UDGDP – Unità' Democratica giudici di pace

A Roma oggi si è’ svolta un’importante riunione tra una delegazione di UDGDP ( Loveri, Bonacci,Ragonese,Pesante) ed il vice presidente di CGDP (Libri ) sui temi del ddl di iniziativa PD SEn.ri Lumia, Casson, Lo Giudice ed altri e sulla costituenda federazione tra le due associazioni.Ampia convergenza vi è’ stata tra tutti i presenti che hanno criticato il ddl predetto laddove prevede la soppressione della figura del giudice di pace e l’istituzione di un magistrato onorario unico con il mantenimento del cottimo e la previsione del mantenimento della seconda attività’ professionale del magistrato onorario.I presenti hanno concordato di ripetere l’incontro tra le due associazioni fino alla costituzione dell’associazione unica di giudici di pace nella quale saranno previste le correnti o gruppi formati dagli iscritti nelle singole associazioni che non vengono sciolte ma che continueranno a reclutare adepti ,perché’ venga superata l’obsoleta visione dell’associazionismo diviso da mire personalistiche ed anacronistiche oltre che nocive per tutta la categoria dei giudici di pace, che non vogliono più’ divisioni controproducenti ma unita’ tra tutti,nel pluralismo e nella democrazia,superando logiche di rapporti interpersonali o di associazioni segrete.

Pubblichiamo nella pagina nella colonna sinistra (voce:Ddl Lumia Casson..)il disegno di legge n.1056 ad iniziativa dei senatori Lumia Casson (PD) che ,assieme ai ddl c.d. Caliendo (FI) n.548 e c.d. Scilipoti n.630 ,attualmente sono all’ordine del giorno della Commissione Giustizia del Senato e sul quale ci riserviamo di annotarne le peculiarità e le critiche.
DDL Lumia Casson

“Mentre nel Centro di identificazione ed espulsione (Cie) di Ponte Galeria a Roma ventisei migranti sono in sciopero della fame, e tredici di loro si sono cuciti la bocca, in segno di protesta per le indegne condizioni della struttura e l’irragionevole durata del trattenimento, la situazione al Cie di Trapani Milo è sempre più critica. Venerdì scorso un’equipe di Medici per i Diritti Umani ha visitato il Cie di Trapani Milo, incontrando una situazione al limite del collasso. L’ente gestore del Centro, Consorzio Oasi, non è più in grado di garantire né gli stipendi dei propri dipendenti, coperti fino al mese di novembre solo grazie ad uno stanziamento diretto della Prefettura, né servizi e beni di prima necessità.
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Il ministro per l’Integrazione Kyenge: “Questa situazione si commenta da sola” Cie di Roma, protesta si allarga Una quarantina di immigrati sta facendo lo sciopero della fame. Restano tredici, tutti di origine marocchina, che si sono cuciti la bocca, proprio come fecero altri immigrati nella stessa struttura tempo fa, per protestare contro le condizioni e i tempi di permanenza nel Cie. Tra loro ci sono sette dei ragazzi che diedero vita alla protesta-shock di dicembre Bocche cucite e sciopero della fame per protesta di alcuni immigrati del Cie di Ponte Galeria ROMA
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