Spari in tribunale:”Metal detector per tutti”.

tribunale
“La commissione sicurezza ora può decidere la svolta
Il giro di vite si avvicina. La sparatoria di giovedì mattina ha fatto scattare l’allarme rosso. E già dai prossimi giorni potrebbero cambiare le modalità d’ingresso al Palazzo di Giustizia per avvocati, magistrati e personale amministrativo, cioè coloro che oggi continuano ad accedervi esibendo un semplice tesserino di riconoscimento.
Sparatoria in tribunale a Milano: Giardiello dieci giorni al computer per studiare i dettagli
Il giro di vite si avvicina. La sparatoria di giovedì mattina ha fatto scattare l’allarme rosso.

E già dai prossimi giorni potrebbero cambiare le modalità d’ingresso al Palazzo di Giustizia per avvocati, magistrati e personale amministrativo, cioè coloro che oggi continuano ad accedervi esibendo un semplice tesserino di riconoscimento: pure gli addetti ai lavori saranno verosimilmente obbligati a passare sotto un rilevatore di metalli. A breve si riunirà la Commissione manutenzione, l’organismo che si occupa della gestione degli spazi e dell’ordine pubblico all’interno della Cittadella giudiziaria.

«È stata proprio la Commissione guidata dal presidente della Corte d’appello a decidere nel luglio 2014 lo spostamento provvisorio del metal detector di via Manara all’ingresso di corso di Porta Vittoria, in concomitanza con l’apertura in quell’atrio degli sportelli dell’Urp, l’Ufficio relazioni con il pubblico», spiega , numero due della Procura generale, ufficio che in quanto responsabile della sicurezza del Palazzo è ora al centro delle polemiche. Da quel momento, il varco di via Manara è stato riservato agli addetti ai lavori con tesserino, mentre gli ingressi di corso di Porta Vittoria (con due macchine a raggi x) sono stati raddoppiati.

E a novembre l’organismo ha confermato quella scelta, prorogando la sperimentazione («Personalmente mi dissi contraria», precisa ) anche in vista dell’inaugurazione ufficiale dell’Urp, avvenuta il 7 febbraio 2015 alla presenza del ministro della Giustizia Andrea Orlando. Difficile che ora tutto resti com’è, dopo che l’immobiliarista killer Claudio Giardiello avrebbe sfruttato proprio la «falla» di via Manara per entrare indisturbato con una pistola. Anche se, a dire il vero, anche col metal detector ancora presente all’ingresso poco sarebbe cambiato, visto che il killer (ammesso che sia entrato proprio da lì) avrebbe beffato i controlli esibendo un tesserino falso.

Dottoressa, l’esenzione dal metal detector per gli addetti ai lavori è stata finora una questione di risparmio di denaro o di tempo?
«La verità è che da almeno trent’anni la Commissione non si pone il problema. Almeno da dopo gli anni di piombo, direi. Noi magistrati, avvocati e operatori di giustizia siamo sempre entrati solo mostrando il tesserino».

Ora anche gli avvocati si dicono favorevoli ai tornelli.
«Ma i tornelli non risolverebbero il problema di un’eventuale arma nascosta in una borsa. Quella sarebbe rilevabile solo da un metal detector».
Appunto.”di Mario Consani e Nicola Palma(fonte:ilgiorno.it)

FacebookTwitterEmailTelegramShare

I Commenti sono chiusi