LA RIFORMA E’ LEGGE :approvata definitivamente dalla Camera la legge delega della riforma organica della Magistratura Onoraria.Soddisfazione di Unità Democratica Giudici Onorari di Pace

riforma
Con lieta soddisfazione annunciamo la Nascita della Nuova Magistratura Onoraria di Pace con l’approvazione a larga maggioranza dell’Aula della Camera (Votanti:322 A Favore:214 Contrari :108- Astenuti:15) del ddl 3672 che introduce la nuova figura dei giudici o magistrati onorari di pace unitaria (al posto dei vecchi gdp,got,vpo) coordinati dal presidente di tribunale che avranno un doppio regime ordinario e transitorio ,con il quale gli attuali giudici e magistrati onorari di pace ,che non scadranno più il 31 maggio 2016, potranno prestare servizio per altri quattro quadrienni (16 anni) fino al limite d’età di 68 anni con rinnovi quadriennali ,come i giudici togati subordinati a delibera del CSM su parere favorevole delle sezioni autonome dei Consigli Giudiziari ,allargati ai rappresentanti di tutti e non solo degli ex gdp. Attuazione imediata degli articoli da 4 a 7 mentre i primi tre articoli dovranno essere attuati con decreti legislativi successivi.
Pubblichiamo il resoconto della seduta della Camera di oggi 28/4/2016

Resoconto stenografico dell’Assemblea

Seduta n. 615 di giovedì 28 aprile 2016
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE LUIGI DI MAIO
 La seduta comincia alle 9,30.
PRESIDENTE. La seduta è aperta.
  Invito il deputato segretario a dare lettura del processo verbale della seduta precedente.

  EDMONDO CIRIELLI, Segretario, legge il processo verbale della seduta di ieri.

  PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
  (È approvato).

Missioni.

  PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell’articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Gioacchino Alfano, Alfreider, Amendola, Amici, Artini, Baretta, Bernardo, Bindi, Biondelli, Bobba, Bonafede, Bonifazi, Michele Bordo, Borletti Dell’Acqua, Boschi, Bratti, Bressa, Brunetta, Caparini, Capelli, Casero, Catania, Cicchitto, Costa, D’Alia, Dambruoso, Damiano, Dellai, Di Gioia, Epifani, Faraone, Ferranti, Fico, Fioroni, Gregorio Fontana, Fontanelli, Franceschini, Galati, Garofani, Gelli, Gozi, Lorenzo Guerini, Guerra, Lauricella, Locatelli, Losacco, Lotti, Madia, Manciulli, Marazziti, Mazziotti Di Celso, Meta, Migliore, Orlando, Pes, Piccoli Nardelli, Piepoli, Pisicchio, Portas, Quartapelle Procopio, Realacci, Rosato, Domenico Rossi, Rossomando, Rughetti, Sanga, Sani, Scalfarotto, Scanu, Scotto, Speranza, Tabacci, Velo, Vignali e Villecco Calipari sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.Pag. 2
  I deputati in missione sono complessivamente centododici, come risulta dall’elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell’allegato A al resoconto della seduta odierna (Ulteriori comunicazioni all’Assemblea saranno pubblicate nell’allegato A al resoconto della seduta odierna).

Preavviso di votazioni elettroniche (ore 9,39).

  PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta potranno aver luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di cinque e venti minuti previsti dall’articolo 49, comma 5, del Regolamento.
  Sospendo pertanto la seduta, che riprenderà alle ore 10.

Pag. 3
  La seduta, sospesa alle 9,40, è ripresa alle 10.

Seguito della discussione del disegno di legge: S. 1738 – Delega al Governo per la riforma organica della magistratura onoraria e altre disposizioni sui giudici di pace (Approvato dal Senato) (A.C. 3672); e delle abbinate proposte di legge: Greco; Carrescia ed altri; Tartaglione ed altri (A.C. 1338-1669-1696).

  PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge, già approvato dal Senato, n. 3672: Delega al Governo per la riforma organica della magistratura onoraria e altre disposizioni sui giudici di pace; e delle abbinate proposte di legge: Greco; Carrescia ed altri; Tartaglione ed altri nn. 1338-1669-1696.
  Ricordo che nella seduta del 26 aprile si è conclusa la discussione sulle linee generali e i relatori e il rappresentante del Governo hanno rinunciato ad intervenire in sede di replica.
  Avverto che fuori dalla seduta sono stati ritirati dal presentatore tutti gli emendamenti a prima firma Dambruoso.

(Esame degli articoli – A.C. 3672)

  PRESIDENTE. Passiamo all’esame degli articoli del progetto di legge e degli emendamenti presentati.
  Le Commissioni I (Affari costituzionali) e V (Bilancio) hanno espresso i prescritti pareri (Vedi l’allegato A – A.C. 3672), che sono in distribuzione.
  Informo l’Assemblea che, in relazione al numero di emendamenti presentati, la Presidenza applicherà l’articolo 85-bis del Regolamento, procedendo in particolare a votazioni per principio o riassuntive ai sensi dell’articolo 85, comma 8, ultimo periodo, ferma restando l’applicazione dell’ordinario regime delle preclusioni e delle votazioni a scalare. A tal fine, la componente politica Alternativa Libera-Possibile del gruppo Misto è stata invitata a segnalare gli emendamenti da porre comunque in votazione.

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(Esame dell’articolo 1 – A.C. 3672)

  PRESIDENTE. Passiamo all’esame dell’articolo 1 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l’allegato A – A.C. 3672).
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito il relatore per la maggioranza ad esprimere il parere della Commissione.

  GIUSEPPE GUERINI, Relatore per la maggioranza. Grazie, Presidente. Relativamente agli emendamenti presentati all’articolo 1, c’è un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, su tutti gli emendamenti.

  PRESIDENTE. La ringrazio. Il relatore di minoranza Turco ?

  TANCREDI TURCO, Relatore di minoranza. Presidente, se me li può magari elencare lei…

  PRESIDENTE. Subito. Emendamento Colletti 1.1 ?

  TANCREDI TURCO, Relatore di minoranza. Mi rimetto all’Assemblea.

  PRESIDENTE. Emendamento Andrea Maestri 1.3 ?

  TANCREDI TURCO, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

  PRESIDENTE. Emendamento Colletti 1.4 ?

  TANCREDI TURCO, Relatore di minoranza. Parere contrario.

  PRESIDENTE. Emendamento Colletti 1.5 ?

  TANCREDI TURCO, Relatore di minoranza. Parere contrario.

  PRESIDENTE. Emendamento Colletti 1.6 ?

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  TANCREDI TURCO, Relatore di minoranza. Parere contrario.

  PRESIDENTE. Emendamento Colletti 1.7 ?

  TANCREDI TURCO, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

  PRESIDENTE. Emendamento Andrea Maestri 1.80 ?

  TANCREDI TURCO, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

  PRESIDENTE. La ringrazio. Adesso il relatore di minoranza Colletti. Prego.

  ANDREA COLLETTI, Relatore di minoranza. Sugli emendamenti Colletti 1.1, Andrea Maestri 1.3, Colletti 1.4, 1.5, 1.6 e 1.7 il parere è favorevole; sull’emendamento Andrea Maestri 1.80 mi rimetto all’Assemblea.

  PRESIDENTE. La ringrazio. Il Governo ?

  COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Grazie, Presidente. I pareri del Governo sono conformi a quelli espressi dal relatore per la maggioranza.

  PRESIDENTE. Sta bene.
  Passiamo alla votazione dell’emendamento Colletti 1.1.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il collega Colletti. Ne ha facoltà.

  ANDREA COLLETTI. Come ho spiegato durante la relazione di minoranza, noi siamo contrari a questo provvedimento non perché non sia necessario, anzi è necessario perché da troppi anni la magistratura onoraria vive una situazione di estrema precarietà, il problema è come risolvere questa precarietà. La vera questione è che questo provvedimento in realtà va ad istituzionalizzare questa precarietà, rendendo un lavoro – quello del magistrato onorario – accessorio, ma a tempo determinato. La nostra visione è completamente riversa e con i nostri emendamenti è così che la vogliamo esprimere: è una visione per cui coloro che fino ad ora hanno fatto Pag. 6davvero i magistrati onorari, quali GOT o VPO, insieme a magistrati togati, debbano entrare all’interno dell’ufficio del processo quali funzionari pubblici di carriera, in modo da far funzionare veramente questo buon istituto che è l’ufficio del processo. Entrare attraverso non una mera stabilizzazione, ma attraverso dei concorsi pubblici per titoli e per esami, come per qualsiasi altro concorso pubblico. Solo così potremmo avere una giustizia davvero più efficiente, una giustizia corretta e giusta, ma soprattutto una giustizia che tenga conto del lavoro delle persone, perché dietro ogni magistrato onorario non c’è solo una sigla, ma c’è una persona che lavora, che ha diritto alla previdenza, che ha diritto all’assistenza, che ha diritto alla malattia…

  PRESIDENTE. Colleghi, il tono della voce, per favore.

  ANDREA COLLETTI. …e che ha diritto alla gravidanza. Tutto questo non è previsto dalla vecchia legislazione, né dalla nuova legislazione ed è per questo che chiedo il parere favorevole, sia al relatore per la maggioranza che al Governo, e il voto favorevole.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il collega Turco. Ne ha facoltà.

  TANCREDI TURCO. Grazie, Presidente. Come componente di Alternativa Libera-Possibile ho appena cinque minuti di tempo per poter discutere gli emendamenti, comprensivi anche della dichiarazione di voto finale che farà il collega Maestri. Quindi, io interverrò veramente poco.

  PRESIDENTE. No, giusto per darle un’informazione, quella viene consentita al di là dei tempi. Quindi, quei tempi lì sono preservati al di là di quanto impegnerà lei nella discussione. Prego.

  TANCREDI TURCO. Grazie. Al di là di questo, siamo evidentemente di fronte ad un provvedimento blindato, nel senso che, già in Commissione giustizia, sono stati presentati molti emendamenti e tutti quanti hanno avuto da parte del relatore per la maggioranza e da parte del Governo un parere contrario.Pag. 7
  Questo è un provvedimento blindato, perché il 31 maggio scadrà il termine di proroga per quanto riguarda sia i GOT, sia i VPO, sia i giudici di pace. Tra l’altro, faccio un «in bocca al lupo» al Governo, perché il 31 maggio è tra poco più di un mese e, quindi, non credo che sarà facile riuscire ad arrivare ad una definitiva approvazione della legge, comprensiva, poi, dei vari provvedimenti di delega.
  È un provvedimento che riguarda la totalità della magistratura onoraria e che vede, però, i diretti interessati – quindi, sia giudici di pace, che i VPO, che i GOT – contrari. Mi riferisco soprattutto agli interventi che abbiamo avuto nel corso delle audizioni: si sono dichiarati contrari l’Associazione della magistratura onoraria, la Confederazione giudici di pace, l’Unità democratica giudici di pace ed onorari, il Movimento «Sei luglio».
  È da far presente, poi, che nell’ultima legge di stabilità è stato previsto un taglio per quanto riguarda la magistratura onoraria e che in questo provvedimento, invece, si tende ad ampliare quelle che sono le competenze dei giudici di pace. Questo è sicuramente un controsenso. In linea di principio, io non sono contrario ad un ampliamento delle competenze della magistratura onoraria, ma, allora, è chiaro che bisogna anche prevedere che i giudici abbiano una retribuzione congrua ed adeguata come tutti i lavoratori.

  PRESIDENTE. Deve concludere.

  TANCREDI TURCO. La ringrazio e, nel poco tempo che avrò a disposizione dopo, farò altri interventi sugli emendamenti.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 1.1, con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole del relatore Colletti e sul quale il relatore Turco si rimette all’Assemblea.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Chi è che non riesce a votare ? Vazio, Sandra Savino, D’Ambrosio. Abbiamo colleghi che stanno registrando la Pag. 8tessera, li aspettiamo. Vi chiedo solo un po’di velocità. Paglia, Cuomo, D’Incà, Tentori, Quaranta lo aspettiamo. Capozzolo, che sta votando adesso. Baldassarre. Forza, colleghi. Aspettiamo chi si sta recando al posto e chiudiamo. Duranti, Schullian, Petraroli, Sibilia, Di Lello. Aspettiamo Di Lello e chiudiamo.

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  309   
   Votanti  306   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  154   
    Hanno votato sì  108    
    Hanno votato no  198.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  

Pag. 9
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Andrea Maestri 1.3, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Marotta, Patriarca, Latronico, Iacono. Chi non riesce a votare ? Colonnese. Ci siamo ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  318   
   Votanti  316   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  159   
    Hanno votato sì  111    
    Hanno votato no  205.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell’emendamento Colletti 1.4.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il collega Colletti. Ne ha facoltà.

  ANDREA COLLETTI. Presidente, con questo provvedimento il Governo amplia, e di molto, la competenza dei giudici di pace in materia civile e penale. Già, in Italia, per sostenere il diritto all’accesso alla giustizia previsto dall’articolo 24 della Costituzione si pagano fra le tasse più alte d’Europa: ebbene, con questo provvedimento, con le tasse più alte d’Europa, un singolo cittadino non ha il diritto nemmeno di veder decisa la propria controversia da un giudice togato. Questo perché questo provvedimento, come vedremo nell’articolo successivo, estende, ritenendole forse di poca importanza, le cause del giudice di pace sino a 50 mila euro. Un valore di 50 mila euro – vorrei farlo presente al sottosegretario Ferri, che è qui presente – è pari, più o meno, al triplo del reddito medio di Pag. 10un cittadino italiano. Pensare che 50 mila euro possa essere un limite massimo per un giudice non togato significa non rendersi conto che, quando abbiamo a che fare con i diritti delle persone, queste persone hanno diritto ad avere un giudice togato che decida nella loro controversia.
  E faccio presente anche un altro problema. Giustamente, il Ministro si è lodato per l’avvento del PCT, il processo civile telematico, che, per carità, è da anni e anni che era in itinere e che, finalmente, in questo anno e mezzo, è entrato quasi a pieno regime. Il vero problema è che, purtroppo, non ci sarà il collegamento con il processo civile telematico per quanto riguarda i giudici di pace e lo stesso problema sussiste, ad esempio, attualmente, per i giudici onorari. Questo vuol dire, quindi, che tutti i soldi che lo Stato ha speso per il processo civile telematico e, quindi, per la giustizia digitale saranno spesi inutilmente.
  Capisco anche perché lo Stato voglia fare questo ampliamento di competenza: per evitare di fare concorsi per la magistratura togata e perché, a parità di contributo unificato, pagato dai cittadini, la magistratura onoraria costa notevolmente di meno rispetto alla magistratura togata e, quindi, è un ampliamento che prende le direttive direttamente dal Ministero dell’economia e delle finanze, secondo la direttiva primaria che è quella di non investire nel settore giustizia. È per questo che presentiamo questo emendamento: per sopprimere la lettera di delega che prevede l’ampliamento per il giudice di pace civile.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il collega Molteni. Ne ha facoltà.

