Cellulare al volante, via la contravvenzione se si dimostra che la telefonata è urgente ? Giudice di Pace di Perugia accoglie il ricorso

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Pubblichiamo un’ interpretazione giornalistica di una sentenza (da verificare) di un giudice di pace di Perugia su un argomento di rilievo :l’applicazione dell’art.4 della Legge n.689/81 che rinvia all’art.54 c.p. sullo stato di necessità di rilievo penalistico laddove menziona l’articolo che “non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto di salvare sè od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, veicolo da lui non volontariamente causato, nè altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo”.

” Se un automobilista viene sorpreso a parlare al cellulare mentre è alla guida può evitare la multa dimostrando che la telefonata a cui ha risposto è tanto urgente da potersi ravvisare lo stato di necessità previsto dalla legge n. 689/81. Lo ha stabilito un Giudice di Pace di Perugia, accogliendo il ricorso di una donna a cui è stata tolta la multa perché la telefonata a cui ha risposto proveniva dalla casa di riposo in cui era ricoverata la nonna, deceduta poco dopo.

Cellulare al volante, via la multa se si dimostra che la telefonata è urgente
Presentando il ricorso la donna si è appellata all’articolo 4 della legge 689/81. La norma stabilisce infatti che “non risponde delle violazioni amministrative chi ha commesso il fatto nell’adempimento di un dovere o nell’esercizio di una facoltà legittima ovvero in stato di necessità o di legittima difesa”.

Tuttavia non basta affermare l’urgenza della telefonata, ma questa va documentata e circostanziata. Nel caso della donna a cui è stata tolta la multa, ad esempio, come prova dell’urgenza della telefonata è stato portato il certificato di morte della nonna. La casa di riposo, infatti, aveva chiamato la nipote per avvisare che le condizioni di salute dell’anziana erano rapidamente peggiorate.”(fonte:tgcom24.mediaset.it)

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