Giudice di pace: ufficio dimezzato a Cecina, va in “pensione” uno dei due magistrati onorari, si teme un ingolfamento dell’attività

“CECINA:Un’altra spallata a quel che resta del tribunale di Cecina. Il rischio infatti è che l’ufficio del giudice di pace venga drasticamente ridotto: i timori che serpeggiano tra gli avvocati cecinesi sono motivati dall’imminente “pensionamento” di uno dei due magistrati onorari che svolgono le funzioni di giudice di pace. Il magistrato dovrebbe andare in “pensione” a ottobre e il tribunale di Livorno non avrebbe intenzione di sostituirlo. Così, restando con un’unica figura, l’attività di via Landi è a rischio di ingolfamento.

I tempi lunghi si sa che sono un deterrente per i cittadini, li scoraggiano a rivolgersi all’amministrazione giudiziara. E di fronte a un calo dell’attività, l’ipotesi di soppressione del servizio si fa molto realistica. Tanto più che già il ministero voleva chiudere l’ufficio contestualmente alla soppressione del tribunale, accorpando tutti i servizi giudiziari a Livorno; è stato possibile mantenere il giudice di pace solo con una mobilitazione e un accordo tra i Comuni della Bassa Val di Cecina, che pagano il servizio – le amministrazioni maggiori, Cecina e Rosignano, vi hanno distaccato anche il proprio personale: quattro dipendenti in tutto – mentre i diritti di cancelleria vanno al tribunale, che recentemente ha tolto parte degli arredi dal secondo piano di via Landi. E sul rimanente pende ancora un contenzioso con il Comune.
Insomma un’aria di dismissione che non fa ben sperare. Il giudice di pace è una figura giuridica introdotta dal legislatore per consentire una più semplice e rapida definizione di alcune controversie, sia di materia civile che penale, in forma di contenzioso, una vera e propria causa, o di conciliazione. Ed ha un senso proprio per la territorialità locale. Alleggerendo l’attività del tribunale e venendo incontro alle esigenze dei cittadini. L’accorpamento a Livorno sarebbe un ulteriore disagio per i residenti della provincia, costretti anche per contenziosi minimi (come il ricorso per una multa) a spostarsi nel capoluogo.”di Maria Meini (fonte:iltirreno.gelocal.it)

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