Pratica forense con i giudici

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” Arrivano le regole per lo svolgimento dell’attività della pratica forense presso gli uffici giudiziari. Ogni magistrato non potrà rendersi affidatario di più di due praticanti, ad eccezione degli ultimi sei mesi, in cui potrà essere assegnato al magistrato un ulteriore tirocinante. L’attività di pratica, inoltre, potrà essere svolta anche contestualmente all’attività di lavoro subordinato sia pubblico sia privato. Queste le novità contenute nello schema di decreto del ministero della giustizia concernente il «Regolamento recante disciplina dell’attività di praticantato del praticante avvocato presso gli uffici giudiziari» che ha ricevuto il parere positivo del Consiglio di stato lo scorso 29 ottobre.

Oltre il parere del Consiglio di stato lo schema di regolamento aveva già ricevuto i pareri del Consiglio nazionale forense , formulato il 24 ottobre 2014, e del Consiglio superiore della magistratura espresso a febbraio 2015. Per lo svolgimento del tirocinio sarà necessaria l’esser iscritti nel registro dei praticanti avvocati e l’essere in possesso dei requisiti di onorabilità di cui all’art. 42-ter, comma 2, lett. g) del r.d. n. 12 del 1941. La durata dell’attività di praticantato sarà fissata in 12 mesi e potrà proseguire anche presso uffici giudiziari differenti da quello presso il quale l’attività è iniziata. Il praticante avvocato assisterà e coadiuverà il magistrato affidatario tramite lo studio dei fascicoli, l’approfondimento delle questioni sul piano giurisprudenziale e dottrinale, la partecipazione alle udienze e alle camere di consiglio nonché tramite lo svolgimento dell’attività di cancelleria, qualora sia funzionale alla formazione forense. Le modalità di accesso ai fascicoli saranno stabilite di volta in volta dal magistrato. Sarà fatto divieto al praticante di occuparsi dei fascicoli rispetto ai quali versa in conflitto d’interessi e questi ogni quattro mesi, dovrà redigere e trasmettere al consiglio dell’ordine una relazione contenente l’analitica indicazione delle attività svolte.” Di Cinzia De Stefanis (fonte:italiaoggi.it)

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