  NICOLA MOLTENI. Grazie, Presidente. Intervengo su questo emendamento e, poi, anche sui successivi, nei limiti, ovviamente, di tempo consentiti, Presidente, per fare alcune considerazioni con riferimento a questo disegno di legge, partendo da una premessa: ovviamente, da parte mia e da parte del gruppo della Lega va un sentito ringraziamento alla magistratura onoraria e ai giudici di pace che, attualmente, in condizioni di assoluta precarietà e considerati magistrati di serie B rispetto ai magistrati ordinari, svolgono una funzione assolutamente importante, fondamentale, direi imprescindibile per il funzionamento del sistema giustizia del nostro Paese.Pag. 11
  In maniera estremamente chiara dobbiamo dire che è con questa magistratura, che per troppo tempo, in modo particolare la sinistra, ha considerato di «serie B», che il sistema giustizia del Paese riesce a garantire, tra mille difficoltà e tra mille problemi, la funzionalità e il funzionamento del sistema giustizia. Sistema giustizia che, evidentemente il dibattito di questi giorni lo sta oltremodo dimostrando, presenta dei problemi tali per cui anche la sinistra che governa ormai il Paese da quattro anni non è stata in grado, non è stata nelle condizioni, non è nelle condizioni, di ridare quella funzionalità che i cittadini italiani meritano e si aspettano. Ricordiamo che il nostro Paese rimane comunque il Paese dove per poter arrivare a una sentenza definitiva in ambito civile servono oltre otto anni. Il nostro è un sistema dove abbiamo circa 5 milioni di cause civili pendenti e oltre 3 milioni di cause penali pendenti. Qualche minimo avanzamento rispetto alla classifica della doing business conferma comunque che il sistema giustizia il nostro Paese è malato e che quindi servono interventi strutturali organici. La campanellina era per me, Presidente ?

  PRESIDENTE. No, era per fare allontanare dai banchi del Governo.

  NICOLA MOLTENI. Quindi, è da anni che sosteniamo la necessità, l’urgenza e l’impellenza di arrivare ad una riforma organica e strutturale della magistratura onoraria, finalmente ci si arriva, ma credo che potevamo arrivarci in condizioni e con metodi assolutamente diversi. Per qualcuno questo è un grande risultato, che la riforma verrà portata a casa, per me invece è una grande occasione persa. È una grande occasione perché si poteva fare meglio e di più, perché, come sempre capita, come spesso capita, nel dibattito all’interno di quest’Aula, in modo particolare su alcuni temi riferiti alla giustizia, e lo vedremo tra qualche settimana sul tema delle unioni civili, dal Senato arriva un testo blindato e non sempre i testi che arrivano da Senato, almeno in materia di giustizia, sono testi dal punto di vista del merito giuridico ineccepibili. Sono stati presentati da parte della Lega e da parte dei colleghi del MoVimento 5 Stelle alcuni emendamenti di merito, alcuni emendamenti che raccolgono sollecitazione di merito che Pag. 12arrivano dalle magistrature onorarie. Magistratura onorarie che per la prima volta, spesso divise su tante battaglie politiche, hanno formulato un documento unico ed unitario, facendo delle osservazioni precise, chiare, migliorative del testo, che sono state poi trasposte in emendamenti presentati da varie forze politiche che per l’ennesima volta vengono non presi in considerazione, proprio perché il testo rimane blindato, rimane vincolato. È un’occasione persa, lo potevamo migliorare, lo potevamo condividere. Da questo Parlamento poteva uscire un voto forte, unanime, di condivisione, di incoraggiamento e di sostegno alla nuova magistratura onoraria.
  Non tutti i nodi inerenti alla magistratura onoraria sono state risolti e sciolti. Penso in modo particolare al tema della stabilizzazione. Anche alla luce di questa riforma – che è sì un passo in avanti rispetto al passato – non si trasforma la magistratura onoraria in funzionari effettivi, rimangono ancora dei precari, e nemmeno precari di lusso, poco pagati. Quindi su questi temi, sulla retribuzione, quota fissa e quota incentivata, sulla stabilizzazione, quindi sulla rinnovabilità dell’incarico, rimane ancora un aspetto grigio, nebuloso, che non fa chiarezza e che non ridà alla magistratura onoraria, che ripeto ringrazio per quello che fa e per quello che farà, quella dignità che si merita e quella dignità che consente di poter garantire un minimo di funzionamento del sistema giustizia (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord e Autonomie-Lega dei Popoli-Noi con Salvini).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 1.4, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza Turco, e favorevole del relatore di minoranza Colletti.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Di Lello, Carloni, Vacca, Di Battista, Fabbri, Vito, Casellato, Lavagno, D’Incecco, Airaudo, Lo Monte…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

Pag. 13
   Presenti e votanti  356   
   Maggioranza  179   
    Hanno votato sì  127    
    Hanno votato no  229    

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 14
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 1.5, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza Turco, e favorevole del relatore di minoranza Colletti.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Misuraca, Paolo Russo, Ottobre, Fregolent…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  355   
   Votanti  354   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  178   
    Hanno votato sì  127    
    Hanno votato no  227.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 1.6, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza Turco, e favorevole del relatore di minoranza Colletti.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Carloni, Zan, Dieni, Grande, Bruno Bossio…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  359   
   Votanti  358   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  180   
    Hanno votato sì  125    
    Hanno votato no  233.    

Pag. 15
  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 1.7, con il parere contrario della Commissione, del Governo e favorevole dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Sgambato, Palese, Capezzone, Tancredi…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  363   
   Votanti  362   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  182   
    Hanno votato sì  134    
    Hanno votato no  228.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Andrea Maestri 1.80, con il parere contrario della Commissione e del Governo, favorevole del relatore di minoranza Turco, e sul quale il relatore di minoranza Colletti si rimette all’Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Pastorelli, Giuliani, Santerini…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  368   
   Votanti  308   
   Astenuti   60   
   Maggioranza  155   
    Hanno votato sì   75    
    Hanno votato no  233.    

Pag. 16
  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’articolo 1.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Malisani, Frusone, Sandra Savino, Carfagna.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  370   
   Votanti  352   
   Astenuti    8   
   Maggioranza  177   
    Hanno votato sì  239    
    Hanno votato no  113.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell’articolo 2 – A.C. 3672)

  PRESIDENTE. Passiamo all’esame dell’articolo 2 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l’allegato A – A.C. 3672).
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito il relatore per la maggioranza ad esprimere il parere della Commissione.

  GIUSEPPE GUERINI, Relatore per la maggioranza. Presidente, vi è un invito al ritiro, altrimenti il parere contrario, su tutti gli emendamenti.

  PRESIDENTE. La ringrazio. Il relatore Colletti ?

  ANDREA COLLETTI, Relatore di minoranza. Presidente, sugli emendamenti Molteni 2.1, Sannicandro 2.3 e Turco 2.4 mi rimetto all’Assemblea. Sugli emendamenti Colletti 2.5, 2.6 e 2.7 il parere è favorevole. Sull’emendamento Turco 2.10 mi rimetto all’Assemblea. Sull’emendamento Colletti 2.12 il parere è favorevole. Sull’emendamento Sarro 2.208 il parere è contrario. Pag. 17Sugli emendamenti Sarro 2.209 e Colletti 2.15 il parere è favorevole. Sull’emendamento Sarro 2.210 mi rimetto all’Assemblea. Sugli emendamenti Colletti 2.16, Molteni 2.13, Colletti 2.17, 2.18, 2.19, 2.20, 2.21 e 2.22, gli identici Sannicandro 2.24 e Andrea Maestri 2.25, Colletti 2.29 e 2.34 il parere è favorevole. Sull’emendamento Sarro 2.211 mi rimetto all’Assemblea. Sull’emendamento Colletti 2.36 il parere è favorevole. Sull’emendamento Sarro 2.212 mi rimetto all’Assemblea. Sull’emendamento Molteni 2.200 il parere è contrario.
  Sull’emendamento Colletti 2.37 il parere è favorevole. Sull’emendamento Molteni 2.38 mi rimetto all’Assemblea. Sugli emendamenti Colletti 2.42, 2.43, 2.45 e 2.46, Sannicandro 2.54, Andrea Maestri 2.258 e gli identici Sannicandro 2.80 e Colletti 2.201 il parere è favorevole.
   Sugli emendamenti Daniele Farina 2.59 Sarro 2.213 e 2.214, mi rimetto all’Assemblea. Sugli emendamenti Molteni 2.60 e Sarro 2.215 il parere è contrario. Sugli emendamenti Colletti 2.70 e 2.72, Molteni 2.73, Andrea Maestri 2.74, Colletti 2.75 e 2.77 il parere è favorevole. Sull’emendamento Turco 2.82 il parere è contrario. Sull’emendamento Colletti 2.83 il parere è favorevole. Sull’emendamento Chiarelli 2.216 il parere è contrario. Sugli identici emendamenti Bonafede 2.86 e Dambruoso 2.89, Bonafede 2.91 e Sarro 2.94, Colletti 2.95 e Sarro 2.217 il parere è favorevole. Sugli emendamenti Sarro 2.105, 2.107 e 2.101 il parere è contrario. Sugli emendamenti Bonafede 2.96 e Sarro 2.98 il parere è favorevole. Sull’emendamento Sarro 2.110 mi rimetto all’Assemblea. Sull’emendamento Chiarelli 2.118 il parere è contrario. Sugli identici emendamenti Molteni 2.113, Colletti 2.202 e Chiarelli 2.219 il parere è favorevole, gli emendamenti Colletti 2.112, 2.114, 2.115 e 2.116 il parere è favorevole. Sull’emendamento Molteni 2.117 il parere è contrario. Sull’emendamento Colletti 2.259 il parere è favorevole. Sull’emendamento Molteni 2.119 il parere è contrario. Sugli emendamenti Colletti 2.120, 2.121 e 2.125 e Molteni 2.126 il parere è favorevole.
  Sull’emendamento Molteni 2.127 mi rimetto all’Assemblea. Sugli emendamenti Molteni 2.128 e 2.129, Sannicandro 2.130, Chiarelli 2.203, 2.204 e 2.205 il parere è contrario. Sull’emendamento Chiarelli 2.206 il parere è favorevole. Sull’emendamento Pag. 18Chiarelli 2.207 il parere è contrario. Sull’emendamento Colletti 2.136 il parere è favorevole. Sugli emendamenti Sannicandro 2.142 e 2.144 mi rimetto all’Assemblea. Sull’emendamento Chiarelli 2.220 il parere è favorevole. Sull’emendamento Sarro 2.221 mi rimetto all’Assemblea. Sugli identici emendamenti Colletti 2.145 e Sarro 2.222, Colletti 2.155 e Chiarelli 2.223 il parere è favorevole.

  PRESIDENTE. Collega Turco ?

Pag. 19
  TANCREDI TURCO, Relatore di minoranza. Presidente, sull’emendamento Molteni 2.1 mi rimetto all’Assemblea. Sugli emendamenti Sannicandro 2.3, Turco 2.4 e Colletti 2.5 il parere è favorevole. Sugli emendamenti Colletti 2.6 e 2.7 il parere è contrario. Sull’emendamento Turco 2.10 il parere è favorevole. Sugli emendamenti Colletti 2.12 e Sarro 2.208 il parere è contrario. Sugli emendamenti Sarro 2.209, Colletti 2.15 e Sarro 2.210 mi rimetto all’Assemblea. Sugli emendamenti Colletti 2.16, Molteni 2.13, Colletti 2.17, 2.18 e 2.19 il parere è favorevole. Sugli emendamenti Colletti 2.20 e 2.21 mi rimetto all’Assemblea. Sugli emendamenti Colletti 2.22, gli identici Sannicandro 2.24 e Andrea Maestri 2.25 e Colletti 2.29 il parere è favorevole. Sull’emendamento Colletti 2.34 mi rimetto all’Assemblea. Sull’emendamento Sarro 2.211 il parere è favorevole. Sugli emendamenti Colletti 2.36 e Sarro 2.212 mi rimetto all’Assemblea. Sugli emendamenti Molteni 2.200, Colletti 2.37 Molteni 2.38, Colletti 2.42 e 2.43 il parere è favorevole. Sull’emendamento Colletti 2.45 il parere è contrario. Sull’emendamento Colletti 2.46 mi rimetto all’Assemblea. Sull’emendamento Molteni 2.48 il parere è favorevole. Sugli emendamenti Sannicandro 2.54, Andrea Maestri 2.258 e Sannicandro 2.80 il parere è favorevole.

  PRESIDENTE. Scusi un attimo, dobbiamo tornare indietro. Il parere sull’emendamento Molteni 2.48 ?

  TANCREDI TURCO, Relatore di minoranza. Favorevole.

  PRESIDENTE. Colletti, su questo emendamento lei che parere aveva espresso ?

  ANDREA COLLETTI, Relatore di minoranza. Mi risulta non segnalato.

  PRESIDENTE. L’emendamento Andrea Maestri 2.49 non è segnalato, l’emendamento Molteni 2.48 c’è.

  ANDREA COLLETTI, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

Pag. 20
  PRESIDENTE. La stessa cosa sull’emendamento Daniele Farina 2.50, lo chiedo a tutti e due. Il parere, Turco ?

  TANCREDI TURCO, Relatore di minoranza. Favorevole.

  PRESIDENTE. Colletti ?

  ANDREA COLLETTI, Relatore di minoranza. Favorevole.

  PRESIDENTE. Sta bene. Andiamo avanti, Turco, eravamo all’emendamento Sannicandro 2.54, su cui vi è parere favorevole.

  TANCREDI TURCO, Relatore di minoranza. Presidente, Sugli emendamenti Andrea Maestri 2.258, Sannicandro 2.80, Colletti 2.201, Daniele Farina 2.59, Sarro 2.213 e 2.214 e Molteni 2.60 il parere è favorevole. Sull’emendamento Sarro 2.215 mi rimetto all’Assemblea. Sugli emendamenti Colletti 2.70 e 2.72, Molteni 2.73, Andrea Maestri 2.74, Colletti 2.75 e 2.77 e Turco 2.82 il parere è favorevole. Sull’emendamento Colletti 2.83 mi rimetto all’Assemblea. Sull’emendamento Chiarelli 2.216 il parere è favorevole. Dopodiché, dall’emendamento Bonafede 2.86 all’emendamento Colletti 2.121…

  PRESIDENTE. A che pagina ?

  TANCREDI TURCO, Relatore di minoranza. Io sto guardando un altro testo, comunque sono una trentina di emendamenti.

  PRESIDENTE. Allora ci faccia la cortesia…

  TANCREDI TURCO, Relatore di minoranza. Su tutti questi emendamenti mi rimetto all’Assemblea, è per accelerare i lavori.

  PRESIDENTE. È che, se non ce li indica tutti, è un po’ difficile.

  TANCREDI TURCO, Relatore di minoranza. Allora glieli elenco tutti.

  PRESIDENTE. Sì, grazie, abbia pazienza.

Pag. 21
  TANCREDI TURCO, Relatore di minoranza. Sugli emendamenti Bonafede 2.86, Sarro 2.88, Dambruoso 2.89, Bonafede 2.91, Dambruoso 2.93 e Sarro 2.94 mi rimetto all’Assemblea.

  PRESIDENTE. Gli emendamenti Dambruoso 2.89 e 2.93 sono ritirati.

  TANCREDI TURCO, Relatore di minoranza. Ok. Sugli emendamenti Colletti 2.95, Sarro 2.217 e Sarro 2.105 mi rimetto all’Assemblea.
  Emendamento Sarro 2.107, mi rimetto all’Aula. Emendamento Sarro 2.101, mi rimetto all’Aula. Identici emendamenti Bonafede 2.96 e Sarro 2.98, mi rimetto all’Aula. Emendamento Sarro 2.110, mi rimetto all’Aula. Emendamento Chiarelli 2.118, mi rimetto all’Aula. Identici emendamenti Molteni 2.113, Colletti 2.202 e Chiarelli 2.219, mi rimetto all’Aula. Emendamento Colletti 2.212, mi rimetto all’Aula. Emendamento Colletti 2.114, mi rimetto all’Aula. Emendamento Colletti 2.115, mi rimetto all’Aula. Emendamento Colletti 2.116, mi rimetto all’Aula. Emendamento Molteni 2.117, mi rimetto all’Aula. Emendamento Colletti 2.259, mi rimetto all’Aula. Emendamento Molteni 2.119, mi rimetto all’Aula. Emendamento Colletti 2.120, mi rimetto all’Aula. Emendamento Colletti 2.121, mi rimetto all’Aula. Emendamento Daniele Farina 2.123, parere favorevole.

