Il tribunale di Lecce invaso dalle pulci: è allarme infezioni

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“Il tribunale di Lecce di viale Michele De Pietro è invaso dalle pulci; e nelle stanze del Giudice di pace di via Brenta, invece, c’è il sospetto che si aggirino topi. Il Comune, su segnalazione dei diretti interessati, vuole correre ai ripari, disponendo interventi di disinfestazione e derattizzazione. Ma almeno in un caso, è presumibile che serva a poco.

La precaria situazione igienica negli uffici giudiziari da tempo viene denunciata dagli addetti ai lavori. Solo di recente le loro rimostranze sono state accolte: una determina del dirigente del settore Ambiente, l’architetto , dispone la «disinfestazione delle stanze della segreteria del presidente del Tribunale di viale De Pietro; derattizzazione stanze del Giudice di Pace; intervento antizecche presso l’Ostello della Gioventù di San Cataldo». Una soluzione che, almeno per quanto riguarda l’immobile che ospita la presidenza, rischia di essere un palliativo. Ne è convinto il sindacato Confsal-Unsa: «Solo ora che le pulci si sono diffuse – attacca il segretario generale – si chiede la disinfestazione. Ma, a ciò che risulta, rischia di essere fatta solo in poche stanze del quarto piano, il che è inaccettabile».

In ogni caso, nei prossimi giorni tra viale De Pietro e via Brenta si aggireranno i dipendenti della ditta Bios srl, cui sono stati affidati, in via provvisoria, i lavori. «In tanti hanno lamentato la presenza di insetti – spiega – ma da quel che ne sappiamo non è un grosso problema. Per quanto riguarda la derattizzazione, in effetti in alcune stanze di via Brenta qualcuno ha notato escrementi che potrebbero essere di topo, per questo stiamo cercando di correre ai ripari». La “pulizia” delle sole stanze della presidenza, però, rischia di trasformarsi in un intervento inutile, visto che le prime segnalazioni partono dall’archivio, dove pare che un dipendente sia anche stato morso da una pulce. «Ma noi la segnalazione l’abbiamo avuta solo dal quarto piano», si difende . «D’altra parte, sarebbe impossibile andare a fare una disinfestazione completa: dopo l’intervento bisogna areare per almeno 24-36 ore, e come facciamo a farlo in tutto il Palazzo di giustizia?».

Sta di fatto che la situazione non piace ai rappresentanti sindacali. Il segretario provinciale della Confsal-Unsa spiega di aver «chiesto da tempo al presidente del Tribunale una contrattazione integrativa sulla sicurezza, ma non ci è mai stata concessa. Si va all’avventura, sperando che non succeda nulla di più grave». «Dopo le infestazioni degli anni scorsi – aggiunge il segretario generale – sembrava chiaro che la bonifica preventiva dovesse avvenire ogni anno, a cura di ditte specializzate incaricate dal Comune di concerto con gli uffici giudiziari. Così non è stato, per cui dagli ingenti depositi cartacei, con la stagione calda, si diffondono pulci e parassiti. L’incuria generale e l’imprevidenza, in questo periodo di arretramento delle tutele, riguardano evidentemente anche la sicurezza e la situazione igienico-sanitaria».

Già in due occasioni, nel 2008 e nel 2011, il servizio Igiene e sanità pubblica della Asl aveva effettuato due ispezioni negli uffici giudiziari. «Si rilevarono numerose inadempienze e si prescrissero gli interventi da compiere», conclude . «Tra l’altro la Asl segnalò anche la necessità di far ruotare il personale addetto agli archivi»”.di Alessandro Cellini(fonte:quotidianodipuglia.it)

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