Incompatibilità dei gdp : è giunta al Consiglio Superiore della Magistratura

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Pubblichiamo un articolo di un quotidiano nazionale che ha voluto evidenziare il problema dell’incompatibilità circondariale della professione di avvocato con l’esercizio della funzione giurisdizionale di giudice di pace che rappresenta, per UDGDP, uno dei principali obiettivi per la prossima riforma(estendendola a tutto il territorio nazionale) non essendo pensabile che ,come sta accadendo in questi giorni in conseguenza della riforma della geografia giudiziaria, tanti gdp siano costretti a trasferirsi proprio in seguito alla delibera del CSM.

“La pratica “giudici di pace incompatibili”, che complica ancora di più il già difficile debutto della nuova geografia giudiziaria, arriva oggi al plenum del Consiglio superiore della magistratura, «dove si cercherà – spiega Paolo Auriemma, presidente dell’ottava commissione – di trovare una soluzione per rimuovere al più presto le disfunzionalità del sistema ed evitare disagi ai cittadini». La riorganizzazione degli uffici, infatti, ha fatto sì che molti giudici di pace che sono anche avvocati si trovino a svolgere i due incarichi nel medesimo circondario. Facendo, così, scattare per circa 700 giudici (questa la cifra stimata) l’incompatibilità.

Situazione a cui si può, ovviamente, porre rimedio con la rinuncia a una delle due attività. Senza ricorrere a soluzioni così drastiche c’è, però, un’altra via d’uscita: il trasferimento della professione forense in un circondario diverso da quello in cui si indossa la toga. Il problema è, però, individuare
i circondari tra cui scegliere. La geografia è tutt’altro che definita, perché subordinata alle domande che i comuni possono inoltrare al ministero della Giustizia per chiedere di mantenere a loro spese l’ufficio del giudice di pace che altrimenti andrebbe soppresso. Richieste che sono già arrivate e a
cui via Arenula risponderà entro aprile, dopo un’adeguata istruttoria.
Non potendo aspettare, l’ipotesi che il Csm discuterà è di invitare i giudici di pace incompatibili a scegliere anche fra i circondari che possono potenzialmente sopravvivere. C’è, però, anche il problema di fare in fretta e così si valuterà se accettare il principio che la presentazione della
domanda – da inoltrare al Csm – valga come trasferimento. Soluzioni che, invece, non possono essere prospettate per i magistrati e i vice-procuratori onorari, molti dei quali si trovano nelle medesime situazioni di incompatibilità dei giudici di pace, ma senza la possibilità di eliminare il
vincolo ricorrendo al trasferimento di circondario. La legge, infatti, non prevede questa possibilità.
Un problema di cui il ministero della Giustizia sta cercando di venire a capo”(fonte:ilsole24ore.com)

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