  PRESIDENTE. Colletti, anche lei era favorevole su questo, l’emendamento Daniele Farina 2.123 ? A pagina 32 del fascicolo.

  ANDREA COLLETTI, Relatore di minoranza. Mi rimetto all’Aula.

  PRESIDENTE. Sta bene. Onorevole Turco, andiamo avanti.

  TANCREDI TURCO, Relatore di minoranza. Emendamento Colletti 2.125, parere favorevole. Emendamento Molteni 2.126, parere contrario. Emendamento Molteni 2.127, parere contrario. Emendamento Molteni 2.128, parere contrario. Emendamento Molteni 2.129, parere contrario. Emendamento Sannicandro 2.130, parere favorevole. Emendamento Chiarelli 2.203, parere favorevole. Emendamento 2.204, parere favorevole. Pag. 22Emendamento Chiarelli 2.205, mi rimetto all’Aula. Emendamento Chiarelli 2.206, mi rimetto all’Aula. Emendamento Chiarelli 2.207, parere favorevole. Emendamento Colletti 2.136, parere favorevole. Emendamento Sannicandro 2.142, parere favorevole. Emendamento Sannicandro 2.144, parere favorevole. Emendamento Chiarelli 2.220, parere favorevole. Emendamento Sarro 2.221, parere favorevole. Identici emendamenti Colletti 2.145 e Sarro 2.222, parere favorevole. Emendamento Colletti 2.155, parere favorevole. Emendamento Sannicandro 2.157, parere favorevole.

  PRESIDENTE. Colletti, su questo ? Sull’emendamento Sannicandro 2.157 ? Sugli emendamenti Sannicandro 2.157 e Sannicandro 2.169… Siamo alle pagine 43 e 44 del fascicolo. Le chiederei un attimo al volo il suo parere, perché li abbiamo saltati.

  ANDREA COLLETTI, Relatore di minoranza. Emendamento Sannicandro 2.157, parere favorevole. Emendamento Sannicandro 2.169, parere favorevole.

  PRESIDENTE. Sta bene. Scusi, onorevole Turco, ma avevamo un problema di impaginazione del fascicolo.

  TANCREDI TURCO, Relatore di minoranza. Nessun problema. Emendamento Sannicandro 2.169, parere favorevole. Identici emendamenti 2.172 e Chiarelli 2.223, parere favorevole.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore per la maggioranza.

  PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell’emendamento Molteni 2.1…

  ARCANGELO SANNICANDRO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

Pag. 23
  ARCANGELO SANNICANDRO. Signor Presidente, vorrei farle notare che ho chiesto di parlare sul complesso degli emendamenti.

  PRESIDENTE. L’abbiamo vista ?

  ARCANGELO SANNICANDRO. No, non mi ha visto in effetti.

  PRESIDENTE. Mi dispiace.

  ARCANGELO SANNICANDRO. Però, non è che il fatto che voi non guardiate a sinistra, oltre che a destra, non può sempre ricadere sulle nostre spalle. Capisco che la Presidenza è rivolta per la postura direttamente al centro; però avete due assistenti, qualcuno dovrebbe guardare anche da questo lato.

  PRESIDENTE. Può capitare, ma io…

  ARCANGELO SANNICANDRO. Lo dico non per fare polemiche, però il fatto sta succedendo sempre più spesso. Comunque, mi dica lei…

  PRESIDENTE. Se per lei va bene, svolge la dichiarazione di voto sull’emendamento Molteni 2.1, e lascerò un po’ più ampia…

  ARCANGELO SANNICANDRO. No, perché avrei meno tempo di quanto ne avrei avuto discutendo sul complesso degli emendamenti. Questa è la questione !

  PRESIDENTE. Lo so, Sannicandro: mi dispiace, ma può capitare. È capitato anche con altri suoi colleghi in passato. Ci dispiace, ma… Grazie.

Pag. 24
  ARCANGELO SANNICANDRO. Va bene, d’accordo, d’accordo.
  Colleghi, questo disegno di legge è stato depositato al Senato il 13 gennaio 2015, ed è arrivato alla Commissione competente del Senato il 3 marzo 2015; è stato licenziato il 10 marzo 2016, praticamente dopo un anno. Nelle more, il Governo decise che l’ultima proroga che era stata varata per i magistrati onorari scadesse il 31 maggio: per cui noi oggi dovremmo in fretta e furia, così come già accaduto in Commissione, approvare un purchessia disegno di legge per consentire al Governo di emanare nel giro di un mese i decreti legislativi, passarli un’altra volta alle Camere e quindi farli entrare in vigore, nonostante tra l’altro la vacatio legis. Quindi il Senato, nonostante la decisione del Governo, ha proceduto tranquillamente ad esercitare le proprie prerogative: così non è accaduto da noi, perché la Commissione, che è una Commissione zelante, non lo nego, che lavora con adeguata competenza, comunque ha dovuto per questo motivo, per soggiacere al ricatto del Governo, rigettare i 156 emendamenti che erano stati proposti dalla maggioranza e dall’opposizione. Voi capite che con 156 emendamenti probabilmente qualcuno aveva un certo valore: però c’era il Diktat del Governo !
  Qui noi oggi ci accingiamo a celebrare una farsa, aggravata dal fatto che ciascuno di noi, forse ingenuamente, ha presentato pure degli emendamenti in quest’Aula. Dico subito – svilupperò poi dopo evidentemente il concetto a rate, nel prossimo intervento – che noi non ci stiamo: noi ritireremo i nostri emendamenti man mano che arriveranno alla discussione, perché non intendiamo coprire questo stato di cose. È evidente che questo disegno di legge non va bene per molta parte, ma non va bene soprattutto perché non viene incontro alle richieste del mondo dei magistrati onorari: si tratta di 5.450 persone, così com’è stato illustrato dal sottosegretario nella discussione generale, che porta avanti il peso della giustizia italiana in modo più che soddisfacente, a fronte di 8 mila e qualcosa magistrati togati. Orbene, con questo disegno di legge si mette su un’architettura ordinamentale, ma si Pag. 25trascura appieno quali sono i diritti e le esigenze del mondo che quella quell’impalcatura deve tenere in piedi: è stata illustrata un’ottima architettura, ma un’architettura che ha le fondamenta precarie, lo abbiamo già detto e lo ripetiamo, perché con questa riforma (chiamiamola così) non si pone attenzione a quelle che vengono chiamate volgarmente le risorse umane. E se non si pone attenzione ai diritti e alle esigenze delle risorse umane, non si va da nessuna parte !
  Poiché credo che siano scaduti i cinque minuti, io… Non ancora ?

  PRESIDENTE. Ha ancora quaranta secondi.

  ARCANGELO SANNICANDRO. Quaranta secondi. Allora termino qui, perché poi entriamo nel merito al prossimo emendamento.

  PRESIDENTE. La ringrazio. Colgo l’occasione per salutare studenti e docenti del Liceo scientifico Giuseppe Seguenza di Messina, che seguono i nostri lavori (Applausi).
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il collega Molteni. Ne ha facoltà.

  NICOLA MOLTENI. Presidente, io sottoscrivo parola per parola le affermazioni che sono state pronunciate dal collega Sannicandro. Tra l’altro faccio presente che sull’articolo 1 il gruppo della Lega si è astenuto, ed è una chiara dimostrazione che da parte nostra, che sul punto abbiamo presentato una nostra riforma complessiva e organica della magistratura onoraria… È una riforma nella quale crediamo, nella quale ci siamo spesi, sulla quale abbiamo aperto e manteniamo aperto, anche successivamente all’approvazione di questa riforma, un tavolo di confronto con gli organismi rappresentativi delle magistrature non togate. Crediamo fortemente nel ruolo di questi magistrati, e crediamo che a questi magistrati, che consentono il funzionamento del sistema giustizia, devono essere riconosciuti quei diritti, quelle prerogative, quella dignità che meritano onesti lavoratori che in una situazione di precarizzazione e di estremo precariato, nella quale ancora vivranno nonostante questa riforma, meritano un’attenzione da parte del Parlamento.Pag. 26
  Presidente, faccio presente a lei che stiamo parlando di una delega e, quindi, tutto è delegato al Governo, che avrà pochi giorni e poche settimane, entro il 31 di maggio; scadenza che non giustifica la velocità con cui si è voluto approvare questo disegno di legge alla Camera, perché sono anni che si discute della riforma della magistratura e sono mesi che questa riforma giace nell’Aula del Senato, più precisamente alla Commissione Giustizia del Senato. È una delega, quindi tutto è delegato al Governo. Vedremo che i criteri direttivi di cui all’articolo 2 sono estremamente estesi, che rappresentano sostanzialmente una delega in bianco al Governo. Il tempo è contingentato; il relatore di maggioranza dà parere contrario su tutto; il relatore sì piega supinamente ai voleri del Governo; non c’è dibattito e non c’è confronto, a parte qualche legittimo intervento da parte delle opposizioni. Io, a differenza del collega Sannicandro, i miei emendamenti li mantengo e li faccio votare, perché almeno un’opera di testimonianza e di rispetto del lavoro operato dalla magistratura onoraria lo voglio confermare. Voglio, quindi, che rimangano agli atti determinati emendamenti, che non sono emendamenti politici, Presidente, ma sono emendamenti di merito ! Sono emendamenti che tendono da un lato riscrivere meglio questa finta e falsa riforma e dall’altro lato tentano di migliorarla, come è compito di questo Parlamento. Il Parlamento – oggi, la Camera – non può essere il «ratificatoio» di decisioni assunte dal Governo, rispetto alle quali il Governo non intende muovere neanche una virgola.
  Non si sta facendo una buona riforma e non è accettabile che questa Camera, su un provvedimento così importante, rispetto al quale da anni si auspica un confronto all’interno di questa stessa Camera, debba liquidare il tutto in poche ore, contingentando il dibattito, tappando e tarpando qualunque volontà di modifiche e di miglioramento da parte di maggioranza e opposizione a questo provvedimento.
  Ripeto, era un’occasione storica, questa occasione storica rischia di essere buttata al vento per l’arroganza di questo Governo e di questa maggioranza, calpestando tra l’altro il lavoro, la dignità e i diritti di lavoratori che in questi anni sono stati sfruttati; per troppo tempo sono stati considerati magistrati di serie B, magistrati meno importanti rispetto ai togati, Pag. 27magistrati invece grazie ai quali il sistema giustizia ha potuto produrre quell’efficienza che dovrebbe essere migliorata, ma che, sicuramente, senza il loro lavoro e senza il loro contributo sarebbe stata ulteriormente minore e dannosa per i cittadini.
  Ci piacerebbe capire anche dal Governo, che il Governo interloquisse su questo tema, che il Governo ci dicesse cosa ne pensa, che il Governo ci dicesse il motivo per cui non ritiene opportuno neanche accogliere un emendamento, ripeto, di merito e migliorativo.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Molteni 2.1, parere contrario di Commissione e Governo, mentre i due relatori di minoranza si rimettono all’Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Pannarale, Palma, Formisano, Romele..
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  373   
   Votanti  283   
   Astenuti   90   
   Maggioranza  142   
    Hanno votato sì   41    
    Hanno votato no  242.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell’emendamento Sannicandro 2.3.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Sannicandro. Ne ha facoltà.

  ARCANGELO SANNICANDRO. Riprendo il discorso a rate. Il Governo poteva tranquillamente fare un decreto-legge, non è che sia un Governo che, come dire, prova un po’di imbarazzo ad emettere decreti legge. Poteva tranquillamente fare un decreto-legge per spostare la data, magari al 31 di dicembre Pag. 28di quest’anno, e farci affrontare con serenità il nostro lavoro, ma così non è stato. Questa Camera si è supinamente assoggettata a quanto chiesto dal Governo.
  Entrando nel merito, noi voteremo su tutti gli emendamenti dei colleghi scheda bianca, non perché non apprezziamo i loro emendamenti, anzi vi diciamo subito che il lavoro che, da noi e dalle altre parti, è stato fatto per rendere più concreta questa riforma, sarà raccolto in un disegno di legge di iniziativa parlamentare, proprio per colmare le lacune che ci sono in questo disegno di legge.

  

Pag. 29
  Quindi, il lavoro non deve andare perduto, perché è un lavoro importante, che viene incontro alle esigenze della magistratura onoraria. Quindi, noi ci asterremo su tutti gli emendamenti, non ci presteremo al gioco della maggioranza e voteremo contro questa legge per le sue carenze, che cercheremo di illustrare di volta in volta.
  Entrando nel merito, al di là dell’architettura ordinamentale che qui è stata stabilita, rimane un problema. Il problema è il seguente: i 5450 magistrati onorari in che maniera vengono indennizzati, anzi, diciamo meglio, in che maniera vengono retribuiti ? Perché si tratta in sostanza, al di là della formula giuridica, di lavoratori veri e propri. Lavoratori forse dipendenti, perché sono di fatto, come sapete, alle dipendenza di qualcuno, dal presidente del tribunale al presidente di sezione, dal Consiglio superiore della magistratura al Consiglio Giudiziario. Ora, un giudice di pace quanto riscuote ? Prende per ogni udienza 36 euro lordi – chiaro ? 36 euro lordi ! – e non può fare tante udienze in quanto vi è un limite di 110 udienze all’anno, quindi c’è un fisso di 3960 euro all’anno ! Chiaro ? Quindi, quando andate di fronte a un giudice di pace dovete sapere questo, e dovete sapere che la sua sentenza, la sentenza che il cittadino chiede e che gli sarà eventualmente data, viene retribuita al magistrato onorario 56 euro lordi – 56 euro lordi ! –, mentre se si tratta di un decreto ingiuntivo prende 10 euro lordi ! Quindi, quando un cittadino si trova di fronte a un magistrato all’orario gli sorge il dubbio se questo sta lì a badare alle sue questioni o sta badando al suo reddito, perché deve badare, certamente, a fare presto e al meglio, ovviamente, quanto può, perché altrimenti a fine anno a fine mese, ripeto, si troverà con il portafoglio vuoto.
  Quando svolge la sua funzione in campo penale, come Gip, prende 10 euro per ogni archiviazione. A sua volta, quando va nel CIE per decidere la sorte degli extracomunitari prende 10 euro per ogni provvedimento di accoglimento o di respingimento. A loro volta, i giudici onorari di tribunale prendono 68 euro a udienza e basta ! Sessantotto euro ad udienza e basta ! Prima erano 90 euro ad udienza, oggi sono 68 euro ad udienza. Lo stesso vale per i vice procuratori onorari, che Pag. 30prendono 68 euro ad udienza, mentre prima ne prendevano 90 ! Questa è la condizione economica di questi magistrati.
  Ora, vi sono magistrati che esercitano quest’attività, cosiddetta volontaria, da decenni ! In questa legge non si assicura loro un minimo di stabilità, anche se ormai raggiunto i 50 o i 60 anni, un minimo di stabilità che consenta di approdare ad una qualsiasi pensione in modo più o meno sereno. Ovviamente, non godono di ferie, non godono di tredicesima, non godono di indennità di maternità, non godono di nulla ! Tutto ciò in contrasto con la cultura giuridica dell’Europa ! Quella Europa tanto spesso invocata a sproposito, soprattutto quando si tratta di picchiare i lavoratori, con se ne esce dando la colpa all’Europa. Non ci si richiama invece all’Europa quando si tratta di soddisfare le esigenze dei lavoratori.
  Questa è la situazione concreta, quindi, da un lato ovviamente i nuovi assunti non possono che essere a termine, non c’è dubbio, ma dall’altro lato, per quanto riguarda coloro i quali da anni servono lo Stato in questa maniera dovranno fare gli esami praticamente ogni quattro anni ! Ho finito Presidente, riprendo alla prossima puntata (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il collega Turco. Le chiedo se vuole parlare come relatore o come membro della sua componente, perché come membro della sua componente ha ancora due minuti e mezzo, dopodiché…

  TANCREDI TURCO, Relatore di minoranza. Come relatore, Presidente.

