Addio ad Antonio Guarino: fu principe del «diritto e maestro del pensiero moderno ed Addio a Guido Capozzi : magistrato e formatore di magistrati e notai

guarino@Cormez_capozzi
Due maestri:uno dell’Università di Napoli Facoltà di Giurisprudenza e l’altro Guido Capozzi, alto magistrato,napoletano, che ha formato migliaia di magistrati e notai di tutta Italia nelle sedi della sua scuola ,che ha annoverato anche chi scrive e li ricorda con tanto affetto e riconoscenza,si sono spenti in questi giorni.
Pubblichiamo alcuni articoli sulla figura del professore Antonio Guarino di Istituzioni di Diritto Romano e su Guido Capozzi…
“Aveva festeggiato lo scorso 14 maggio i cento anni È stato giurista, docente universitario e senatore Ecco la sua ultima intervista ad Antonio Fiore
Il professore Antonio Guarino è morto a Napoli all’età di 100 anni. Era nato il 16 maggio 1914. Studioso di Diritto Romano aveva cominciato l’insegnamento della disciplina nel 1942 all’Università di Catania. Per trent’anni aveva insegnato Istituzioni del Diritto Romano all’Università Federico II di Napoli.
antonio guarino :intervista prima della sua scomparsa

NESSUNA CERIMONIA FUNEBRE – Nessuna cerimonia funebre per il professore Guarino. I familiari rispetteranno l’esplicita volontà dell’eminente giurista. La salma sarà benedetta in privato e tumulata nel cimitero di Poggioreale. Per commemorare Guarino l’8 novembre sarà probabilmente celebrata una messa nella chiesa dell’Arco Mirelli alla quale la famiglia è molto legata perché una zia del professore è stata lì monaca di clausura.

CHI ERA – Nato a Cerreto Sannita,, in provincia di Benevento, Guarino è stato avvocato, docente universitario e politico italiano. Ha lavorato all’Università degli Studi di Catania (dal 1942) e poi all’Università degli Studi «Federico II» di Napoli, dove ha insegnato per oltre trent’anni e della quale dal 1989 è stato professore emerito.
La sua vasta produzione scientifica comprende principalmente argomenti di diritto romano, ma si allarga anche a temi di storia in genere e di diritto moderno. Ha pubblicato, inoltre, numerose monografie ed articoli per il Corriere della Sera, Il Mattino e la Rai. È stato eletto senatore nella VII Legislatura (1976-1979). È stato socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei.”(fonte:corrieredelmezzogiorno.corriere.it)
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Napoli – Quando muore un maestro, di lui si potranno scrivere e dire molte cose. La retorica, quando si chiudono per sempre gli occhi, aiuta i professionisti del «coccodrillo». Per una volta – ed è questa, ed è il caso di cui scriviamo – le parole, gli aggettivi, l’enfasi che pure è figlia di una certa emozione – parlare di Guido Capozzi come di un maestro, di un profondissimo conoscitore della materia che ha sempre coltivato con certosina pazienza, alimentando quella messe di giusristi maturati sotto il sole di Napoli, non saranno soverchie.

Con Guido Capozzi, scomparso ieri nella sua casa di Napoli, se ne va un pezzo di storia. Basta chiedere a tanti magistrati e giuristi (giudici di dibattimento, pubblici ministeri, giudici per le indagini preliminari presso i Tribunali di mezza italia, e ancora notai, tanti notai) per intuire che questo nome – Guido Capozzi – poco conosciuto ai più, ma non certo ai laureati in Giurisprudenza equivale a far squillare il campanello della memoria della propria giovinezza.
Aveva tagliato il traguardo delle 95 primavere. Un bel successo, scandito da tappe magari estranee alle luci della ribalta, eppure significative. Lui era la «nave madre»: gli altri, i marinai che si avventuravano nell’Oceano del Diritto; lui era la «chioccia»: gli altri i suoi pulcini. Le sue prodigiose nidiate oggi rappresentano il nerbo sia della classe giudiziaria che notarile italiana.(fonte:ilmattino.it)

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