Stabilizzazione dei precari dell’AFAM: passare dalle parole ai fatti


Unità Democratica gdpo nel pubblicare un articolo della flcgil relativo alla stabilizzazione nell’amministrazione dei precari della scuola intende precisare che nella propria piattaforma rivendicativa dei giudici di pace onorari sin dal 2008 ha individuato come elemento prioritario quello della stabilizzazione di tutti i giudici onorari di pace in servizio.Precisiamo nuovamente che non abbiamo mai chiesto indizioni di concorso prima della stabilizzazione dei precari ma solo dopo che fosse stato applicato, con decreti attuativi della riforma, lo status di incaricati a tempo indeterminato (primi quattro quadrienni di incarichi pari ai primi sedici anni previsti dalla legge n.57/2016) .Falso e strumentale è stato ed è l’attribuirci una richiesta che non abbiamo mai fatto nè intendiamo farla in futuro e tanto ciò è provato dal riproporre un parallelismo con il mondo sindacale della scuola nel quale noi stessi abbiamo condiviso per tantissimi anni le rivendicazioni per poi proseguirle, in maniera diversa, in quello sindacale della magistratura onoraria.(diego loveri)

“Stabilizzazione dei precari dell’AFAM: passare dalle parole ai fatti
Importanti impegni del MIUR anche sul tema della statizzazione degli ex istituti musicali pareggiati.

Il 4 aprile 2017 si è tenuto un incontro tra le organizzazioni sindacali e una delegazione del MIUR guidata dal Capo Gabinetto della Ministra Fedeli sul tema degli schemi dei decreti modificativi del D.Lgs.165/01 (atto 393) “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” e del D.Lgs.150/09 (atto 391), cosiddetto decreto Brunetta, attualmente in discussione presso i due rami del parlamento.

Durante l’incontro la FLC CGIL ha posto le seguenti questioni:

è necessario che i processi di stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione con 36 mesi di servizio, previsti dall’articolo 20 del Decreto Integrativo del D. Lgs. 165/01, devono essere resi applicabili anche per i docenti dell’AFAM. In ogni caso, qualunque sia lo strumento normativo utilizzato, è necessario che la stabilizzazione venga realizzata nel triennio 2018/2020 prima dell’entrata in vigore del regolamento sul reclutamento del personale previsto dalla Legge 508/99
i processi di stabilizzazione devono essere accompagnati dal rafforzamento della dotazione organica che tenga conto che molti corsi di studio sono erogati grazie a docenti con contratti di collaborazione, partite iva, prestazioni occasionali, ecc. In questo senso appare di fondamentale importanza, da un lato, rendere ordinamentali i percorsi di II livello dopo oltre dieci anni sperimentazione e, dall’altro, individuare regole secondo cui per ogni percorso di studio deve essere garantita una percentuale definita di docenti strutturati
riguardo al tema delle sanzioni e dei procedimenti disciplinari del personale docente abbiano chiesto che essi siano curati da organismi collegiali composti da pari
riguardo al D.Lgs. 150/09 abbiamo chiesto venga apportato una specifica modifica per rendere o non applicabile o applicabile previa l’approvazione di specifici dispositivi normativi, le disposizioni di tale decreto.
L’Amministrazione ha convenuto che sul tema dei precari il provvedimento più immediato non può che essere il decreto integrativo del D. Lgs. 165/01, in questo senso si è impegnata a proporre i dovuti emendamenti nel senso auspicato dalla FLC CGIL.

Sulla statizzazione degli ex istituti musicali pareggiati il MIUR ha preannunciato che proporrà di inserire risorse e relativi processi nel decreto legge sugli enti locali che sarà calendarizzato a breve.

Infine, l’amministrazione ha confermato che DDL Martini diventerà lo strumento principale per affrontare tutte le altre tematiche di carattere generale che riguardano il settore AFAM.

La FLC CGIL ha manifestato soddisfazione per le posizioni del MIUR e vigilerà affinché alle parole seguano i fatti concreti.

Le parti si incontreranno entro fine aprile per un aggiornamento della situazione.”(fonte:flcgil.it)

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