Giudice di pace: chiude l’ufficio di Ovada

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” Giudice di pace, chiude l’ufficio
Ovada – Anche per la struttura del Giudice di pace di via Torino è giunto il momento dello stop. Un’altra dolorosa perdita di un servizio determinante per il territorio ovadese, considerando la sua vastità e la presenza dell’autostrada con il suo nutrito “pacchetto” di contenziosi da redimere.

Per la permanenza del Giudice di pace sul territorio c’erano delle condizioni inaccettabili, sotto il profilo dei costi, per il Comune. E proprio nei giorni scorsi è scattato il termine imposto dal Ministero della Giustizia entro il quale i Comuni avrebbero dovuto avanzare, se volevano continuare ad avere questo servizio destinato alla soppressione, mantenendolo in vita assieme agli uffici ospitanti. La clausola capestro però era quella che l’amministrazione comunale si facesse carico sia delle spese della sede sia del personale, nel senso che l’ente civico avrebbe dovuto fisicamente metterlo a disposizione accollandosene i costi. «Con i chiari di luna con cui un Comune come Ovada deve confrontarsi – chiariscono a Palazzo Delfino – era una soluzione che, nonostante la buona volontà, non si poteva accettare nei termini proposti». I tagli pesano.

«Si è cercata in tutti i modi una soluzione – sottolinea l’assessore alla Attività Economiche, – ma siamo stati costretti a non inoltrare al Ministero alcuna proposta per far sopravvivere questo nostro “mini tribunale” che ha dimostrato in tutti questi anni di essere indispensabile per il territorio. Era l’ultimo servizio giudiziario rimasto nell’ovadese, dopo la soppressione delle Pretura».

Il sindaco aveva spiegato in più occasioni che i costi di mantenimento del servizio si sarebbero aggirati sui 100.000 euro l’anno. Era emersa l’ipotesi di sostenere solamente le spese di gestione degli uffici. Anche il territorio, con i sindaci, era stato mobilitato per una eventuale partecipazione di sostegno. Tutto inutile. Anche tra le minoranze consiliari, convergendo con la maggioranza, c’era stata una raccolta di firme e petizioni di sostegno motivate per il mantenimento della struttura del Giudice di pace. Il capogruppo di Fare per Ovada aveva anche proposto una mobilitazione estesa alla zona. Però le cose sono andate ugualmente nel senso della soppressione di un altro “pezzo” di servizio pubblico statale, indebolendo ulteriormente il ruolo di Ovada centro zona. A questo punto cosa accadrà? Intanto ancora per un anno l’attività del Giudice di pace dovrebbe essere garantita. Il tempo che il Ministero della Giustizia si è preso per ratificare le proprie decisioni. Pur essendo Ovada nell’elenco delle sedi condannate, rimane la speranza rappresentata dai ricorsi presentati alla Corte costituzionale contro il piano di riorganizzazione e soppressione di questi uffici giudiziari.”(fonte:ilsecoloix.it)

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