  PRESIDENTE. Prego, ne ha facoltà.

  TANCREDI TURCO, Relatore di minoranza. Molto brevemente Presidente. Non posso che condividere ed associarmi alle considerazioni svolte dal collega Sannicandro e dal collega Molteni, e invitare maggioranza e Governo a cambiare il parere almeno ad un emendamento, in modo che possa essere approvato un emendamento e il provvedimento sia costretto quindi una seconda lettura al Senato.
  Dopodiché, è chiaro che con una decretazione d’urgenza il termine del 31 maggio per la proroga della magistratura onoraria possa arrivare tranquillamente al 31 dicembre e dare, Pag. 31quindi, al Parlamento la possibilità effettiva di cambiare in meglio questo provvedimento, che, ripeto, vede la totale contrarietà dei diretti interessati, ovverosia di tutta la magistratura onoraria.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Sannicandro 2.3, con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole del relatore di minoranza Turco e su cui il relatore di minoranza Colletti si rimette all’Assemblea.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Simone Valente, Castelli… chi altro ? Simone Valente ancora non riesce a votare… bene, ha votato. Mucci… qualcun altro ? Giuliani… qualcun altro ancora ? Non mi pare.

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  383   
   Votanti  281   
   Astenuti  102   
   Maggioranza  141   
    Hanno votato sì   42    
    Hanno votato no  239.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell’emendamento Turco 2.4.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il collega Sannicandro. Ne ha facoltà.

  ARCANGELO SANNICANDRO. Grazie, Presidente. Voglio sottolineare che questa questione della retribuzione dei magistrati ordinarie non è una questione, come dire, sindacale, per capirci; ma è una questione che attiene all’indipendenza della magistratura. Le retribuzioni dei magistrati – che sono certamente superiori alla media di quando prendono, non so, cittadini che sono impiegati in pari responsabilità – sono giustificate, appunto, dal fatto, giustissimo, che bisogna garantire Pag. 32l’indipendenza dei magistrati, e ciò anche è stabilito nella giurisprudenza dei massimi livelli italiani (Corte costituzionale, Corte di cassazione).
  Ricordavo prima, l’altro giorno, che, quando questo Parlamento votò la norma sul contributo di solidarietà da parte di chi percepisse una retribuzione superiore a 90 mila euro, per il primo scaglione, e 110, se non ricordo male, il secondo scaglione, i magistrati impugnarono questa normativa. La impugnarono ed ebbero ragione. Ebbero ragione proprio perché si disse: con questo provvedimento sì lede l’indipendenza della magistratura sotto due profili, perché la magistratura in questa maniera, come dire, è sotto attacco da parte del Governo e perché la magistratura in questa maniera, se non è garantita economicamente una sua indipendenza, non è garantita adeguatamente anche la sua indipendenza di giudizio.
  Ora, tutto ciò, se vale per la magistratura togata, deve valere anche per la magistratura ordinaria ! E questo non nell’interesse del magistrato togato o del magistrato onorario, ma nell’interesse del cittadino che accede al servizio giustizia ! Perché il cittadino che accede al servizio giustizia deve sapere che quell’uomo, che sta di fronte a lui e che deve emanare una sentenza in nome del popolo sovrano, lo stia facendo per lui, soltanto badando a lui e non ad altri interessi. Per questo motivo, ripeto, noi continueremo a votare, ad astenerci; tutto quanto i deputati hanno elaborato sarà oggetto di un altro disegno di legge e invito i colleghi, come dire, a collaborare in tal senso, perché la farsa che stiamo celebrando quest’oggi appaia in tutta la sua evidenza !

Pag. 33
  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Turco 2.4, con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole del relatore di minoranza Turco e su cui il relatore di minoranza Colletti si rimette all’Assemblea.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Chi non riesce a votare ? Frusone… qualcun altro ? Caso.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  385   
   Votanti  283   
   Astenuti  102   
   Maggioranza  142   
    Hanno votato sì   43    
    Hanno votato no  240.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 2.5, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole di entrambi i relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Archi, Dell’Aringa, Gigli, D’Ambrosio… ci siamo ? Marzana ha votato… chi altro ? Qualcun altro ? No.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  389   
   Votanti  362   
   Astenuti   27   Pag. 34
   Maggioranza  182   
    Hanno votato sì  120    
    Hanno votato no  242.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell’emendamento Colletti 2.6.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il collega Colletti. Ne ha facoltà.

  ANDREA COLLETTI. Ho descritto in precedenza quale sarebbe l’idea del MoVimento 5 Stelle per quanto riguarda l’ufficio del processo della magistratura onoraria e qui spiego anche qual è l’idea del MoVimento 5 Stelle per quanto riguarda i giudici di pace. Attualmente, ma lo saranno ancora di più in futuro qualora dovesse passare questo disegno di legge delega e anche i decreti delegati, i giudici di pace avranno un ruolo molto aumentato: più del doppio rispetto all’attualità. In realtà, dal nostro punto di vista, un modo per rendere e per far tornare davvero la funzione i giudici di pace come una funzione onoraria, sarebbe quello di limitare il numero delle cause che ogni giudice di pace ogni anno possa avere nel proprio ruolo – e per limitarle abbiamo messo un limite, come numero, pari a cento – di modo che si possa permettere allo stesso giudice di pace, libero professionista, di avere anche un lavoro accessorio e, quindi, far sì che essa sia davvero una funzione onoraria al servizio della cittadinanza e non un lavoro, magari a tempo determinato, per anni e anni, sottopagato e senza nessuna tutela assistenziale o previdenziale. Ed è questa la ratio del limite: inserire un limite di tal fatta vuol dire, oltretutto, avere un numero maggiore di giudici di pace, che seguono un numero minore di casi, quindi anche con maggiore coerenza, con maggiore impegno e con maggiore visione anche del proprio ruolo, ma significa anche permettere di avere un lavoro accessorio e ausiliario a una platea molto più ampia di persone, i liberi professionisti. E vista anche la crisi delle varie libere professioni, questo potrebbe aiutare tutta quella schiera di liberi professionisti che, in questo momento, sono davvero nel pieno della crisi che avvolge l’Italia, molto più di alcune categorie che, in realtà, sono protette, anche perché possono prevedere delle protezioni Pag. 35come Cassa integrazione o indennità di disoccupazione. Ed è per questo che chiediamo il voto favorevole a questo emendamento.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 2.6, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Chi non ha votato ? Paola Bragantini, Donati… qualcun altro ? Non mi pare.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  379   
   Votanti  353   
   Astenuti   26   
   Maggioranza  177   
    Hanno votato sì  111    
    Hanno votato no  242.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 2.7, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza Turco e con il parere favorevole del relatore di minoranza Colletti.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Chi è che non riesce a votare ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  383   
   Votanti  324   
   Astenuti   59   
   Maggioranza  163   Pag. 36
    Hanno votato sì   77    
    Hanno votato no  247.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).
  Passiamo alla votazione dell’emendamento Turco 2.10, sul quale vi è il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il collega Sannicandro. Ne ha facoltà.

  ARCANGELO SANNICANDRO. Presidente, allo scopo di completare il quadro, voglio richiamare l’attenzione dell’Aula sulle modalità di retribuzione, ancora, dei magistrati. Il comma 13 dell’articolo 2 di questo provvedimento di delega prevede che i magistrati vengano retribuiti come i metalmeccanici o, meglio, come si vorrebbe che venissero retribuiti gli operai dell’industria. C’è un dibattito nel Paese: c’è un dibattito per cui non bisogna più dare una retribuzione fissa mensile, ma, per quanto è possibile, una retribuzione che sia collegata alla produzione. Quindi, mettendo sullo stesso piano le sentenze con i bulloni, mettendo sullo stesso piano le sentenze con altra merce, cosa prevede questo disegno di legge di delega ? Prevede che in favore dei magistrati onorari siano stabiliti degli obiettivi – il presidente del tribunale stabilisce degli obiettivi: devi fare tante sentenze, per capirci in modo semplice – e che la retribuzione sia collegata al raggiungimento anche di questi obiettivi. Da un lato, c’è una parte fissa e ne abbiamo parlato: allo stato attuale, la parte fissa, per i giudici di pace, è di 3.960 euro annui, lordi; dall’altro lato, c’è una parte variabile. Qui si migliora un pochino la situazione, ma sempre a vantaggio della parte variabile.
  Cosa si chiedeva e cosa chiederemmo noi, se potessimo dialogare ? Noi chiederemmo che la parte fissa fosse, perlomeno, uguale a quella che prende una segretaria di uno studio legale e, cioè, non meno di 36 mila euro lordi all’anno. Lo ripeto: non meno di 36 mila euro lordi all’anno. È inconcepibile che questi magistrati vengano pagati come le badanti extracomunitarie, che, ripeto, stanti le necessità, purtroppo, della vita, si adattano a paghe, molto spesso, da fame.
  Ma c’è ancora qualcosa di peggio. Quando si affronta il problema della loro previdenza, colleghi, si stabilisce sì che noi ci penseremo, ma i contributi te li devi pagare tu, nel senso Pag. 37che è previsto che, siccome questo provvedimento non deve costare niente, da dove prendiamo i soldi per assicurare un minimo di copertura assicurativa ? Si dice qui, a chiare lettere, che dovranno essere trovati i soldi riducendo la tua paga. D’altra parte, abbiamo un precedente: abbiamo visto che dai 90 euro si è passati ai 68 euro e non so dove andremo a finire, se qui non ci sarà una levata di scudi e non ci sarà un sussulto da parte del Parlamento.
  Quindi, io vorrei dire al presidente di Confindustria: non si affanni troppo con i sindacati, lei ha un bel precedente, che è qui, che è nel cuore dello Stato. Lo prenda e lo sbandieri e vedrà – chissà – che non riesca pure a convincere i sindacati (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale…
  Scusate, revoco l’indizione della votazione.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il collega Bianconi. Ne ha facoltà.

  MAURIZIO BIANCONI. Faccio il punto un secondo, abbiate pazienza.

  PRESIDENTE. Prego.

  MAURIZIO BIANCONI. Presidente, siccome abbiamo la fortuna di avere un sottosegretario che fa il magistrato e vedo che un collega anche avvocato fa delle giuste rimostranze di carattere economico, vogliamo dire come sta la questione ?

Pag. 38
  La questione è che noi abbiamo una pseudomagistratura a cottimo, che raduna tutti quelli che: a) o non gli è venuto bene gli avvocati; b) o non hanno fatto il concorso in magistratura; c) o non hanno altra occupazione; d) o sono animati da animo volontaristico, che dovrebbero garantire la giustizia in una sequela infinita di casi e, spesso, non la garantiscono, ma non perché è cattiva gente, perché gli mancano i fondamentali. Come l’avvocato deve fare il suo concorso per fare l’avvocato, il magistrato, sia che decida di due noci sia che decida di 2 miliardi, il suo concorsino lo deve fare.
  Sacrifichiamo, poi, da un punto di vista economico, una categoria di gente che effettivamente sta lì a lavorare. Allora, preparategli dei corsi di formazione, teneteli due o tre anni a prepararsi, fategli fare un concorsino e fategli fare i magistrati, altrimenti, il risultato qual è ? È che avremo sempre una giustizia sempre più scadente per l’assoluta inappetibilità della funzione, i cittadini si allontaneranno da una giustizia sfiduciata e scadente e questo, a meno che – Presidente, lo dico a lei perché il sottosegretario intenda – non ci sia un compito più vasto di questo Governo, che non è garantire una migliore giustizia, ma fare una giustizia tanto schifosa che i cittadini smettono di rivolgersi alla giustizia e così si risparmia una barca di quattrini: perché questo pare che sia l’intendimento.
  Quindi, questo è l’appello vero che io cerco di fare in ordine a questo brutto disegno di legge di delega, che non a caso è di delega: così si fanno i cavoli loro, come nelle altre vicende uguali.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Turco 2.10, con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole del relatore Turco e sul quale il relatore di minoranza Colletti si rimette all’Assemblea.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Covello, Cominardi, Silvia Giordano. Qualcun altro che non riesce a votare ? Di Battista. Fontana non riesce a votare ? Pag. 39Magorno, Catanoso, Carbone. Aspettiamo Martino. Martino sta andando a votare. Martino ancora non ha votato, non riesce a votare. Martino ha votato. Sembra che abbiano votato tutti.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  394   
   Votanti  289   
   Astenuti  105   
   Maggioranza  145   
    Hanno votato sì   47    
    Hanno votato no  242.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  L’emendamento successivo Colletti 2.12 risulta ritirato.
  Passiamo alla votazione dell’emendamento Sarro 2.208.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il collega Sarro. Ne ha facoltà.

  CARLO SARRO. Grazie, Presidente. Approfittiamo anche noi, come gruppo di Forza Italia, della illustrazione di questo emendamento per associarci alla critica e alla censura che sono state mosse al Governo rispetto a questo provvedimento perché assume a pretesto l’imminente scadenza degli incarichi della magistratura ordinaria – problema affrontabile e risolvibile agevolmente con un decreto-legge, atteso che questo Governo di decreti-legge ne sforna uno a settimana – e consentire un dibattito più approfondito e serio su un tema delicato, qual è quello, appunto, della magistratura onoraria e dell’esercizio, più in generale, della funzione giurisdizionale.
  L’emendamento richiede in sostanza un’affermazione che dovrebbe essere ovvia quando parliamo di un giudice, ovvero la posizione di terzietà garantita, in primo luogo in considerazione di quello che è lo status che viene assicurato al magistrato, e quindi la necessità di avere un rapporto esclusivo da parte del titolare della funzione e non immaginare di continuare ad avere, così come oggi purtroppo accade, un esercito di magistrati che sono sostanzialmente a mezzo servizio. Quindi richiedere il rapporto esclusivo significa anche garantire una remunerazione adeguata e soprattutto anche una selezione altrettanto coerente con l’importanza e la delicatezza della funzione che viene esercitata.Pag. 40
  Si tratta di un approccio diametralmente opposto rispetto a quello che viene praticato con il provvedimento in esame e soprattutto di un metodo di considerazione e di selezione dei magistrati onorari che porrebbe fine ad una situazione dove noi registriamo soltanto dati sostanzialmente negativi, al di là del lodevole sforzo che a livello individuale molti dei magistrati onorari conducono. Di fatto, comunque, noi continuiamo a perpetuare un sistema dove viene svilita la funzione giurisdizionale, perché abbiamo dei magistrati, quelli onorari, che sono sicuramente considerati di «serie B» o di «serie C» rispetto ai magistrati ordinari. Abbiamo una mortificazione anche della loro professionalità e della loro dignità come lavoratori, ma soprattutto abbiamo un serio e preoccupante pregiudizio per i cittadini che sono costretti a ricevere e ad accedere ad un servizio che inevitabilmente risente dei limiti e delle criticità di questo tipo di impostazione. Allora, vi è la necessità di una revisione complessiva e a fronte di questa esigenza noi, invece, registriamo la posizione del Governo che è di totale chiusura, blindatura del testo, impraticabilità di qualsiasi variazione, anche di quelle che sono dettate dal buonsenso. Nell’esame degli emendamenti precedenti noi abbiamo sostenuto anche emendamenti che sono stati sottoscritti e proposti da altri colleghi parlamentari, anche portatori di una visione diversa dalla nostra, ma che rispondevano a delle esigenze reali con le quali qualsiasi operatore del diritto quotidianamente si misura; noi le abbiamo condivise e le abbiamo sostenute. È incomprensibile questo atteggiamento di chiusura del Governo che cerca, come giustamente ha sottolineato il collega Bianconi, attraverso uno scadimento progressivo della funzione giurisdizionale e del servizio giurisdizionale, di praticare una drastica, quanto assolutamente inammissibile, politica deflattiva del contenzioso, riducendo le cause, ma non perché funzionano meglio i rapporti tra i cittadini, o tra i cittadini e le pubblica amministrazione, ma semplicemente perché il servizio giustizia diviene sempre più inaccessibile.
  Concludo, volendo ricordare quanto negli anni Settanta fu compiuto allorché si istituì per la prima volta la magistratura amministrativa di primo grado che andava a completare il circuito consiglio di Stato-tribunali amministrativi regionali. Pag. 41Anche in quella occasione si dovette procedere rapidamente e sollecitamente alla istituzione di un nuovo ruolo di magistrati, eppure anche in quella circostanza si fece ricorso ad una procedura selettiva, ad un concorso per i titoli, che potesse garantire il reclutamento sotto il profilo della qualità e del merito. Esigenza questa particolarmente avvertita non solo perché già oggi i magistrati onorari hanno competenze e funzioni importanti, ma perché questo provvedimento addirittura ne prevede la possibilità di assegnazione ai collegi, dove vi sono particolari carenze di organico. Quindi, davvero, è una estensione del problema e un ulteriore aggravamento della situazione, che ci trova in totale disaccordo.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Sarro 2.208, con il parere contrario della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Magorno, Cominardi, Mannino…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  396   
   Votanti  352   
   Astenuti   44   
   Maggioranza  177   
    Hanno votato sì   40    
    Hanno votato no  312.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 42
  Passiamo alla votazione dell’emendamento Sarro 2.209.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Sannicandro. Ne ha facoltà.

