando nella stessa riforma c’è l’unificazione della categoria( chi sta nella Procura non è meno meritevole di uno che ha la funzione giurisdizionale ed i VPO svolgono funzioni non diverse da Got e Gdp).Altro punto di riflessione per il Ministro è rappresentato dal fatto che da qualche associazione viene lamentata la subordinazione alla magistratura ordinaria salvo chiamare la magistratura ordinaria a difesa propria.

Il Ministro ha chiarito che la Riforma risponde alle esigenze di fatto e non è vero che la riforma voglia creare una precarizzazione ,se i magistrati onorari sinora sono andati avanti con proroghe annuali o biennali o con periodi 3+3 o 4+4 .”Adesso avremo un arco temporale significativo che non comporta una stabilizzazione”. Il Ministro ha altresì detto che sono inaccettabili sia gli annunci di scioperi che le manifestazioni di protesta che non corrispondono alla verità del confronto e della discussione.Come anche è giusto che prima di andare a proporre cose a parlamentari singoli si devono proporre a questo tavolo tecnico , altrimenti il tutto diventerebbe caotico ,e renderebbe complicata la vita al relatore del disegno di legge di riforma e a chi sta portando in porto la legge.

Il Ministro ha ancora detto che dopo il Senato vi sarà il passaggio alla Camera del ddl e poi di nuovo al Senato , e che con la riforma vi sarà l’azzeramento per quelli che sono in servizio e che ove si arrivasse ad una norma di rinvio non potranno decidere perchè manca l’esito della controversia europea e la procedura di infrazione per la stabilizzazione.Il Ministro ha risposto ai documenti letti che condivide la richiesta di una parte fissa e di una parte variabile riconosciuta dal giudice degli obiettivi con una quantificazione ed un riconoscimento equiparato ai carichi oggettivi, perchè riconosce l’incostituzionalità di parametri soggettivi, mentre è giusto che ci si basi su parametri e criteri di carattere oggettivo non quantitativo.

A proposito della proroga al 31 maggio 2016 il Ministro la terrà ferma perchè prevede che sarà sufficiente prima della riforma , ma che dopo la procedura di infrazione europea potrà considerare che chi ha maturato tot anni starà dentro e chi non li ha maturati se ne va. Quindi potrà accadere che chi ha maturato dal 1992 in poi tot anni rimane in servizio e quelli che non l’hanno maturato vanno a casa.

Il Ministro ha detto che vorrebbe fare un “interparlamentare” se a maggio saranno indietro e se non si riesce invece vi sarà il 31/12/2016 come termine.Riguardo alla Previdenza il Ministro ha detto che ha desistito come obiettivo dopo la vicenda dell’infrazione europea in quanto è in discussione se vi sia o non il presupposto di lavoro subordinato.Se uno ci sta 30 anni diventa subordinato.Il Ministro ha aggiunto che dovrà chiedere la disponibilità del MEF sull’aspetto della previdenza e che ha intenzione di rivedere i rappresentanti delle associazioni per l’approfondimento sulle indennità e sulla previdenza dopo l’approvazione della riforma da parte del Senato e prima del 31 maggio 2016 , monitorando a che punto è la procedura d’infrazione e la pronuncia dell’Europa. (diego loveri)

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