Autovelox :a Terni il tribunale riforma le sentenze del giudice di pace

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“Il giudice di pace aveva giudicato ‘illegittime’ le apparecchiature contestate. In appello, il tribunale ha dato ragione al Comune con tanto di conto ‘salato’ per i multati.Il tribunale di Terni capovolge le sentenze del giudice di pace e ora i cittadini che avevano vinto il ricorso contro le multe elevate dall’autovelox di viale dello Stadio, rischiano – ma in qualche caso l’eventualità si è già materializzata – di dover pagare la sanzione e il fardello decisamente salato – oltre 700 euro – delle spese legali.

La ‘strage’ A partire dal novembre del 2011, soprattutto nei mesi successivi l’installazione, migliaia di cittadini sono stati pizzicati dagli ‘occhi elettronici’ installati dal comune in viale dello Stadio e via Alfonsine. Una vera e propria ‘strage’ – con oltre 40 mila multe elevate nel giro di poco tempo – che ha dato il là a proteste e contestazioni partecipate e clamorose.

Prime vittorie I più battaglieri, forti anche del punto di vista della polizia stradale di Terni che aveva rilevato alcune irregolarità nell’installazione dei due macchinari – su tutte la mancanza della cosiddetta ‘istruttoria preventiva’ prevista dal decreto Maroni -, avevano presentato il ricorso al giudice di pace di Terni. Quest’ultimo, nel tempo, ha accolto tutte le istanze presentate dai cittadini ‘colpiti’ – una ventina in totale – annullando le multe e bollando come ‘illegittimi’ i due autovelox.

Doccia fredda A non darsi per vinto, a quel punto, è stato il Comune che ha presentato ricorso in appello al tribunale di Terni. Proprio in questi giorni il giudice ha emesso le prime sentenze che danno ragione all’ente e che ribaltano, di fatto, il giudizio di primo grado. In alcuni casi i cittadini, oltre alla multa, sono stati condannati a pagare oltre 700 euro fra le cosiddette ‘spese vive’ (77,90 euro) e quelle legali (660 euro), quest’ultime relative solo al secondo grado di giudizio.

Motivazioni In una delle sentenze emesse nei giorni scorsi in merito all’autovelox di viale dello Stadio, il giudice – oltre ad esprimersi nel merito – afferma che «l’accertamento e le modalità di contestazione dello stesso (la multa, ndR) si devono ritenere legittime in ragione della presunzione di legittimità del provvedimento sanzionatorio, che non può essere inficiato in presenza di censure del tutto generiche da parte del sanzionato in ordine alla condotta dell’autorità sanzionante». In particolare, il giudice di pace avrebbe «disapplicato il decreto del prefetto di Terni (n. 19740 del 26 maggio 2011) che ha consentito l’installazione del sistema di rilevamento elettronico in viale dello Stadio, ritenendo l’illegittimità di tale provvedimento senza alcuna indicazione, tuttavia, di quali sarebbero i requisiti richiesti dal codice della strada che difetterebbero nel tratto viario».

Risultato Nei casi sin qui presi in esame il dottor Montanaro ha accolto i ricorsi del Comune, condannando i cittadini a pagare la multa e oltre 700 euro di spese. L’orientamento del tribunale sarebbe proprio questo, considerando che è lo stesso magistrato ad occuparsi praticamente di tutti gli appelli relativi a sanzioni amministrative. L’alternativa, per i cittadini passati da un giudice all’altro, è ora rappresentata dalla Cassazione, ultimo – e costoso – grado di giudizio.”(fonte:umbria24.it)

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