Teatro dell’Opera di Roma e Magistratura Onoraria di Pace: due scioperi sbagliati

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Dopo l’episodio del Teatro dell’Opera di Roma ,che ha visto l’esasperazione della sindacalizzazione condurre la situazione oltre ogni limite ,con le dimissioni del direttore maestro Muti ed il licenziamento in tronco del coro e dell’orchestra escluso altro personale, anche la Magistratura Onoraria di Pace ha visto nella settimana appena trascorsa e vedrà tra un paio di settimane una nuova esasperazione degli animi creata da scioperi, attuati già o proclamati appena, da sindacati che,

incuranti delle disponibilità del Ministro della Giustizia, dimostrate nel corso di lunghi mesi con una mezza dozzina di riunioni ,alla presenza di quasi una quarantina di rappresentanti sindacali di decine di associazioni di giudici e magistrati onorari di pace, assieme ad un folto stuolo di collaboratori del Ministro stesso ,si sono posti in una posizione non dissimile da quella del famoso Teatro dell’Opera di Roma con conseguenze disciplinari, che arriveranno forse , essendo ormai ricostituito il Consiglio Superiore della Magistratura che è ora nel pieno delle sue funzioni.
Non esiste un sindacalismo più vetero-deresponsabilizzante di quello che propone scioperi a più non posso che paralizza o tenta di paralizzare l’attività di tutti i lavoratori ,pur sapendo che i tempi sono cambiati e che la giustizia ,ad esempio, ha bisogno di una riorganizzazione veloce,di reclutamenti di personale amministrativo e giudicante, di digitalizzazione integrale, di semplificazioni, di nuovo entusiasmo fattivo e propositivo non di paralisi.
Unità Democratica gdpo assieme alle altre associazioni più responsabili ,che questa volta hanno deciso di non scioperare, ripropone al Ministro ,al Governo ed al Parlamento di riaprire un dialogo, che non si è mai interrotto con loro ma che ,anzi, è e rimarrà costruttivo e teso a riqualificare e rilegittimare la Magistratura Onoraria di Pace ,costituzionalmente prevista e dalla quale non si può più prescindere in Italia ,salvo che la famosa linea dura iper-sindacalizzata non conduca tutto il Paese a farne a meno ed a sopprimerla, come purtroppo voci sempre più insistenti riferiscono essere oggetto di analisi in tutti gli ambienti.Ed allora i giudici magistrati onorari di pace sapranno chi ringraziare…
(diego loveri)

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