Toni minacciosi e sprezzanti non si addicono alle associazioni democratiche dei giudici onorari di pace

dialogo
Toni minacciosi e sprezzanti non si addicono alle associazioni democratiche dei giudici onorari di pace che non condividono l’atteggiamento contraddittorio delle minacce e della conflittualità e ,contemporaneamente, della richiesta di incontri con il ministro della giustizia da parte di un’associazione ,che non rappresenta e non rappresenterà mai la totalità della categoria. Condividiamo invece il comunicato dell’Associazione Nazionale Magistrati che,pur nella mobilitazione della categoria, non indice scioperi facendo permanere una linea di dialogo costruttivo con il Ministro della Giustizia e soprattutto con il Governo ed il Parlamento.Anche le associazioni dei giudici di pace ed onorari ,che non hanno aderito agli ultimi scioperi ,hanno chiesto di incontrare il Ministro Orlando ,permanendo nella volontà di un dialogo e di una trattativa che non dichiarano conclusa.Il DDL governativo di riforma della magistratura onoraria potrà e dovrà essere emendato su proposta delle associazioni dei giudici onorari di pace se non verrà perso il dialogo con le forze politiche e governative.Sterili minacce guerrafondaie non sono condivisibili ed in ogni caso nel nostro congresso nazionale prossimo dibatteremo l’intera piattaforma sindacale e le strategie sindacali ,anche unitarie, per il superamento dell’attuale situazione di stallo e per l’attuazione della riforma della magistratura onoraria di pace.
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Roma, 10 nov. (AdnKronos) – “Oltre l’80% dei giudici di pace ha aderito allo sciopero iniziato martedì scorso e che si conclude oggi. Lo rende noto …..che annuncia una nuova astensione. “Dopo 6 mesi di mera propaganda politica, con un finto tavolo tecnico creato ad hoc dal ministro Orlando per apparire come il guardasigilli del dialogo, ed un disegno di legge di riforma della magistratura di pace e onoraria, approvato dal Consiglio dei ministri il 29 agosto, che disconosce tutti gli impegni assunti da Orlando, una fitta coltre di silenzio ha avvolto il dicastero di Via Arenula – denuncia il segretario generale ……- malgrado due scioperi dei giudici di pace, intercalati da uno sciopero dei magistrati onorari di procure e tribunali” Già domani verranno riavviate le procedure per la proclamazione di un nuovo sciopero, preventivato per la prima settimana di dicembre. “A differenza del ministro Orlando, noi siano persone coerenti, che mantengono la parola data: avevamo annunciato già a settembre una lunga stagione di scioperi e così sarà fino a quando il governo non accoglierà le nostre elementari richieste – avverte ….- trattamento economico e previdenziale congruo e continuità del rapporto, come imposto dalle raccomandazioni del Consiglio d’Europa e dai principi fondamentali dell’Onu sull’indipendenza della magistratura, anche a tutela della dignità della funzione, che è onoraria solo sulla carta, ma di fatto è continuativa ed a tempo pieno”. Sono poi previste ulteriori forme di protesta e l’imminente avvio di procedure giudiziarie, anche a livello internazionale, contro il ministero della Giustizia.” (Red/AdnKronos)

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