Più irpini e meno stranieri in fila per un pasto gratis

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“Più irpini e meno stranieri in fila per un pasto gratis Avellino – Ad Avellino raddoppiano i poveri e aumenta il numero di italiani a tavola alla mensa don Antonio Forte. Lo rivelano i dati della Caritas con 658 richieste di aiuto per il 2012, già superate nel report riferito ai primi 9 mesi del 2013.
«Il decremento degli stranieri aumenta – spiega don Luigi Stella direttore dell’Osservatorio Povertà della Caritas -. Anche per loro non c’è lavoro. La crisi, le nuove povertà stanno erodendo la speranza sia degli italiani sia degli stranieri. Dalla povertà non si esce facilmente. I dati possono parlare al cuore sulla miseria che stiamo vivendo. Una miseria non solo economica ma anche umana, che prostra e umilia». I numeri dicono che raddoppia anche la consegna dei pacchi alimentari, con un aumento del cento per cento. Si è passati 476 interventi del 2009 ai 1055 del 2010, con un aumento di altre venti unità, già registrato, per il 2011, per lievitare fino a 1200 circa per lo scorso anno. Un segnale inquietante di cui sono comunque tutti protagonisti anche se le motivazioni che determinano la nuova situazione sono diverse: per gli italiani significa che la crisi in atto è sempre più incisiva; per gli stranieri invece la crisi spinge molti a ritornare al paese di provenienza, mentre erano arrivati sperando in una vita migliore. «Ci sono sempre più italiani a tavola ogni giorno. Per questo più che l’aumento in quantità ci preoccupa come cambi lo status sociale dei nostri ospiti. Sono raddoppiati in un anno – racconta don Liberato Femina direttore e cordinatore della mensa dei Poveri don Antonio Forte -». No, non sono senzatetto ma sono i nuovi poveri, quelli che si scoprono bisognosi improvvisamente. Ogni giorno gli ospiti sono accolti con grande affetto dai volontari sono circa 50. «Non facciamo mai domande. All’inizio sono diffidenti. Non vogliono neanche dirci il loro nome. Poi diventa come un rito. Non appena si fidano di noi sono loro a volerci raccontare la loro vita, il loro percorso. Sono loro a spiegarci come si siano scoperti poveri». L’emergenza si sta allargando. Ce lo confermano i volontari. Sono tante anche le famiglie a tavola. «Registriamo anche quest’anno un aumento del venti per cento in più di irpini. Tra questi ci sono sempre più pensionati che non arrivano a fine mese. Molti hanno anche qualche forma di reddito ma non ce la fanno a coprire tutte le spese -spiega Stella -. Quel poco che prima bastava e ora no». Se nel 2010 sono stati serviti ventiduemila pasti alla Mensa dei Poveri don Antonio Forte, per una media complessiva di 80 pasti serviti al giorno, rispetto ai 21,867 del 2009, le cifre per il 2011 (dati aggiornati fino a settembre) lasciano poco spazio all’immaginazione. Una cosa è certa: l’anno nero è stato il 2008. Scorrendo i dati degli anni precedenti, si ha una fotografia completa dei tassi di povertà in città. Se nel 2005 le richieste di aiuto erano state 88, nel 2006 sono state 97, nel 2007 solo 105, il vero e proprio salto in avanti si è avuto nel 2008, dove le richieste di sussidio, da smistare nei vari centri Caritas in base all’esigenza, sono state 184. Numeri lievitati in maniera altissima nel 2009 con richieste per un importo complessivo di 389 persone. Cifre da capogiro per il 2010 dove si è arrivati ad un numero davvero allarmante di 536 richieste di aiuto. «Ma nel 2012 siamo arrivati a 658 richieste di aiuto di italiani e 507 di stranieri – spiega Stella -». (fonte:avellino.ottopagine.net)

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