L’Associazionismo della Magistratura Onoraria di Pace: i pericoli del fuoco amico e la prospettiva dell’unità

IMG_1623(foto da “Internazionale”)
Dopo circa sedici anni di magistratura onoraria di pace non posso ,in questa delicata fase, non sottolineare che l’associazionismo ,in rappresentanza asserita di tutta o parte della stessa magistratura onoraria, sta attraversando un periodo che potrebbe condurlo verso la vittoria o verso l’ennesima sconfitta.La lotta ,aperta o velata, i trabocchetti ,gli sgambetti, le voci diffamatorie, per non passare alle denunce ,ai ricorsi ,ecc.che hanno visto protagonisti alcuni come autori e altri come persone offese ci hanno condotto in una spirale molto negativa.

Sabato scorso ,in una sala di una Parrocchia romana, ci siamo incontrati con una decina tra rappresentanti di alcune associazioni di gdp,got e vpo ,e singoli iscritti ad associazioni o movimenti.La sensazione che ne ho tratto è da una parte molto positiva ma da altra parte quella che qualcuno ancora vede nemici ovunque ,all’interno ed all’esterno ,cercando di essere negazionisti nei confronti di chi non la pensa come lui o loro .
Non può continuare così.Ma siamo proprio sicuri che facendo “fuoco amico” vincerà la categoria? Siamo sicuri che il nemico sia il Ministro della Giustizia pro tempore oppure il Presidente del Consiglio pro tempore? Ma non è per caso tutto lo schieramento sociale che dobbiamo convincere della giustezza delle nostre rivendicazioni? I cittadini italiani sono entusiasti dei giudici onorari di pace? E l’Avvocatura italiana compreso quella associativa? E la Magistratura professionale? ed i Parlamentari di maggioranza ed opposizione? Ci rimproverano molti di mancanza di unità? Ci credo con tutto questo “fuoco amico” che arriva prima, durante e dopo tutti gli scioperi,manifestazioni,documenti,elezioni nei consigli giudiziari,ecc.E la stessa nostra categoria è convinta fino in fondo che opponendoci a tutto ciò che ci propongono o ci hanno proposto abbiamo di contro ottenuto oppure otteniamo qualcosa?
Riflettiamo veramente,uniamoci sì, in correnti anche, ma ,per cortesia, non facciamo più fuoco amico.Diamo esempi di correttezza ,lealtà,moralità,equità,cultura,apertura sociale ;ma accettiamo gli altri (tutti) come vorremmo essere accettati noi e ,con il consenso sociale e delle istituzioni tutte ottenuto, ci saranno riconosciuti i nostri diritti, cercando inoltre di concentrarci sulla magistratura onoraria e di non essere distratti troppo dalle libere professioni che ancora diversi continuano ad esercitare ,fuori circondario,in concomitanza con la funzione giurisdizionale.
(diego loveri)

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