  ARCANGELO SANNICANDRO. Affrontiamo un altro capitolo collegato con i capitoli precedenti. Con l’aumento della competenza civile e penale dei giudici onorari si fa un’operazione che non è adeguatamente motivata. Faccio presente che la figura storica del giudice di pace era il giudice conciliatore, che i giovani certamente non ricordano. Una figura antica che in effetti era presente in ogni Paese ed esercitava funzioni attribuite normalmente ad un avvocato più o meno anziano; il cancelliere era un impiegato comunale, il messo di notificazione era un impiegato comunale che discuteva e trattava evidentemente ed effettivamente delle questioni di poca importanza. Nel corso degli anni, invece, questi giudici onorari moderni hanno acquisito competenze sempre maggiori e sempre più impegnative. Quindi, un aumento della competenza quantitativamente superiore e altrettanto qualitativamente superiore. In questo caso si arriva addirittura, ho letto, anche a dare la competenza per alcuni reati gravi in pratica. Ora si aumenta la competenza, si sposta l’asticella dalla competenza dei magistrati togati alla competenza dei magistrati onorari e qual è il risultato ? Il risultato è che la produttività dei magistrati togati a livello europeo – a livello europeo ! – aumenta notevolmente perché il lavoro è di dieci, ma la produttività è commisurata su cinque. Questo è quant’è stato denunziato alla Commissione europea a proposito della formazione – come dire – delle statistiche delle graduatorie circa le performance delle magistrature europee. Noi, lo ripeto, è stato scoperto e denunziato, stiamo ai posti buoni in graduatoria, proprio grazie a questi espedienti. Tratterò successivamente un altro capitolo (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Sarro 2.209.Pag. 43
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Sani, Archi…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  382   
   Votanti  337   
   Astenuti   45   
   Maggioranza  169   
    Hanno votato sì  101    
    Hanno votato no  236.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 2.15, con il parere contrario della Commissione e del Governo, favorevole del relatore di minoranza Colletti, e sul quale si rimette all’Aula il relatore di minoranza Turco.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Magorno, Furnari, Baroni, Micillo, Spadoni, Placido…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  385   
   Votanti  347   
   Astenuti   38   
   Maggioranza  174   
    Hanno votato sì  111    
    Hanno votato no  236.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell’emendamento Sarro 2.210.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il collega Sannicandro. Ne ha facoltà.

Pag. 44
  ARCANGELO SANNICANDRO. No, Presidente, non avevo chiesto di parlare.

  PRESIDENTE. Va bene. Come vede, adesso la chiamiamo anche quando non si prenota.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Sarro 2.210.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dallai, Fabbri, Tancredi
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  389   
   Votanti  278   
   Astenuti  111   
   Maggioranza  140   
    Hanno votato sì   43    
    Hanno votato no  235.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell’emendamento Colletti 2.16.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il collega Colletti. Ne ha facoltà.

  ANDREA COLLETTI. Presidente, in questo provvedimento viene altresì prevista una forma di tirocinio prima di prendere l’incarico: tutto molto giusto, peccato che, anche questo tirocinio, non prevede alcuna forma di indennità a favore dei tirocinanti. Oltretutto, neanche è prevista la durata del tirocinio, quindi noi dovremmo votare su un provvedimento ove i tirocinanti non sanno quanto durerà questo tirocinio – almeno per quanto ci consta adesso – ma soprattutto dovremmo votare il fatto che lo faranno gratuitamente. Ovvero, permettiamo ciò che in realtà non è permesso agli imprenditori privati, cioè far lavorare gratuitamente delle persone. Rendiamoci conto, quindi, di come lo Stato sia il primo sfruttatore di manodopera in Italia, rispetto ai privati.

Pag. 45
  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 2.16, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  386   
   Votanti  344   
   Astenuti   42   
   Maggioranza  173   
    Hanno votato sì  108    
    Hanno votato no  236.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Molteni 2.13, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Luigi Gallo, Scuvera, Battelli
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  385   
   Votanti  354   
   Astenuti   31   
   Maggioranza  178   
    Hanno votato sì  120    
    Hanno votato no  234.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 46
  Passiamo alla votazione dell’emendamento Colletti 2.17, su cui vi è il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il collega Sannicandro. Ne ha facoltà.

  ARCANGELO SANNICANDRO. Presidente, capitolo contratto a termine. Quanto è compatibile la legislazione italiana con la legislazione e con la giurisprudenza europea ?

Pag. 47
  La Corte di giustizia europea ci ha ammoniti dicendo che è consentito stipulare dei contratti a termine, ma non è consentito abusarne, e noi abbiamo di recente sperimentato quanto è accaduto nel mondo della scuola. Lì la giustificazione era che non si facevano i concorsi e, siccome non si facevano i concorsi, si andava di proroga in proroga. Qui, invece, la giustificazione è un’altra, cioè il fatto che una riforma organica della magistratura ordinaria tarda a venire. Nel caso di specie, abbiamo una serie di magistrati che per lunghi anni hanno esercitato questa attività e la Corte di giustizia europea se ne sta già interessando. Immaginate un po’ cosa potrebbe accadere qualora quella giurisprudenza fosse applicata al caso di specie: dovremmo appunto correre con decreti legge – quelli che oggi non si vogliono fare – per cercare di tamponare la falla, come è accaduto per la scuola. Anche in questo caso sarebbe bene seguire gli ammonimenti della magistratura europea.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il collega Colletti. Ne ha facoltà.

  ANDREA COLLETTI. Presidente, questa è un’altra assurdità del disegno di legge delega. Parliamo di alcune incompatibilità con la funzione di magistrato onorario e sarebbe interessante spiegare la differenziazione tra l’incompatibilità di cui al numero 1) e quella di cui al numero 3). Le spiego brevemente. Al numero 1) si afferma che non possono esercitare funzione – giustamente – di magistrato onorario i membri del Parlamento nazionale, del Parlamento europeo, i membri del Governo, gli assessori e i consiglieri regionali, provinciali e comunali; invece, al numero 3) si spiega che per tre anni dalla cessazione di un incarico direttivo o esecutivo nei partiti politici o nelle associazioni sindacali queste persone non possono esercitare le funzioni di magistrato onorario. Quindi, abbiamo due differenze: se si faceva parte di un partito politico, per tre anni non si può esercitare; se si era addirittura in una posizione di preminenza, come Ministro, sottosegretario o parlamentare italiano, il giorno dopo si può esercitare come magistrato onorario.Pag. 48
  Io avevo domandato in Commissione le motivazioni di ciò, perché in realtà mi sembrava molto più importante l’incompatibilità con la funzione di parlamentare o di assessore regionale e di assessore comunale piuttosto che quella con incarico direttivo in un partito politico o in un sindacato, e sono qui ancora a chiedere le motivazioni di questa differenza, perché così com’è in realtà stiamo per approvare una norma a favore dei politici tout-court, ovvero quelli che hanno delle cariche, piuttosto che dei politici che non hanno carica ma solo delle funzioni direttive all’interno dei partiti politici o delle associazioni sindacali, come se loro, coloro che sono all’interno dei partiti politici, avessero molto più potere rispetto ai parlamentari, ai sottosegretari, ai Ministri o addirittura agli assessori regionali.
  È una differenziazione che non si spiega, è una differenziazione forse anche un tantino incostituzionale, in questo caso, che noi vorremmo andare a riperimetrare, prevedendo quindi un’incompatibilità per cinque anni per chi esercita fattivamente la funzione di parlamentare, di assessore e di consigliere comunale, provinciale o regionale.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 2.17, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Luciano Agostini, Carella, Taricco…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  382   
   Votanti  342   
   Astenuti   40   
   Maggioranza  172   
    Hanno votato sì   81    
    Hanno votato no  261.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 49
  Passiamo alla votazione dell’emendamento Colletti 2.18.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l’onorevole Sannicandro. Ne ha facoltà.

  ARCANGELO SANNICANDRO. Signor Presidente, un altro capitolo. Si dice che il matrimonio non si fa con i fichi secchi: non lo dico io, ma lo dice l’articolo 9 di questo disegno di legge, il quale stabilisce che questa bella architettura non dovrà costare nulla, e qualora si scoprisse successivamente che costi qualcosa, i decreti legislativi non potranno entrare in vigore se non quando saranno trovate le risorse adeguate. «Qualora uno o più decreti legislativi determino nuovi o maggiori oneri che non trovano compensazione al proprio interno, i medesimi decreti legislativi sono emanati solo successivamente o contestualmente all’entrata in vigore dei provvedimenti legislativi che stanzino le occorrenti risorse finanziarie»: quindi un fabbricato sulle sabbie mobili, e un fabbricato che resterà tale fino a quando non si troveranno le adeguate risorse.
  Presidente, ho dimenticato di dirle che man mano che arrivano i nostri emendamenti, si intendono ritirati salvo parere contrario. Man mano che arrivano i nostri, cioè diamolo già per…

  PRESIDENTE. Li diamo già per ritirati ?

  ARCANGELO SANNICANDRO. Sì, a meno che non…

  PRESIDENTE. Man mano che ci sono…

  ARCANGELO SANNICANDRO. Che arrivano, sì.

  PRESIDENTE. Che arrivano li ritiriamo. Sta bene.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 2.18, con il parere contrario della Commissione e del Governo e favorevole dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Pannarale, Russo, Romele, Scuvera…Pag. 50
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  389   
   Votanti  346   
   Astenuti   43   
   Maggioranza  174   
    Hanno votato sì   92    
    Hanno votato no  254.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 2.19, con il parere contrario della Commissione e del Governo e favorevole dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Cristian Iannuzzi…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  385   
   Votanti  343   
   Astenuti   42   
   Maggioranza  172   
    Hanno votato sì   84    
    Hanno votato no  259.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 2.20.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  388   
   Votanti  340   Pag. 51
   Astenuti   48   
   Maggioranza  171   
    Hanno votato sì   80    
    Hanno votato no  260.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 2.21, con il parere contrario della Commissione e del Governo, favorevole del relatore di minoranza Colletti, mentre il relatore di minoranza Turco si rimette all’Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Sgambato, Benedetti, Di Battista…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  392   
   Votanti  343   
   Astenuti   49   
   Maggioranza  172   
    Hanno votato sì  111    
    Hanno votato no  232.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 52
  Colgo l’occasione per salutare studenti e docenti dell’Istituto di istruzione superiore «Chino Chini» di Borgo San Lorenzo in provincia di Firenze, che seguono i nostri lavori (Applausi).
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 2.22, con parere contrario della Commissione e del Governo e favorevole dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Occhiuto, Sanga…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  387   
   Votanti  346   
   Astenuti   41   
   Maggioranza  174   
    Hanno votato sì  116    
    Hanno votato no  230.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Avverto che, a questo punto, l’emendamento Sannicandro 2.24 è ritirato.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Andrea Maestri 2.25, con il parere contrario della Commissione e del Governo e favorevole dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Giuliani, Palma, Sandra Savino…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  396   
   Votanti  334   
   Astenuti   62   Pag. 53
   Maggioranza  168   
    Hanno votato sì   97    
    Hanno votato no  237.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 2.29, con il parere contrario della Commissione e del Governo e favorevole dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Sani, Del Grosso, Patriarca, Giuliani, Baldassarre…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  392   
   Votanti  327   
   Astenuti   65   
   Maggioranza  164   
    Hanno votato sì   90    
    Hanno votato no  237.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 2.34, con il parere contrario di Commissione e Governo, favorevole del relatore di minoranza Colletti, mentre il relatore di minoranza Turco si rimette all’Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Giuliani, Binetti, Donati, Caso…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  395   
   Votanti  347   
   Astenuti   48   Pag. 54
   Maggioranza  174   
    Hanno votato sì  107    
    Hanno votato no  240.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Sarro 2.211, con il parere contrario di Commissione e Governo, si rimette all’Aula il relatore di minoranza Colletti, parere favorevole del relatore di minoranza Turco.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Misiani, Carloni, Scuvera, Grillo…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  395   
   Votanti  285   
   Astenuti  110   
   Maggioranza  143   
    Hanno votato sì   44    
    Hanno votato no  241.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell’emendamento Colletti 2.36.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Farina. Ne ha facoltà.

  DANIELE FARINA. Grazie Presidente. Noi abbiamo partecipato pochi giorni fa, come Sinistra Italiana, ad una iniziativa di una certa importanza: gli stati generali dell’esecuzione penale, che sono stati organizzati presso il carcere di Rebibbia. In quel caso si trattava di altro tema, ovviamente: il carcere, le sue alternative, la terraferma circostante. In quella sede sono state accennate, o a volte esplicate e messe sullo sfondo, certamente una serie di questioni che ritroviamo poi anche questo provvedimento: durata dei processi, funzioni, riorganizzazione della macchina giudiziaria. Tuttavia, sinceramente, non troviamo in questo provvedimento elementi Pag. 55coerenti con quelle dichiarazioni e quegli obiettivi, che poi, tra l’altro, sono stati ribaditi su più questioni nei giorni successivi, attraverso interviste ai giornali dallo stesso Ministro di Giustizia anche a più riprese.
  Questo provvedimento era un’occasione, è già stato detto. Noi abbiamo avuto un’occasione frettolosamente esaurita. Noi abbiamo avuto, veniva ricordato dal collega Sannicandro precedentemente, di fatto quarantotto giorni per esaminare questo provvedimento dal momento in cui il Senato l’ha trasmesso alla Camera dei Deputati al momento in cui oggi lo ritroviamo in quest’Aula. Quarantotto giorni di un dialogo tra sordi, un anno di discussione al Senato, quarantotto giorni per questa Camera. Tra l’altro, devo dire che in questi quarantotto giorni la Camera dei deputati ha trovato il tempo di approvare una delega al Governo per la riforma del processo civile, che ha una qualche coerenza con alcuni dei temi trattati in questo provvedimento, e perfino una pessima riforma della Costituzione. Eppure, non si è trovato il tempo delle domande e delle risposte per questo provvedimento. Io non credo che il tema sia sindacale, sul trattamento economico della magistratura ordinaria, sullo stato di precarietà perdurante in cui versa, e verserà, quella come altre categorie di lavoratori di giustizia, che abbiamo avuto modo di incontrare, di cui abbiamo discusso più volte e che, ancora una volta, dentro questi provvedimenti da risvolti economici zero, cioè privi di risorse e di copertura, rimangono nell’alea di una riforma totalmente ordinamentale.
  Vi era una strada, che si poteva discutere, sono state fatte in passato delle stabilizzazioni di magistrati onorari. Sono molto antiche, sono due degli anni Settanta. Certamente la legislazione è successivamente cambiata, si sono, diciamo, frapposti veti e blocchi, e tuttavia era una strada, forse la migliore, che avrebbe potuto quanto meno mettere un punto su una storia che dura decine di anni, perché, se quelle stabilizzazioni arrivano dagli anni Settanta, possiamo immaginare cosa è successo dopo, cioè nulla ! Di questo non si è voluto minimamente discutere. Anche qui è intervenuto un meccanismo come quello che abbiamo sentito in sede di riforma costituzionale: sono tantissimi anni che aspettiamo la riforma della Costituzione, oggi finalmente ci siamo, via di Pag. 56fretta e di cavalcata. Bene, in questo caso si dice: è dal 1998 che si spetta la riforma. Noi, in quarantotto giorni variamo sostanzialmente, come Camera dei deputati, questa pessima riforma, continuando la tradizione di un sistema monocamerale, a parti invertite in questo caso, perché non si tratterà come post- Costituzione riformata della sola Camera dei deputati e un ancillare Senato della Repubblica, mentre qui abbiamo fatto noi la parte dell’ancella. Ma il risultato del sistema monocamerale rimarrà, purtroppo, lo stesso: questa è una pessima riforma, quella costituzionale altrettanto.

