“La squadra, che nasce a Roma, è composta da migranti, detenuti, ex detenuti e studenti. Giocherà in terza categoria. L’iniziativa nasce da una collaborazione fra l’associazione Antigone, Progetto Diritti e Università Roma Tre.
Dietro le sbarre italiane si continua a star male, con una sofferenza che sembra unire i detenuti alle stesse guardie. Lo dicono le cronache delle ultime settimane. In settembre, un poliziotto penitenziario del carcere di Saluzzo si è sparato prima di trascorrere una giornata di permesso al mare con la moglie e i due figli. A Poggioreale (Napoli), un sessantatreenne italiano si è impiccato nel bagno della cella; stessa scena successa al Bancali di Sassari negli stessi giorni. E il mese era iniziato con un trentottenne che a Pisa si era tolto la vita con un laccio rudimentale, a quattro mesi dalla fine della pena.
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