Si è concluso il 25 ottobre u.s. a Bari, il XXXII Congresso nazionale dell’ANM “Giustizia, economia, tutela dei diritti – Il ruolo del giudice nella società che cambia”.E’ stata approvata la mozione finale, che pubblichiamo ,con la quale tra l’altro l’ANM chiede la rapida approvazione della riforma organica della magistratura onoraria.Consideriamo ciò un successo degli interventi di Unità Democratica Giudici di Pace ed Onorari negli ultimi anni e che ha riproposto nello stesso congresso con l’intervento del suo Presidente Loveri(assieme ad Odorino iscritta ad Unimo), il tema della magistratura onoraria di pace come essenziale nella società italiana che sta cambiando anche con l’apporto positivo dell’immigrazione e di una magistratura onoraria di pace fattore essenziale ed imprescindibile per il funzionamento della giustizia in Italia.
IL XXXII Congresso Anm I giornata 23 ottobre video da radio radicale
Il XXXII Congresso Anm
La 2° Giornata del Congresso dell’Anm con l’intervento del Presidente Loveri video da radio radicale
La 3° Giornata del Congresso dell’anm video da radio radicale
La Mozione Finale del XXXII Congresso dell’Anm
Il Congresso si propone di riaffermare la modernità del modello costituzionale della giurisdizione e della magistratura, anche nella sua relazione con le altre istituzioni e con l’economia, a fronte di orientamenti che mettono in discussione il ruolo della funzione giudiziaria e le condizioni del suo esercizio, che sollevano la questione della sostenibilità dei provvedimenti e del costo della tutela dei diritti e che vorrebbero che il giudice prevedesse l’impatto delle sue decisioni sull’economia.
La crisi economica, il mutare delle realtà sociali, la varietà delle fonti sovranazionali, la pericolosità crescente dei fenomeni criminali, il grave deficit nell’etica pubblica sono tutti fattori che richiamano il valore collettivo della giurisdizione e la rilevanza della funzione di garanzia del giudice. Riprendendo le parole di Rosario Livatino, pronunciate durante la conferenza “Il ruolo del giudice nella società che cambia”, titolo rievocato in questo Congresso, «la magistratura, per restare ancora fedele al dovere costituzionale di fedeltà alla legge, altro non cerca, anche per evitare ondeggiamenti, incertezze ed ulteriori ingiusti rimproveri, che di poter disporre di dettati normativi coerenti, chiari, sicuramente intelligibili». Deve invece rilevarsi troppo spesso l’inadeguatezza della legislazione e dell’azione dell’autorità amministrativa.
Il Congresso, i cui lavori proseguiranno il 24 e il 25 ottobre, è poi l’occasione per ribadire la centralità del governo autonomo della magistratura, presidio dell’indipendenza, dell’autonomia e dell’imparzialità della giurisdizione, e l’importanza della sua funzione di tutela, che va difesa contro ogni tentativo di riforma teso a comprimerla. Nel solco del processo di autoriforma, sarà comunque necessario proporre soluzioni a quei nodi critici che rischiano di minare la fiducia nel sistema.
Nella stessa direzione si muove la sessione del Congresso dedicata alla qualità della giustizia che, con particolare riguardo al profilo della durata ragionevole del processo, incide sulla crescita e sulla competitività di uno Stato moderno. Buona organizzazione, condizioni di lavoro decorose, dotazione di risorse e strumenti adeguati sono le premesse necessarie di una giustizia efficiente.
Efficacia della giurisdizione significa però anche riforme frutto di un progetto organico e strutturale, di cui ancora si avverte la mancanza. Anche per questo, il XXXII Congresso si concluderà con un confronto a tutto campo con le altre componenti della società nel segno di quel dialogo ragionevole e costruttivo di cui avrebbe bisogno una stagione di serie riforme.”(fonte:associazionemagistrati.it)
