Tribunale e giudici di pace : un costo da milioni di euro…

belluno

Pubblichiamo un articolo del Corriere delle Alpi in relazione alla situazione degli uffici giudiziari di Belluno…

” Giustizia, quanto mi costi. Un milione e duecento mila euro all’anno, per la precisione. A tanto ammontano le spese che il Comune sostiene per far funzionare il tribunale e gli uffici del giudice di pace. E senza contare gli interventi di manutenzione straordinaria, che pesano sempre sulle casse di Palazzo Rosso. Costretto, quest’anno, ad aumentare le aliquote della Tasi per coprire costi che ricadono solo sui cittadini del Comune capoluogo: «Un servizio che viene usufruito da 210 mila persone, viene pagato da sole 36 mila», sintetizza il sindaco. Che si è dovuto sobbarcare anche il trasferimento degli uffici di Pieve di Cadore e che a breve dovrà mettere a bilancio una cifra congrua per convogliare tutta l’attività del giudice di pace di Feltre a Belluno.

Anche quella sede, infatti, alla fine di luglio verrà chiusa. Al milione e 200 mila euro di spese per la giustizia, il Comune somma altri 300 mila euro: «Sono quelli che il Ministero non paga per l’affitto della caserma dei vigili del fuoco. Da tre o quattro anni i pagamenti arrivano a singhiozzo, quando arrivano», continua Massaro. «Sta diventando un problema, anche perché quella cifra è a bilancio: se non entra andiamo in difficoltà».

Tornando ai costi della giustizia, Massaro si è fatto fare una fotografia dagli uffici, dalla quale emerge che il Comune spende ogni anno 100 mila euro solo per il riscaldamento (un terzo della spesa per riscaldare tutti gli uffici comunali), altri 87 mila se ne vanno per le pulizie (la metà di quello che Palazzo Rosso spende per pulire tutti gli uffici comunali). Spese, dunque, che incidono parecchio sul bilancio del capoluogo: «La normativa prevede che lo Stato rifonda l’80 per cento di quello che spende chi deve gestire questi servizi», prosegue il sindaco.

«Ma i soldi a disposizione sono meno di un quarto di quelli che servirebbero. La situazione si è praticamente ribaltata: noi spendiamo l’80 per cento, lo Stato ci rida (forse e comunque sempre con tempi molto lunghi) appena il 20 per cento». Un’ingiustizia: «Lo Stato svolge alcune funzioni per il tramite dei Comuni, ma non ne sostiene le spese», attacca Massaro, che ha sollevato spesso la questione all’Anci. «Ho scritto più volte al Governo, senza mai ricevere una risposta. Per noi 1,5 milioni di euro (la somma delle spese per il tribunale e il mancato pagamento dell’affitto della caserma dei pompieri, ndr) valgono 1,2-1,5 punti di Tasi. Tassa che qui sarà più cara che altrove (come nei Comuni che non si trovano a gestire servizi come il tribunale). Stiamo rischiando si crei una dicotomia fra cittadini di serie A, quelli che usufruiscono dei servizi senza pagarne i costi, e cittadini di serie B, come quelli del capoluogo, che pagano per tutti».

Suddividendo la spesa, ogni Municipio sborserebbe 18mila euro l’anno per sostenere i costi del Tribunale. «È necessario fare un ragionamento in una logica di revisione dei servizi», conclude Massaro. «Non voglio arrivare al punto di non poter più pagare il mantenimento del tribunale».”

(fonte:Alessia Fo – CorriereDelleAlpi)

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