Pag. 57
  PRESIDENTE. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 2.36, con il parere contrario di Commissione e Governo, parere favorevole del relatore di minoranza Colletti, mentre il relatore di minoranza Turco si rimette all’Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Latronico, Micillo, Magorno…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  397   
   Votanti  323   
   Astenuti   74   
   Maggioranza  162   
    Hanno votato sì   83    
    Hanno votato no  240.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Sarro 2.212, con il parere contrario di Commissione e Governo, mentre si rimettono all’Aula i due relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Sarro, Pellegrino, Occhiuto, Latronico, Archi, Vignaroli, Manfredi, Binetti…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  403   
   Votanti  281   
   Astenuti  122   
   Maggioranza  141   Pag. 58
    Hanno votato sì   38    
    Hanno votato no  243.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell’emendamento Molteni 2.200.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Molteni. Ne ha facoltà.

  NICOLA MOLTENI. Presidente, intervengo brevemente sull’emendamento 2.200 e poi anche successivamente sull’emendamento 2.38, faccio un’unica dichiarazione, per richiamare il relatore di maggioranza e per richiamare il Governo su questi due emendamenti.
  Questi emendamenti, come tra l’altro indirettamente anche quelli procedenti e quelli successivi, toccano il tema della durata dell’incarico del magistrato onorario e, quindi, della rinnovabilità del suo incarico. Noi abbiamo sempre detto e sempre sostenuto, e tutti coloro i quali ritengono che il ruolo della magistratura onoraria sia un ruolo fondamentale per il funzionamento del sistema giustizia ne hanno sempre riconosciuto la necessità, anche a fronte di richieste precise ed esplicite da parte degli stessi magistrati onorari e giudici di pace, di far sì che questa figura – ripeto, fondamentale ed essenziale per il mantenimento del sistema giustizia, detto in maniera un po’più chiara, senza la magistratura onoraria il sistema giustizia non funzionerebbe – ovviamente, con quelle accortezze che il collega Bianconi prima ha evidenziato, diventi un organo di magistratura competente, preparato e qualificato, garantisca l’efficacia e la funzionalità del sistema giustizia. Uno degli elementi, che è sempre stato oggetto e ambito di confronto, di discussione e di richiesta da parte della magistratura onoraria stessa, era la possibilità di rendere questa particolare categoria di magistrati stabile, superando la precarizzazione di questa funzione, legata, sempre e volentieri, spesso a dei rinnovi annuali che, evidentemente, minavano, e minano, l’autonomia, l’indipendenza e la professionalità, la capacità di poter essere efficienti e funzionali nel sistema giustizia. La riforma che voi fate non crea questa stabilizzazione e mantiene una forma di precarizzazione di questa attività, di questa funzione pubblica fondamentale.Pag. 59
  Noi con i nostri emendamenti, fermo il presupposto della professionalità, della competenza, della qualificazione, dell’idoneità rispetto alla funzione che viene svolta, evidentemente chiediamo il rispetto della dignità del lavoro e del lavoratore di questa particolare categoria di magistrati. Ed è il motivo per cui noi con questo emendamento chiediamo che l’incarico quadriennale venga sempre rinnovato, in modo tale da dare quella stabilizzazione che oggi non ha.
  Nell’emendamento successivo, invece, chiediamo che il rinnovo venga fatto sempre per quattro anni alla volta, fino al raggiungimento dei limiti d’età e, rispetto ai limiti d’età, poi ci saranno altri emendamenti in cui si chiede l’equiparazione del limite dell’età del magistrato onorario rispetto al magistrato togato, ovvero non sessantotto anni come previsto nella riforma, bensì settant’anni. Se entrambi – onorari e togati – svolgono una funzione fondamentale ed entrambi sono indispensabili e imprescindibili per funzionamento del sistema giustizia, non si capisce – e lo diremo dopo – perché alcuni vanno in pensione a settant’anni e altri, invece, possono andare in pensione a sessantotto anni.
  Io credo che, se questo dibattito non fosse stato condizionato dall’arroganza del Governo che ne ha impedito il dibattito, la modifica e il miglioramento, con riferimento a questo emendamento – anche per rispetto delle magistrature stesse e dei magistrati, uomini e donne, che garantiscono il funzionamento del sistema giustizia –, come a qualcun altro degli emendamenti sul tema del rinnovo e della stabilizzazione (dato che, ripeto, questa figura non viene stabilizzata), con un po’ più di serietà e con un po’ meno arroganza da parte del Governo della maggioranza, probabilmente avremmo trovato un elemento di caduta comune, per garantire effettivamente quella stabilizzazione che oggi in questo disegno di legge non viene assolutamente prevista e, soprattutto, garantita.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Molteni 2.200, ove i pareri sono tutti contrari, tranne quello del relatore di minoranza Turco.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

Pag. 60
  Fregolent… chi altro ha difficoltà a votare ? Monchiero, Latronico… c’è qualcun altro ? Romele… Latronico ancora… Scuvera… la collega Scuvera oggi ha un dispositivo che non fa il suo dovere…. qualcun altro ? Non mi pare.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  401   
   Votanti  375   
   Astenuti   26   
   Maggioranza  188   
    Hanno votato sì   61    
    Hanno votato no  314.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 2.37, con il parere contrario della Commissione e del Governo, e con il parere favorevole dei due relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Vito, Mognato… chi non riesce a votare ? Giuliani ancora non riesce a votare… Duranti… Ci siamo ? Sembra di sì.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  402   
   Votanti  340   
   Astenuti   62   
   Maggioranza  171   
    Hanno votato sì   93    
    Hanno votato no  247.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Molteni 2.38, con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole del relatore di minoranza Turco e su cui il relatore di minoranza Colletti si rimette all’Assemblea.Pag. 61
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Giuliani ancora non riesce a votare… qualcun altro ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  404   
   Votanti  311   
   Astenuti   93   
   Maggioranza  156   
    Hanno votato sì   63    
    Hanno votato no  248.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 62
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 2.42, con il parere contrario della Commissione e del Governo, e con il parere favorevole dei due relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dall’Osso… qualcuno non riesce a votare ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  395   
   Votanti  344   
   Astenuti   51   
   Maggioranza  173   
    Hanno votato sì  103    
    Hanno votato no  241.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 2.43, con il parere contrario della Commissione e del Governo, e con il parere favorevole dei due relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Montroni, Occhiuto, Fantinati… qualcun altro ? Baroni sta andando a votare… Pastorino… altri ? Carrozza… c’è qualcun altro che non riesce a votare ? Non mi pare.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  399   
   Votanti  339   
   Astenuti   60   
   Maggioranza  170   Pag. 63
    Hanno votato sì   95    
    Hanno votato no  244.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 2.45, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza Turco, e con il parere favorevole del relatore di minoranza Colletti.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Montroni, Cera… ah, no ! Secco, Pastorino, Gadda, Donati… qualcun altro ? Donati ancora non riesce a votare… anche Gadda ha problemi. Allora, Donati è riuscito, Gadda anche è riuscita. C’è qualcun altro che non riesce a votare ? Non mi pare.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  401   
   Votanti  338   
   Astenuti   63   
   Maggioranza  170   
    Hanno votato sì   88    
    Hanno votato no  250.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 2.46, con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole del relatore di minoranza Colletti, e sul quale il relatore di minoranza Turco si rimette all’Assemblea.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Murer… qualcun altro non riesce a votare ? Burtone, Monchiero, Malpezzi, Secco, Palma, Monchiero.
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 64
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  402   
   Votanti  330   
   Astenuti   72   
   Maggioranza  166   
    Hanno votato sì   85    
    Hanno votato no  245.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Molteni 2.48, con il parere contrario della Commissione e del Governo, e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Formisano, Tidei, Donati, Paola Bragantini, Zan… Zan ancora non riesce a votare… Bragantini ha votato… Zan ha votato… hanno votato tutti ? Sembra di sì.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  403   
   Votanti  349   
   Astenuti   54   
   Maggioranza  175   
    Hanno votato sì  103    
    Hanno votato no  246.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo all’emendamento Daniele Farina 2.50, che a questo punto è ritirato.
  Passiamo all’emendamento Sannicandro 2.54, che a questo punto è ritirato.
  Passiamo alla votazione dell’emendamento Andrea Maestri 2.258.
  Passiamo ai voti.Pag. 65
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Andrea Maestri 2.258, con il parere contrario della Commissione e del Governo, e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Malisani… chi altro non riesce a votare ? Di Battista… poi ? Paola Bragantini, che ha votato… qualcun altro non riesce a votare ? Non mi pare. Scuvera.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  407   
   Votanti  341   
   Astenuti   66   
   Maggioranza  171   
    Hanno votato sì   95    
    Hanno votato no  246.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Ricordo che l’emendamento Sannicandro 2.80 è stato ritirato, ma rimane l’identico emendamento Colletti 2.201, sul quale il parere della Commissione e del Governo è contrario, mentre il parere dei relatori di minoranza è favorevole. Passiamo, dunque, ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 2.201.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Lainati… Malpezzi… Pilozzi…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  410   
   Votanti  372   
   Astenuti   38   
   Maggioranza  187   
    Hanno votato sì  123    Pag. 66
    Hanno votato no  249.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Ricordo che l’emendamento Daniele Farina 2.59 è stato ritirato.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Sarro 2.213, con il parere contrario della Commissione e del Governo; il relatore Colletti si rimette all’Aula, mentre il relatore Turco è favorevole.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Formisano… Secco… Peluffo… Del Grosso… Pellegrino… Bolognesi… Peluffo…Bolognesi… Mognato…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  409   
   Votanti  296   
   Astenuti  113   
   Maggioranza  149   
    Hanno votato sì   45    
    Hanno votato no  251.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Sarro 2.214, con il parere contrario della Commissione e del Governo; il relatore Colletti si rimette all’Aula, mentre il relatore Turco è favorevole.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bolognesi… Formisano… Dall’Osso… Furnari… Basilio…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  403   
   Votanti  291   
   Astenuti  112   Pag. 67
   Maggioranza  146   
    Hanno votato sì   45    
    Hanno votato no  246.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell’emendamento Molteni 2.60.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Molteni. Ne ha facoltà.

  NICOLA MOLTENI. Sarò velocissimo, però credo che questo sia un altro tema. Non capisco come si possa evitare qualunque forma di confronto e di dibattito su questo tema: la retribuzione e lo stipendio del magistrato onorario. Qui non stiamo chiedendo emolumenti d’oro, stiamo semplicemente chiedendo che, rispetto alla previsione prevista nel disegno di legge di una retribuzione composta da una parte fissa e una parte variabile legata alla produttività, ci sia un’equa valutazione dell’ammontare di quest’ultima rispetto alla parte fissa, visto che stiamo parlando di una delega e quindi sarà poi il Governo attraverso i decreti attuativi a stabilire rispetto ad una indicazione di massima di 25.000 euro se questa retribuzione sia equa, sufficiente, equilibrata, degna del lavoro di magistrato onorario che ha la funzione di garantire il funzionamento del sistema giustizia non su cause bagatellari, come spesso afferma la sinistra.

Pag. 68
  Il magistrato onorario, il giudice di pace – si afferma – si occupa di cause secondarie, bagatellari, quelle che magari voi tentate, volete e avete depenalizzato legandole alla particolare tenuità del fatto proprio perché le considerate di minore importanza secondaria: no, perché sono la stragrande maggioranza del contenzioso ed è la conflittualità giudiziaria tra cittadini normali e cittadini comuni. Quindi credo che chi si occupa, anche a fronte dell’aumento delle competenze che avviene attraverso questo disegno di legge, dei conflitti quotidiani tra cittadini deve avere una retribuzione, uno stipendio giusto, equilibrato, consono rispetto all’attività che viene svolta. Tra l’altro credo che sia interessante capire meglio (questa è materia non di giustizia ma di economia): considerato che la parte fissa viene quantificata in 25.000 euro, che noi con questo emendamento portiamo a 36.000 euro perché 36.000 euro lordi all’anno era la proposta portata sul tavolo della trattativa tra Governo e magistratura onoraria, se questa quota viene quantificata e quindi lo Stato mette da parte i soldi per poter pagare i magistrati onorari, vorremmo capire invece rispetto alla quota variabile che evidentemente non è quantificabile, che evidentemente viene legata a fattori che vengono chiamati obiettivi, che vengono inseriti all’interno del disegno di legge delega e che saranno prestabiliti dal Governo e quindi non sappiamo nemmeno quali saranno e rispetto ai quali viene ancorata la quota variabile, sarebbe interessante capire da dove prende i soldi il Governo, da dove arrivano i soldi che il Governo dovrebbe stanziare per poter pagare la parte di stipendio e di retribuzione legata alla produttività. Capisco che questo discorso sta annoiando, capisco che a nessuno interessa formalmente e ufficialmente della magistratura onoraria, però che qualcuno almeno sui temi principali – non sono settantamila i temi principali ma sono quattro temi – almeno su quei quattro temi il Governo, sottosegretario Ferri che è sempre disponile, rispondesse. Non stiamo perdendo tempo, non vogliamo perdere tempo, però almeno su alcuni punti qualificanti, ad esempio sulla retribuzione, fate sentire la vostra voce, date una giustificazione politica, morale ed etica anche a quei magistrati che in questo momento magari stanno ascoltando questo dibattito in modo tale da giustificare il Pag. 69motivo per cui la retribuzione viene determinata secondo le modalità che avete stabilito in questo disegno di legge. Non è tempo perso ma, a mio avviso, è un dibattito utile e costruttivo. Poiché andate a riformare la magistratura onoraria, perdete un’occasione ma quanto meno ne stiamo discutendo: portate almeno un minimo e un briciolo di testimonianze di dibattito all’interno di quest’Aula, anche e soprattutto per rispetto nei confronti non tanto nostri, che tanto ormai sappiamo qual è il ruolo nel quale veniamo relegati ma soprattutto rispetto a quei 5000 magistrati onorari che stanno attendendo questa riforma e che stanno attendendo su alcuni temi almeno un minimo, un briciolo di risposta. Sottosegretario Ferri, almeno su questo tema diteci qualcosa perché credo che sia meritevole di dibattito.

  COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Colleghi…

  COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Onorevole Molteni, rispondo alla sua sollecitazione che poi era stata affrontata anche in altri interventi. Intanto in questo disegno di legge delega affrontiamo il tema dell’indennità che era un tema comunque particolare e che era giusto affrontare e quindi non ci siamo nascosti ma, anzi, abbiamo affrontato la questione, tenendo conto però che si tratta di un incarico onorario perché altrimenti dimentichiamo la premessa che invece sottolineiamo nuovamente. Voglio ribadire come comunque dopo anni, anni, anni questo Governo affronta il tema della magistratura onoraria a trecentosessanta gradi anche con lo schema e la previsione dell’ufficio del processo che serve – rispondo anche a una sollecitazione dell’onorevole Colletti – al tema che riguarda l’informatizzazione, sulla quale stiamo investendo per quanto riguarda il processo civile telematico. Infatti durante il periodo in cui il giudice onorario comunque farà parte dell’ufficio del processo avrà modo anche di comprendere, di applicare il processo civile telematico che abbiamo intenzione poi di estendere e quindi sul quale stiamo continuando ad investire.
  Per quanto riguarda la retribuzione, abbiamo indicato il criterio dell’indennità, che è un’indennità che deve essere Pag. 70compatibile con la natura non stabile della prestazione onoraria (quindi si può parlare solo di indennità), con il processo di responsabilizzazione di queste nuove figure, con il loro inserimento nell’ufficio del processo e la valutazione del rendimento ai fini del conseguimento di quegli obiettivi individuati dal dirigente che ha indotto a introdurre dei correttivi e dei temperamenti nella determinazione delle indennità in base ai risultati ottenuti. Si prevede che l’indennità sarà composta da una parte fissa, e abbiamo indicato che è inferiore per le attività preparatorie e strumentali all’esercizio delle funzioni dei togati, e una parte variabile, tra il 15 e il 50 per cento, della parte fissa. Se vi sarà poi il raggiungimento degli obiettivi individuati dal dirigente per anno solare, in base a criteri oggettivi fissati dal CSM, il dirigente liquiderà questa parte alla fine dell’anno dopo la verifica. Quindi, c’è un doppio binario nel decreto delegato. Terremo conto anche del dibattito che è emerso in questa sede e dovremo confrontarci con il MEF per quanto riguarda poi il quantum. Ci sono alcuni ordini del giorno sui quali noi potremmo essere anche aperti a dare dei pareri favorevoli come raccomandazioni, ma quando si indicano poi dei tetti dovremmo coordinarci in sede anche di decreto delegato con la copertura finanziaria.
  Voglio solo segnalare che questa previsione che viene introdotta sull’indennità è in linea con il ddl di riforma del processo civile dove si sta rivedendo anche tutta quella impostazione della disciplina dei programmi di gestione di cui all’articolo 7, del decreto-legge n. 98 del 2011, che introduce nella programmazione dell’attività da parte del dirigente un riferimento ai risultati conseguiti in relazione ai programmi degli anni precedenti. In questo caso, il dirigente dovrà redigere un sintetico resoconto annuale sull’andamento del programma dell’anno precedente che, accompagnato dei dati statistici forniti dal Ministero sulle pendenze civili ultratriennali, quinquennali e decennali, costituirà la base per l’assegnazione dei premi incentivanti agli uffici più virtuosi sul territorio nazionale. Insomma, da una parte noi vogliamo inquadrare i magistrati onorari, che mantengono la loro onorarietà e temporaneità (non è una stabilizzazione, l’abbiamo sempre detto, ci vuole un pubblico concorso), dall’altra Pag. 71però, come stiamo facendo per i magistrati togati, vogliamo valutare il rendimento dell’ufficio e quindi monitorare, per i magistrati onorari, la professionalità, il rendimento, il regime delle incompatibilità. Vogliamo puntare sulla professionalità e nello stesso tempo, però, sottoporla a tutta una serie di controlli che è giusto che ci siano sul rendimento che deve essere anche legato – ed è questo lo spirito – all’altro criterio che viene considerato della retribuzione. Mi sembra che si una garanzia non solo della stessa professionalità e del rendimento dei magistrati onorari, ma anche della qualità della risposta di giustizia, perché guardiamo anche alla qualità. Mi sembra che il Governo, con l’aiuto poi della Commissione giustizia, e del lavoro che è stato fatto anche al Senato, abbia trovato questo punto di equilibrio che riteniamo essenziale per quanto riguarda la dignità professionale, che è giusto garantire, dei magistrati professionali, e il rendimento, senza dimenticare che va valutato il regime di incompatibilità che andrà seguito (ci saranno i consigli giudiziari anche a vigilare) considerato che il magistrato onorario svolge anche un’altra professione quella di avvocato. Questa è un’attività che presta al servizio giustizia come magistrato onorario, ma contemporaneamente svolgerà la sua attività professionale come avvocato. Ridimensioniamo anche il discorso delle indennità che è giusto che ci sia, che è giusto che sia qualificato, che è giusto che rispetti la dignità professionale di questi magistrati onorari. Tutti noi siamo consapevoli dell’importanza, del sacrificio e dell’impegno che hanno, in questi anni, prestato al servizio giustizia, però rimane l’indennità, perché si tratta di un magistrato onorario e perché svolge anche un’altra attività.

Pag. 72
  PRESIDENTE. Avverto che i gruppi della Lega Nord e Autonomie e Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà hanno esaurito il tempo previsto dal contingentamento per il seguito dell’esame. Essendone stata fatta richiesta, e come da prassi, la Presidenza concederà un tempo aggiuntivo pari ad un terzo di quello originariamente previsto.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il collega Sannicandro. Ne ha facoltà.

  ARCANGELO SANNICANDRO. Vorrei soltanto sottolineare che bene ha fatto, con termini appropriati, il sottosegretario a chiarire la filosofia che ormai anima il Governo, e come si sia fatta strada questa malsana idea della produttività del raggiungimento degli obiettivi che già con difficoltà è gestibile nelle aziende, nell’industria, ma che si vuole trasferire ormai nel sistema della giustizia che non ha nulla a che vedere con la grande fabbrica. Già con la legge n. 98, il decreto-legge del 2011, ha introdotto in effetti il criterio della sostenibilità del carico dei magistrati. Io per esperienza vi posso dire che quel criterio si sta rivelando un criterio affinché i magistrati siano al riparo di qualunque censura qualora non superassero quel limite. In altre parole, chi raggiunge quel limite sta tranquillo anche se può fare di più. Si tratta di uno strumento improprio, non vedo che possono essere dal CSM, dal Ministero, individuati criteri oggettivi per poter amministrare questa materia, addirittura la retribuzione dei magistrati onorari. Sostanzialmente non si tratta, lo ripeto, di produrre bulloni, non si tratta di produrre automobili, ma di produrre sentenze e molto spesso per fare una sola sentenza ci si impiega del tempo per fare mille decreti ingiuntivi. Quindi si tratta di strumenti inadeguati, inappropriati che purtroppo il decadimento della cultura giuridica, e più in generale della cultura di questo Paese, sta introducendo in sistemi etici e non produttivistici.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Molteni 2.60, con il parere contrario Pag. 73della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza Colletti, favorevole del relatore di minoranza Turco.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Malpezzi, Iori, Nicchi…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  375   
   Votanti  283   
   Astenuti   92   
   Maggioranza  142   
    Hanno votato sì   49    
    Hanno votato no  234.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Prendo atto che l’emendamento Sarro 2.215 è stato ritirato.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 2.70, con il parere contrario della Commissione, del Governo e favorevole dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Carloni, Mognato, Peluffo, Richetti, Giachetti, Censore, Aiello, Borghi, Greco…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  389   
   Votanti  328   
   Astenuti   61   
   Maggioranza  165   
    Hanno votato sì   84    
    Hanno votato no  244.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 74
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Colletti 2.72 e Molteni 2.73, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fabbri, Grimoldi, De Rosa, Tripiedi, Palazzotto, Palma.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  396   
   Votanti  371   
   Astenuti   25   
   Maggioranza  186   
    Hanno votato sì  123    
    Hanno votato no  248.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Andrea Maestri 2.74, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Casati.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  391   
   Votanti  355   
   Astenuti   36   
   Maggioranza  178   
    Hanno votato sì  107    
    Hanno votato no  248.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 75
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 2.75, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROBERTO GIACHETTI (ore 12,30)

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  376   
   Votanti  341   
   Astenuti   35   
   Maggioranza  171   
    Hanno votato sì  104    
    Hanno votato no  237.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 2.77, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bolognesi, Gregori, Pilozzi, Grillo.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  393   
   Votanti  357   
   Astenuti   36   
   Maggioranza  179   
    Hanno votato sì  111    
    Hanno votato no  246.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 76
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Turco 2.82, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle e il parere favorevole del relatore di minoranza Turco.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Cera, Melilla, Gregori, Garavini, Carnevali.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  392   
   Votanti  329   
   Astenuti   63   
   Maggioranza  165   
    Hanno votato sì   22    
    Hanno votato no  307.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 77
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 2.83, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle, mentre si rimette all’Assemblea il relatore di minoranza Turco.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bolognesi, Pilozzi, Sanga, Cominardi, Terzoni, Calabrò.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  392   
   Votanti  352   
   Astenuti   40   
   Maggioranza  177   
    Hanno votato sì  109    
    Hanno votato no  243.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Chiarelli 2.216, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle e il parere favorevole del relatore di minoranza Turco.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bolognesi, Montroni, Currò.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  395   
   Votanti  359   
   Astenuti   36   
   Maggioranza  180   
    Hanno votato sì   45    
    Hanno votato no  314.    

Pag. 78
  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Bonafede 2.86 e Sarro 2.88, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle, mentre si rimette all’Assemblea il relatore di minoranza Turco.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Malisani, Gigli.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  399   
   Votanti  367   
   Astenuti   32   
   Maggioranza  184   
    Hanno votato sì  106    
    Hanno votato no  261.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione degli identici emendamenti Bonafede 2.91 e Sarro 2.94.

  TANCREDI TURCO, Relatore di minoranza. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  TANCREDI TURCO, Relatore di minoranza. Presidente, vorrei spiegare il motivo della nostra contrarietà o comunque di un giudizio di astensione su tutti gli emendamenti che vanno nella direzione di ridurre le competenze della magistratura onoraria.
  Noi non siamo in linea di principio contrari ad aumentarne le competenze, perché chiunque frequenti con una certa assiduità le aule dei tribunali sa che se la giustizia in Italia non è ancora arrivata al collasso è grazie all’enorme lavoro della magistratura onoraria.

Pag. 79
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE LUIGI DI MAIO (ore 12,35)

  TANCREDI TURCO, Relatore di minoranza. Se, quindi, in linea di principio, si vuole andare nella direzione di ridurre le competenze della giustizia onoraria, bisogna contemporaneamente prevedere l’aumento del numero dei giudici togati, altrimenti nel giro di pochi anni si arriverebbe al totale collasso di tutti i tribunali in Italia.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Bonafede 2.91 e Sarro 2.94, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fossati, Malpezzi.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  391   
   Votanti  352   
   Astenuti   39   
   Maggioranza  177   
    Hanno votato sì  108    
    Hanno votato no  244.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Colletti 2.95 e Sarro 2.217, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza Colletti, mentre si rimette all’Assemblea il relatore di minoranza Turco.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fabbri, Galli.
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 80
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  397   
   Votanti  358   
   Astenuti   39   
   Maggioranza  180   
    Hanno votato sì  112    
    Hanno votato no  246.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Sarro 2.105, con il parere contrario di Commissione e Governo, contrario del relatore di minoranza Colletti, mentre il relatore di minoranza Turco si rimette all’Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Garavini, Tidei, Marroni…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  403   
   Votanti  369   
   Astenuti   34   
   Maggioranza  185   
    Hanno votato sì   48    
    Hanno votato no  321.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Adesso siamo in presenza di una serie di emendamenti a scalare. Ai sensi dell’articolo 85, comma 8, primo periodo del Regolamento, e secondo la prassi consolidata, voteremo l’emendamento Sarro 2.107, e poi gli identici emendamenti Bonafede 2.96 e Sarro 2.98.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Sarro 2.107, su cui tutti hanno espresso parere contrario, tranne il relatore di minoranza Turco che si rimette all’Aula.Pag. 81
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Catanoso…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  403   
   Votanti  371   
   Astenuti   32   
   Maggioranza  186   
    Hanno votato sì   46    
    Hanno votato no  325.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Bonafede 2.96 e Sarro 2.98, con il parere contrario di Commissione e Governo, favorevole del relatore di minoranza Colletti, mentre il relatore di minoranza Turco si rimette all’Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Arlotti, Carra, Caso…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  400   
   Votanti  371   
   Astenuti   29   
   Maggioranza  186   
    Hanno votato sì  118    
    Hanno votato no  253.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Avverto che l’emendamento Sarro 2.110 è stato ritirato.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Chiarelli 2.118, con il parere contrario Pag. 82di Commissione, Governo e relatore di minoranza Colletti, mentre il relatore di minoranza Turco si rimette all’Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  398   
   Votanti  366   
   Astenuti   32   
   Maggioranza  184   
    Hanno votato sì   57    
    Hanno votato no  309.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Molteni 2.113, Colletti 2.202 e Chiarelli 2.219, con il parere contrario di Commissione e Governo, favorevole del relatore di minoranza Colletti, mentre il relatore di minoranza Turco si rimette all’Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Zan, Cominardi, Pellegrino, Archi…

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  404   
   Votanti  345   
   Astenuti   59   
   Maggioranza  173   
    Hanno votato sì   94    
    Hanno votato no  251.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 83
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 2.112, con il parere contrario di Commissione e Governo, favorevole del relatore di minoranza Colletti, mentre il relatore di minoranza Turco si rimette all’Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Carnevali, Murer, Marzano, Giachetti, Tripiedi…

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  402   
   Votanti  330   
   Astenuti   72   
   Maggioranza  166   
    Hanno votato sì   81    
    Hanno votato no  249.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 2.114, con il parere contrario di Commissione e Governo, favorevole del relatore di minoranza Colletti, mentre il relatore di minoranza Turco si rimette all’Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fedi, Pilozzi, Nicoletti, Segoni, Prina…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  395   
   Votanti  326   
   Astenuti   69   
   Maggioranza  164   
    Hanno votato sì   77    
    Hanno votato no  249.    

Pag. 84
  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 2.115, con il parere contrario di Commissione e Governo, favorevole del relatore di minoranza Colletti, mentre il relatore di minoranza Turco si rimette all’Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Formisano, Occhiuto, Covello, Petraroli, Malpezzi…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  395   
   Votanti  327   
   Astenuti   68   
   Maggioranza  164   
    Hanno votato sì   79    
    Hanno votato no  248.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 2.116, con il parere contrario di Commissione e Governo, favorevole del relatore di minoranza Colletti, mentre il relatore di minoranza Turco si rimette all’Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Placiso, Tancredi, Caso, Nicchi…

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  395   
   Votanti  325   
   Astenuti   70   
   Maggioranza  163   
    Hanno votato sì   78    
    Hanno votato no  247.    

Pag. 85
  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Molteni 2.117, i pareri sono tutti contrari, tranne che per il relatore di minoranza Turco che si rimette all’Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Pellegrino…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  393   
   Votanti  361   
   Astenuti   32   
   Maggioranza  181   
    Hanno votato sì   54    
    Hanno votato no  307.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 2.259, con il parere contrario di Commissione e Governo, favorevole del relatore di minoranza Colletti, mentre il relatore di minoranza Turco si rimette all’Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Sanga, Palma, Del Grosso…

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  395   
   Votanti  316   
   Astenuti   79   
   Maggioranza  159   
    Hanno votato sì   68    
    Hanno votato no  248.    

