Tra le email ricevute sia quelle indirizzate al sito che quelle di intesaperta@googlegroups.com sono emerse due tendenze opposte che riproponiamo in attesa del Consiglio Nazionale del 6 maggio p.v. di UDGDP e che non commentiamo per evitare di prendere subito posizione in questi tempi di estrema confusione, ma che riteniamo molto utili per aprire le menti di tutti su più soluzioni (piuttosto che riproporre all’infinito tesi trite e ritrite) in una sorta di brainstorming aperto ai contributi di tutti i giudici di pace in servizio che vorranno contribuire con ulteriori interventi…inviandoli alle email suddette (udgdp@email.it e intesaperta@googlegroups.com)o tramite fax all’06 92912154) (d.l.)
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I TESI
“Caro Segretario , ho letto il testo del documento proposto dal ministro Orlando e lo ritengo a dir poco umiliante per la nostra categoria : niente indipendenza , niente retribuzione, niente previdenza . Ritengo necessario l’avvio dello sciopero che, secondo me , deve essere proclamato ad oltranza chi ci sta ci sta. Solo così avremo l’interesse dell’opinione pubblica e di parte della magistratura di carriera. O adesso o mai più. Purtroppo cambiano i governi ma i funzionari restano ed i risultati non tardano a venire malgrado tutti i contentini che ci promettono come il famoso tavolo promesso. Buon lavoro “( giudice di pace V.C.R.)
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II TESI
“ritengo, invece, che un ennesimo stato di agitazione, sia inutile e forse controproducente. penso che sia più fruttuoso allinearsi con gli obiettivi del Ministro e, ad es. formulare proposte concrete di collaborazione attiva allo smaltimento dei processi in materia civile e richiedere, come contropartita, quantomeno la stabilizzazione sino a 75 anni. per quel che riguarda le indennità, mi pare di aver letto che il Ministro vorrebbe eliminare la retribuzione a cottimo e dunque, sarebbe gradito un suo chiarimento sul punto.”(giudice di pace I.B.)