Giudice di Pace di Gualdo Tadino

gualdo
” Sulla questione della riapertura dell’ufficio del Giudice di Pace in territorio eugubino, fonte di una calda diatriba politica che va avanti a colpi di comunicati stampa, arriva oggi la voce di un avvocato gualdese, che ha partecipato attivamente alle fasi di ricostituzione dell’ufficio unico territoriale. Ecco il testo integrale della sua nota.

In questi giorni di fine estate sui mezzi di informazione locali numerosi sono stati gli articoli, comunicati, ecc. relativi all’Ufficio del Giudice di Pace con le diatribe politiche sulle responsabilità della chiusura e sull’individuazione della Sede (si è letto di trasferimento da Gualdo a Gubbio, di colpe sulla mancata individuazione di personale, sul pagamento di costi, ecc). Avendo come professionista partecipato unitamente ad altri Colleghi al processo di ricostituzione del Giudice di Pace Unico Territoriale, vorrei riportare la cronologia dei fatti, senza entrare nel merito di quello che è successo, sottolineando nel contempo che l’unico dato di fatto meritevole sia quello di aver avuto la possibilità di riavere un Giudice di Pace nel territorio al fine di evitare disagi all’utenza ed offrire un servizio al cittadino (un conto è andare a Perugia per impugnare una semplice multa, un conto è recarsi a Gubbio) ed avere la possibilità di una risposta in tempi brevi (attualmente presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Perugia, causa il confluire di tutti i fascicoli degli Uffici soppressi, tra una udienza e l’altra può passare anche un anno, un anno e mezzo).

I fatti
Con il Dlgs n° 156/2012 in tema di razionalizzazione degli Uffici Giudiziari venivano formalmente aboliti numerosissimi Uffici del Giudice di Pace, ivi compresi quelli di Gualdo Tadino, Gubbio, Foligno ecc.

Sicché, dopo la chiusura delle Sezioni distaccate di Tribunale, compresa quella di Gubbio territorialmente competente anche per il contenzioso relativo a Gualdo Tadino e tutti gli altri comuni della fascia, il territorio dell’eugubino – gualdese rimaneva di fatto privo degli Uffici giudiziari, con incorporazione al Tribunale di Perugia e Ufficio del Giudice di Pace di Perugia.

Il Governo, resosi conto delle enormi problematiche derivanti dalla soppressione dei Giudici di Pace, dava quindi, con apposito provvedimento, la possibilità per i Comuni di inoltrare la richiesta di mantenimento, con accollo di tutti i costi di gestione (affitto dei locali, personale, utenze, ecc.) ad eccezione dei compensi per i Giudici onorari. Conseguentemente molti Comuni (tra i quali Gualdo Tadino) formulavano la richiesta di mantenimento (novembre 2012), in questo caso sotto forma consorziata con Fossato di Vico, Sigillo e Nocera Umbra al fine del contenimento e suddivisione dei costi. Il Ministero della Giustizia preannunciava (siamo nel marzo 2014) la positiva valutazione per il mantenimento dell’Ufficio. Da qui doveva seguire l’iter burocratico da completarsi entro e non oltre il 29 giugno 2014.

Tuttavia i noti eventi politici (commissariamento e successive elezioni) non hanno permesso il perfezionamento dell’iter. Comechessia, stante la situazione di forte disagio per molti comuni d’Italia e il quasi totale blocco dell’attività giudiziaria a seguito dell’accorpamento di tutti gli Uffici soppressi presso la Sede di Perugia, nel Decreto Legge cd “Milleproroghe” del febbraio 2015 venivano riaperti i termini per riformulare le domande di mantenimento degli Uffici, in forma consorziata, con scadenza 30 luglio 2105. Da qui il lavoro svolto dai Sindaci dei Comuni di Gualdo Tadino, Gubbio, Fossato di Vico, Sigillo, Costacciaro, Scheggia e Pietralunga (nel frattempo Nocera Umbra veniva accorpata con Spoleto!) nonché dai professionisti che operano nel territorio al fine di trovare una soluzione al fine di consentire la riapertura di un Ufficio del Giudice di Pace Territoriale. Dopo aver vagliato varie possibilità al fine di trovare una soluzione idonea a tutti i Comuni (inizialmente sede presso l’Ospedale di Branca, poi Fossato di Vico) e preso atto della non disponibilità di locali di proprietà, prevaleva comunque l’interesse comune di voler mantenere un presidio giudiziario territoriale individuando la sede in Gubbio, stante la proprietà dei locali e stante una valutazione di contenzioso, nettamente superiore nel territorio eugubino.”
Avvocato Christian Severini (fonte:gualdonews.it)

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