CSM -VIII Commissione: incontro del 22 maggio u.s. con le Associazioni della Magistratura Onoraria e di Pace


L’VIII Commissione del Consiglio Superiore della Magistratura ha incontrato il 22 maggio u.s. le Associazioni della Magistratura Onoraria e di Pace .Il Presidente dell’VIII Commissione dr. Clivio ha introdotto illustrando il motivo dell’incontro: l’emanazione del parere del CSM sullo schema di decreto legislativo applicativo della L.n.57/16 sulla riforma della magistratura onoraria e di pace.

Un accenno è stato fatto ai pareri del Consiglio di Stato e dell’ANM nonchè all’incontro con i procuratori della repubblica.
Nello schema del decreto legislativo ha spiegato il dr. Clivio non risulta esercitata la delega della legge n.57/16 in materia di mobilità e disciplinare, mentre nel decreto si precisa che l’esercizio della funzione non potrà ,nel 2021, essere superiore a due giorni alla settimana , e che i limiti di retribuzione e quelli previdenziali erano dovuti alla clausola di invarianza finanziaria ,presente nella legge stessa.

Al dibattito successivo ha partecipato anche Unità Democratica Giudici di Pace Onorari, dopo l’intervento del vicepresidente del CSM sen. Legnini che ha portato il suo saluto ed ha manifestato interesse per l’argomento trattato.

UDgdpo, rappresentata dal segretario generale Loveri, ha premesso che l’Associazione aveva dovuto rinviare la V giornata dei Giudici di Pace Onorari, organizzata nei quattro anni precedenti a Roma, contro la mafia, la delinquenza organizzata e la corruzione per la concomitante giornata a Palermo ,per commemorare la strage di Capaci e l’uccisione del magistrato Giovanni Falcone .Loveri ha criticato il decreto legislativo applicativo della riforma della M.O. nella parte relativa all’aspetto economico ,previdenziale e del limitato impiego bisettimanale dei magistrati stessi.Ma ,per introdurre nell’ordinamento legislativo modifiche alla legge n.57/16, ha detto che e’ necessaria una nuova legge ,che preveda l’utilizzazione dei m.o. almeno di quattro giorni alla settimana, con l’elevazione conseguente dell’importo delle indennità ,almeno doppio rispetto a quello proposto nel decreto legislativo ( pari a due terzi del trattamento economico del magistrato togato) ed un riconoscimento previdenziale, a carico prevalente della stessa amministrazione giudiziaria, anche se dovesse essere necessario introdurre l’incompatibilità con le altre attività lavoratrici o professionali.

Unità Democratica gdpo ha proposto da tanti anni la stabilizzazione dei magistrati onorari di pace con un accesso concorsuale (corso concorso) con prova scritta ed orale. Ma ciò non toglie, ha aggiunto, che una prima serie di risposte positive ad UDgdpo ci siano state da parte del legislatore in relazione alla continuità degli incarichi quadriennali per sedici anni dal 2016 (fino al 2032), nonchè all’abolizione del cottimo diseguale ed ingiusto che divideva le due sub categorie (gdp,got-vpo) introducendo un’indennità fissa ed una di risultato variabile (come nell’ordine del giorno approvato in parlamento all’atto dell’approvazione definitiva della legge n.57/16),al coordinamento degli uffici dei giudici di pace da parte dei presidenti di tribunale (effettivo e non delegabile) ed al confronto con la magistratura togata in relazione alle procedure di accesso, tirocinio e formazione continua della stessa magistratura onoraria.

Per l’ANM è intervenuta la giudice togata dr.ssa Silvia Albano, della giunta esecutiva Anm, che ha espresso la consapevolezza che la Giustizia in Italia si regge anche sulla Magistratura Onoraria e che i limiti all’utilizzo della stessa porranno problemi, anche se il periodo transitorio quadriennale è lungo, perche’ l’apporto sarebbe troppo esiguo se limitato a soli due giorni così come l’inadeguatezza della retribuzione e del trattamento previdenziale a carico della stessa magistratura onoraria.

Il presidente Clivio ha concluso l’incontro richiamando anche quanto fu scritto dallo stesso CSM nel parere sulla legge n.57/16, relativamente alla procedura disciplinare, ai trasferimenti, alle incompatibilità ,assieme alla retribuzione decorosa e ad un impiego congruo della m.o. con una retribuzione decorosa con una proposta non di una soppressione di ogni limite di utilizzo ma di una posizione mediana , che potrebbe essere, quindi, una soluzione praticabile.

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