Le ferie “ridotte” anche per la Giustizia da quest’anno: dall’1 al 31 agosto

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“Per colpa della crisi quest’anno molti italiani saranno costretti a ridurre le proprie ferie. Lo stesso succederà al sistema della giustizia ma la crisi qui non c’entra: con il così detto “decreto Giustizia” (legge 162/2014 che modifica l’articolo 1 della legge742/1969) anche magistrati e avvocati avranno meno vacanze.

Per la prima volta la pausa estiva sarà dal primo al 31 agosto e lo stop riguarderà il mondo della giustizia civile, tributaria e amministrativa: le sospensioni riguarderanno le scadenze processuali, per la maggior parte degli istituti giuridici. Alcune procedure di settori specifici non saranno interessati, come l’ambito fallimentare o del diritto del lavoro. Per tutto il resto del mondo della Giustizia le vacanze si accorciano di 15 giorni.

 

Le ferie di magistrati, avvocati e procuratori dello Stato saranno “ridotte” e nei mesi scorsi le proteste non furono affatto silenziose: si scatenarono diverse polemiche “sull’inopportunità” della norma licenziata dal Parlamento. Negli anni precedenti, lo stop previsto era dal primo agosto al 16 settembre…e anche in quei casi l’allungarsi dei tempi delle cause in corso, che avevano delle scadenze all’interno di questo contesto, si dilatava e non di poco.

Credo che l’efficienza di un sistema (in questo caso della Giustizia ma il discorso si potrebbe allargare anche alla  Sanità, all’Istruzione, ecc.) debba passare dal contenimento o parametrando le ferie degli altri soggetti che operano sia nel privato che nel pubblico. Contestualmente va tenuto anche in debita considerazione il giusto potenziamento (di mezzi e uomini) della “macchina dei Tribunali”, che ancora oggi vede processi che durano ancora svariati anni, con tutte le negatività del caso e i problemi che ne scaturiscono una volta emessa la sentenza. Si pensi al recupero di crediti o ai tempi infiniti delle cause in alcune corti d’Appello, dove spesso il soggetto che ha perso risulta non rinvenire più beni da “aggredire”, con le conseguenze immaginabili del caso.

Solo le statistiche di fine anno, diranno chi ha avuto ragione. Ma come diceva un saggio professore, durante i miei studi scolastici, “solo chi nulla fa non sbaglia mai!”. Vedremo!”
(Fonte:today.it)

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