Adesioni alla linea sindacale di Unita’ Democratica Giudici di Pace Onorari

Udgdp
Molti colleghi da varie parti d’Italia stanno manifestando il loro consenso alla linea sindacale di Unità Democratica Giudici di Pace Onorari che ha chiesto,assieme a tutte le altre associazioni dei giudici di pace (Angdp,Cgdp,Magip),eccetto una, di incontrare il Ministro della Giustizia, per continuare il tavolo di lavoro sulla riforma della magistratura onoraria di pace, per questo motivo ,e con il consenso del collega Oliviero Campana ( giudice di pace di Roma e componente della sezione autonoma del Consiglio Giudiziario della Corte di Appello di Roma), pubblichiamo l’e mail ricevuta dallo stesso collega,che motiva la sua decisione di dimettersi dall’associazione nella quale era iscritto e di aderire,successivamente, ad Unità Democratica Giudici di Pace Onorari che lo ringrazia della fiducia riposta e conterà sul suo valido contributo intellettuale e professionale per la risoluzione degli annosi problemi della categoria…

“Cari Colleghi,
desidero comunicare a tutti che, purtroppo, dopo molti anni di militanza e dopo una riflessione particolarmente sofferta e dolorosa sono giunto alla definitiva decisione di dimettermi e mi sono dimesso dall’Unagipa – Unione Nazionale dei Giudici di Pace, a causa delle sempre crescenti ed ormai insormontabili divergenze sia in ordine alla gestione del Sindacato il cui Statuto non prevede neppure la temporaneità e non rinnovabilità degli incarichi direttivi (come in tutte le associazioni improntate a trasparenza, democraticità e pluralità) , sia alle strategie adottate nelle trattative e sia, infine, alle iniziative intraprese e, più in generale, al complessivo indirizzo ormai prevalso nell’Unagipa.
Non aderirò più, dunque, ad inutili e, forse, dannose continue “astensioni” dalle udienze, in un momento così delicato, in cui il legislatore sta approntando sempre crescenti strumenti per limitare l’accesso alla giurisdizione (che potrebbero rendere addirittura marginale la nostra stessa funzione), senza poi dire della probabile riapertura dei Concorsi quale naturale conseguenza del d.l. degiurisdizionalizzazione di recente approvato con modifiche, nel quale è prevista la revisione di tutte le piante organiche degli uffici, che comporta inevitabilmente il riavvio delle procedure previste dall’articolo 10-bis (trasferimenti e, poi, i concorsi).
Ebbene, tale complessiva ed allarmante situazione (che rischia concretamente di emarginare e mettere alla porta i G.d.P attualmente in servizio) ) dovrebbe consigliare a chi pretende di rappresentare gli interessi di altre persone un elevato senso di responsabilità ed un diverso approccio nei confronti degli Organi istituzionali, al fine di pervenire ad una accettabile soluzione concordata, in cui verosimilmente non si potrà avere tutto ciò che speravamo e ci attendevamo ma almeno che soddisfi la insopprimibile necessità di dare serenità a tutti i Colleghi, garantendo una continuità e stabilità nel servizio, per il maggior numero di quadrienni possibile, riservando eventualmente ad un momento successivo altre richieste e rivendicazioni.
Tra l’altro, senza il prospettato aumento della competenza (che ancora non si è realizzato per il blocco delle trattative) e con la riapertura dei concorsi, mi chiedo e spero vi chiediate anche voi, quale sarà il destino dei G.d.P. attualmente in servizio, divenendo sostanzialmente superflui e non più indispensabili per il funzionamento degli Uffici Giudiziari, che sarà assicurato dai nuovi G.d.P. selezionati nei concorsi.
In un momento così difficile (forse il più difficile nella storia della figura del G.d.P.) io continuerò a battermi anche da solo, affinché tutte le associazioni sindacali della categoria coalizzate riprendano e portino avanti una trattativa e delle rivendicazioni comuni, al fine di raggiungere almeno il duplice risultato di una accettabile continuità nel servizio e di un sistema economico chiaro e certo per la durata del rapporto.
Un saluto a tutti.”
OLIVIERO CAMPANA

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