Accertamento illegittimo dell’età, accolto il ricorso di ASGI e Yo Migro dal Giudice di Pace di Roma

viacurtatone
«Gli accertamenti in ordine all’età effettiva non possono dare assoluta certezza e le autorità devono sempre far prevalere il superiore interesse del minore alla tutela dei suoi diritti primari». È questa la sentenza emessa del Giudice di Pace di Roma in merito alla vicenda di due ragazzi originari del Bangladesh illegittimamente dichiarati maggiorenni, sui quali pendeva un’ordinanza di espulsione che è stata sospesa dallo stesso magistrato. A darne notizia sono le associazioni ASGI e Yo Migro, entrambe impegnate nella tutela dei diritti degli immigrati.

I due bengalesi, ospiti nel 2013 in una delle strutture di accoglienza del comune di Roma, erano stati sottoposti per due o più volte al tanto discusso “test radiologico del polso”, una metolodogia che consentirebbe di conoscere il grado di maturazione dello scheletro di un bambino e di ricavare così una valutazione dell’età. L’esame eseguito sui due ragazzi aveva dato esito di maggiore età, ma ASGI e Yo Migro si sono subito interessate al caso e hanno avviato azioni legali per tutelare i giovani, ricordando che «recenti ricerche scientifiche dimostrano che i metodi impiegati per l’accertamento dell’età dei minori stranieri basati su esami della maturazione scheletrica della mano e del polso non possono fornire risultati certi, ma solo stime altamente imprecise».

Dopo quasi un anno, gli sforzi delle due associazioni stanno dando i frutti sperati, poichè sia il TAR del Lazio che il Giudice di Pace di Roma hanno riconosciuto che «gli accertamenti in ordine all’età effettiva […] non possono dare assoluta certezza in ordine al dato controverso» e va pertanto applicato il principio del “favor minoris”, riconoscendo che in caso di dubbio sull’età la persona va sempre considerata come minore nel rispetto del superiore interesse del fanciullo (Convenzione sui diritti del fanciullo, New York, 1989).

ASGI e Yo Migro chiedono quindi al comune di Roma il reintegro dei due giovani del Bangladesh nelle strutture di accoglienza e di riattivare al più presto l’accoglienza di tutti i minori bengalesi vittime, nel corso del 2013, dell’illegittima procedura del secondo accertamento dell’età.”di Gabriele Ingrao(fonte:ilreferendum.it)

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