L’UNIONE”… fa la forza

Pubblichiamo un tema svolto da uno studente della Scuola Secondaria di I Grado Michelangelo, BARI, Puglia il 2 maggio 2017 proprio sull’Europa e sulla sua Unione che “dovrebbe” fare la forza essendo, peraltro, tra una settimana ,il 9 maggio, la “Festa dell’Europa”.Da queste parole semplici ma esaustive ,ricche di riferimenti storici e dell’attuale pericolosità per la pace mondiale, non si può che rimanere corroborati da tanto entusiasmo europeo di un pre-adolescente italiano con il quale ci complimentiamo…

“Nel nostro tempo regna l’ostilità, sia tra i singoli individui, sia tra interi stati nello scacchiere internazionale. In questo clima dove la rabbia e la tensione si tagliano col coltello e la diplomazia viene sempre meno, c’è però uno spiraglio di luce: l’unione e la solidarietà. Il 9 maggio si festeggia la Festa dell’Europa per ricordare un importante concetto: “l’unione fa la forza”. Ed è proprio vero. Questo non è solo un aforisma proveniente da chissà quale filosofo, bensì il riassunto di una semplice legge della sopravvivenza in 5 parole. Bisogna unire le proprie forze per essere ancora piú potenti di quanto lo si è già da soli. L’Europa è una dimostrazione lampante di ciò che ho scritto nelle righe precedenti: gli stati che fanno parte dell’UE non hanno chissà quale grande potere, sia economico che politico, presi singolarmente, ma l’unione garantisce dei diritti e impone dei doveri a tutti gli stati membri che si giovano del commercio libero, a livello economico, e dell’aiuto militare, a livello politico.

Ricordiamo che la prima organizzazione sovranazionale in Europa, ovvero la CECA, è nata in seguito alla seconda guerra mondiale, dalla volontà di prevenire una nuova guerra. E sin da quando essa nacque i paesi membri hanno trovato davanti a loro un cammino da intraprendere che porta ad una crescita economica e al sostegno dai paesi amici piuttosto che al disprezzo e all’ostilità da altri. Perciò ora che il mondo è governato da dittatori(penso a Kim Jong Un in Corea del Nord e Assad in Siria) e da aspiranti dittatori (penso a Trump…) ricordiamoci della volontà di smettere con la guerra e andare verso il progresso insieme. Quella stessa volontà che Altiero Spinelli, Jean Monnet ed altre illustri menti 60 anni fa avevano e che ora si sta affievolendo. Ricordiamoci dei terribili fatti che sono accaduti nel corso dei secoli a causa dell’ostilità perché chi dimentica la storia è destinato a riviverla.”
Andrea Lisco Scuola Secondaria di 1^ grado “Michelangelo” Bari classe 3^F
( Fonte:newspapergame.lagazzettadelmezzogiorno.it )

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