Pag. 86
  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Molteni 2.119, con il parere contrario di Commissione, Governo e del relatore di minoranza Colletti, mentre il relatore di minoranza Turco si rimette all’Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Malisani, Di Battista..
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  400   
   Votanti  357   
   Astenuti   43   
   Maggioranza  179   
    Hanno votato sì   41    
    Hanno votato no  316    

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 2.120, con il parere contrario di Commissione e Governo, parere favorevole del relatore di minoranza Colletti, mentre il relatore di minoranza Turco si rimette all’Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Da Villa, Monchiero, Binetti…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  390   
   Votanti  339   
   Astenuti   51   
   Maggioranza  170   
    Hanno votato sì   96    
    Hanno votato no  243    

Pag. 87
  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 2.121, con il parere contrario di Commissione e Governo, parere favorevole del relatore di minoranza Colletti, mentre il relatore di minoranza Turco si rimette all’Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).
  Duranti, Furnari, Monchiero…

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  386   
   Votanti  309   
   Astenuti   71   
   Maggioranza  155   
    Hanno votato sì   68    
    Hanno votato no  241    

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 2.125, con il parere contrario di Commissione e Governo ed il parere favorevole dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Pellegrino, Pilozzi…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  394   
   Votanti  317   
   Astenuti   77   
   Maggioranza  159   
    Hanno votato sì   72    
    Hanno votato no  245    

Pag. 88
  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Molteni 2.126, con il parere contrario di Commissione, Governo e del relatore di minoranza Turco ed il parere favorevole del relatore di minoranza Colletti.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).
  Palma..

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  393   
   Votanti  356   
   Astenuti   37   
   Maggioranza  179   
    Hanno votato sì  108    
    Hanno votato no  248    

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Molteni 2.127, con il parere contrario di Commissione, Governo, e del relatore di minoranza Turco, mentre il relatore di minoranza Colletti si rimette all’Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).
  Furnari, Taglialatela…

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  397   
   Votanti  294   
   Astenuti  103   
   Maggioranza  148   
    Hanno votato sì   39    
    Hanno votato no  255    

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 89
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Molteni 2.128, con il parere contrario di Commissione, Governo, e dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Pilozzi …
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  392   
   Votanti  352   
   Astenuti   40   
   Maggioranza  177   
    Hanno votato sì   14    
    Hanno votato no  338.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Molteni 2.129, con il parere contrario di Commissione, Governo, e dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Pastorino, Burtone, Caso …
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  389   
   Votanti  354   
   Astenuti   35   
   Maggioranza  178   
    Hanno votato sì   14    
    Hanno votato no  340.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Segnalo che l’emendamento Sannicandro 2.130 è ritirato.Pag. 90
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Chiarelli 2.203, con il parere contrario di Commissione, Governo, e del relatore di minoranza Colletti ed il parere favorevole del relatore di minoranza Turco.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Archi, Rabino, Fucci, Gigli, Alberti …
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  393   
   Votanti  355   
   Astenuti   38   
   Maggioranza  178   
    Hanno votato sì   42    
    Hanno votato no  313.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Chiarelli 2.204, con il parere contrario di Commissione, Governo, e del relatore di minoranza Colletti ed il parere favorevole del relatore di minoranza Turco.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Malisani, Di Benedetto, Peluffo, Massimiliano Bernini …
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  393   
   Votanti  353   
   Astenuti   40   
   Maggioranza  177   
    Hanno votato sì   39    
    Hanno votato no  314.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 91
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Chiarelli 2.205, con il parere contrario di Commissione, Governo, e del relatore di minoranza Colletti, mentre il relatore di minoranza Turco si rimette all’Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Giammanco …
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  394   
   Votanti  349   
   Astenuti   45   
   Maggioranza  175   
    Hanno votato sì   35    
    Hanno votato no  314.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Chiarelli 2.206, con il parere contrario di Commissione e Governo, parere favorevole del relatore di minoranza Colletti, mentre si rimette all’Aula il relatore di minoranza Turco.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Malisani, Carfagna, Stella Bianchi, Pilozzi, Bolognesi, Guidesi…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  394   
   Votanti  348   
   Astenuti   46   
   Maggioranza  175   
    Hanno votato sì  105    
    Hanno votato no  243.    

Pag. 92
  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Chiarelli 2.207, con il parere contrario di tutti, tranne del relatore di minoranza Turco che è favorevole.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Montroni, Carella… hanno votato tutti ? Sembra di sì.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  383   
   Votanti  341   
   Astenuti   42   
   Maggioranza  171   
    Hanno votato sì   46    
    Hanno votato no  295.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 2.136, con il parere contrario della Commissione e del Governo, e con il parere favorevole dei due relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Nicchi, D’Ambrosio… ci siamo ? Sembra di sì.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  383   
   Votanti  343   
   Astenuti   40   
   Maggioranza  172   
    Hanno votato sì  105    
    Hanno votato no  238.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 93
  Gli emendamenti Sannicandro 2.142 e 2.144 sono ritirati.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Chiarelli 2.220, con il parere contrario della Commissione e del Governo, e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ci siamo ? Sembra di sì… Caso, Grillo, Lupo… poi, qualcun altro ? Carloni… sembra che ci siamo.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  393   
   Votanti  351   
   Astenuti   42   
   Maggioranza  176   
    Hanno votato sì  111    
    Hanno votato no  240.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  L’emendamento Sarro 2.221 è ritirato.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Colletti 2.145 e Sarro 2.222, con il parere contrario della Commissione e del Governo, e con il parere favorevole dei due relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ci siamo ? Occhiuto, Massa.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  389   
   Votanti  354   
   Astenuti   35   
   Maggioranza  178   Pag. 94
    Hanno votato sì  113    
    Hanno votato no  241.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 2.155, con il parere contrario della Commissione e del Governo, e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ci siamo ? Furnari, Palese, Marti.
  Dichiaro chiusa la votazione. Ah, c’era Tidei… chiedo scusa, non l’avevamo visto.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  382   
   Votanti  343   
   Astenuti   39   
   Maggioranza  172   
    Hanno votato sì  106    
    Hanno votato no  237.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Gli emendamenti Sannicandro 2.157 e 2.169 sono ritirati.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Molteni 2.172 e Chiarelli 2.223, con il parere contrario di tutti, tranne del relatore di minoranza Colletti, che è favorevole.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ci siamo ? Furnari.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  386   
   Votanti  357   Pag. 95
   Astenuti   29   
   Maggioranza  179   
    Hanno votato sì  120    
    Hanno votato no  237.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 96
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’articolo 2.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Silvia Giordano, Ottobre… ci siamo ? Sembra di sì.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  393   
   Votanti  380   
   Astenuti   13   
   Maggioranza  191   
    Hanno votato sì  241    
    Hanno votato no  139.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell’articolo 3 – A.C. 3672)

  PRESIDENTE. Passiamo all’esame dell’articolo 3 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l’allegato A – A.C. 3672).
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito il relatore per la maggioranza ad esprimere il parere della Commissione.

  GIUSEPPE GUERINI, Relatore per la maggioranza. Grazie, Presidente. C’è un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, di tutti gli emendamenti.

  PRESIDENTE. Turco ?

  TANCREDI TURCO, Relatore di minoranza. Sugli emendamenti Colletti 3.1 e 3.2 mi rimetto all’Assemblea; sull’emendamento Sarro 3.200 il parere è favorevole.

  PRESIDENTE. Colletti ?

Pag. 97
  ANDREA COLLETTI, Relatore di minoranza. Il parere è favorevole su tutti gli emendamenti.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  GENNARO MIGLIORE, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Il parere è conforme a quello espresso dal relatore per la maggioranza.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 3.1, con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole del relatore di minoranza Colletti e sul quale il relatore di minoranza Turco si rimette all’Assemblea.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Cancelleri, Caso… ci siamo ? Sembra di sì… Occhiuto.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  381   
   Votanti  335   
   Astenuti   46   
   Maggioranza  168   
    Hanno votato sì  104    
    Hanno votato no  231.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 3.2, con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole del relatore di minoranza Colletti e sul quale il relatore di minoranza Turco si rimette all’Assemblea.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Zan… chi non riesce a votare ? Camani… ha votato. Ci siamo ? Carrozza, Camani ancora non riesce a votare… Fabbri ha votato… sembra che abbiano votato tutti.Pag. 98
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  377   
   Votanti  330   
   Astenuti   47   
   Maggioranza  166   
    Hanno votato sì   96    
    Hanno votato no  234.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Sarro 3.200, con il parere contrario della Commissione e del Governo, e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Occhiuto, Carrozza… qualcun altro non riesce a votare ? Non mi pare.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  377   
   Votanti  334   
   Astenuti   43   
   Maggioranza  168   
    Hanno votato sì  100    
    Hanno votato no  234.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’articolo 3.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fabbri, Mognato… ci siamo ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

Pag. 99
   Presenti  388   
   Votanti  364   
   Astenuti   24   
   Maggioranza  183   
    Hanno votato sì  237    
    Hanno votato no  127.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell’articolo 4 – A.C. 3672)

  PRESIDENTE. Passiamo all’esame dell’articolo 4 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l’allegato A – A.C. 3672).
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione sugli emendamenti riferiti all’articolo 4.

  GIUSEPPE GUERINI, Relatore per la maggioranza. La Commissione formula un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, degli emendamenti Colletti 4.1 e Colletti 4.2.

  PRESIDENTE. Onorevole Colletti ?

  ANDREA COLLETTI, Relatore di minoranza. Ovviamente esprimo parere favorevole su tutti gli emendamenti riferiti all’articolo 4.

  PRESIDENTE. Onorevole Turco ?

  TANCREDI TURCO, Relatore di minoranza. Mi rimetto all’Aula su entrambi gli emendamenti all’articolo 4.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  GENNARO MIGLIORE, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Il Governo esprime parere contrario su entrambi gli emendamenti riferiti all’articolo 4.

  PRESIDENTE. Prendo atto che i presentatori dell’emendamento Colletti 4.1 non accedono all’invito al ritiro.
  Passiamo ai voti.Pag. 100
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 4.1, con il parere contrario della Commissione e del Governo, il parere favorevole del relatore Colletti, mentre si rimette all’Aula il relatore Turco.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Patriarca…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  378   
   Votanti  330   
   Astenuti   48   
   Maggioranza  166   
    Hanno votato sì   70    
    Hanno votato no  260.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 4.2, con il parere contrario della Commissione e del Governo, il parere favorevole del relatore Colletti mentre il relatore Turco si rimette all’Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Gnecchi…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  372   
   Votanti  325   
   Astenuti   47   
   Maggioranza  163   
    Hanno votato sì   68    
    Hanno votato no  257.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 101
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’articolo 4. Colleghi, il tono della voce….
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Malisani… Tidei…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  382   
   Votanti  285   
   Astenuti   97   
   Maggioranza  143   
    Hanno votato sì  234    
    Hanno votato no  51.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell’articolo 5 – A.C. 3672)

  PRESIDENTE. Passiamo all’esame dell’articolo 5 (Vedi l’allegato A – A.C. 3672), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’articolo 5.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  378   
   Votanti  355   
   Astenuti   23   
   Maggioranza  178   
    Hanno votato sì  304    
    Hanno votato no  51.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

Pag. 102
(Esame dell’articolo 6 – A.C. 3672)

  PRESIDENTE. Passiamo all’esame dell’articolo 6 (Vedi l’allegato A – A.C. 3672), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’articolo 6.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Del Grosso… Busto… Grillo…Giammanco… Carbone… Palazzotto…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  381   
   Votanti  294   
   Astenuti   87   
   Maggioranza  148   
    Hanno votato sì  241    
    Hanno votato no  53.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell’articolo 7 – A.C. 3672)

  PRESIDENTE. Passiamo all’esame dell’articolo 7 (Vedi l’allegato A – A.C. 3672), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.

Pag. 103
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’articolo 7.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Rabino… Di Benedetto… Grillo… Toninelli… Lupo…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  382   
   Votanti  359   
   Astenuti   23   
   Maggioranza  180   
    Hanno votato sì  311    
    Hanno votato no  48.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell’articolo 8 – A.C. 3672)

  PRESIDENTE. Passiamo all’esame dell’articolo 8 e degli articoli aggiuntivi ad esso presentati (Vedi l’allegato A – A.C. 3672).
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’articolo 8.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Lainate… Palese…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  379   
   Votanti  353   
   Astenuti   26   
   Maggioranza  177   
    Hanno votato sì  304    Pag. 104
    Hanno votato no  49.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  Invito il relatore Guerini ad esprimere il parere della Commissione sugli articoli aggiuntivi riferiti all’articolo 8. Ricordo che l’articolo aggiuntivo Sannicandro 8.01 è stato ritirato.

  GIUSEPPE GUERINI, Relatore per la maggioranza. La Commissione formula un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, degli articoli aggiuntivi Turco 8.03 e Colletti 8.02.

  PRESIDENTE. Deputato Colletti ?

  ANDREA COLLETTI, Relatore di minoranza. Esprimo parere favorevole sugli articoli aggiuntivi riferiti all’articolo 8.

  PRESIDENTE. Deputato Turco ?

  TANCREDI TURCO, Relatore di minoranza. Esprimo parere favorevole sugli articoli aggiuntivi riferiti all’articolo 8.

  PRESIDENTE. Governo ?

  GENNARO MIGLIORE, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Il Governo esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi riferiti all’articolo 8.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’articolo aggiuntivo Turco 8.03, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Colonnese… Malpezzi… Galperti… Carra…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  375   Pag. 105
   Votanti  340   
   Astenuti   35   
   Maggioranza  171   
    Hanno votato sì   78    
    Hanno votato no  262.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell’articolo aggiuntivo Colletti 8.02.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Colletti. Ne ha facoltà. Prego colleghi, il tono della voce per favore

  ANDREA COLLETTI. Grazie Presidente con questo articolo aggiuntivo vogliamo mettere fine al limite delle tre consegne per il concorso in magistratura. È un limite che direi anacronistico, è un limite che in realtà sussiste solo per il concorso in magistratura e quello notarile e non per tutti gli altri concorsi pubblici. In molti ci chiedono di togliere questo limite perché non ha alcun senso dal nostro punto di vista e pertanto basterebbe un voto favorevole da parte di quest’Aula per mettere fine a un’ingiustizia perché, dal nostro punto di vista, si può sempre partecipare a un concorso pubblico e non vi devono essere limiti di sorta nella partecipazione a concorsi pubblici.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’articolo aggiuntivo Colletti 8.02.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Arlotti… Carra… Carloni… Grassi… Zan…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  360   
   Votanti  319   
   Astenuti   41   
   Maggioranza  160   Pag. 106
    Hanno votato sì   90    
    Hanno votato no  229.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Esame dell’articolo 9 – A.C. 3672)

  PRESIDENTE. Passiamo all’esame dell’articolo 9 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l’allegato A – A.C. 3672).
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito il relatore Guerini ad esprimere il parere della Commissione.

  GIUSEPPE GUERINI, Relatore per la maggioranza. La Commissione formula un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, dell’emendamento Colletti 9.1.

  PRESIDENTE. Può esprimere il parere anche sull’articolo aggiuntivo Colletti 9.03 ?

  GIUSEPPE GUERINI, Relatore per la maggioranza. La Commissione formula un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, dell’emendamento Colletti 9.03.

  PRESIDENTE. Deputato Turco ?

  TANCREDI TURCO, Relatore di minoranza. Esprimo parere favorevole sull’emendamento Colletti 9.1, mentre mi rimetto all’Aula sull’articolo aggiuntivo 9.03.

  PRESIDENTE. Deputato Colletti ?

  ANDREA COLLETTI, Relatore di minoranza. Esprimo parere favorevole su entrambe le proposte emendative riferite all’articolo 9.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  GENNARO MIGLIORE, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Esprimo parere contrario su entrambe le proposte emendative riferite all’articolo 9.

Pag. 107
  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Colletti 9.1, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  345   
   Votanti  306   
   Astenuti   39   
   Maggioranza  154   
    Hanno votato sì   86    
    Hanno votato no  220.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’articolo 9.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Nicchi… Gnecchi… Raciti… Palma…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  366   
   Votanti  346   
   Astenuti   20   
   Maggioranza  174   
    Hanno votato sì  228    
    Hanno votato no  118.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’articolo aggiuntivo Colletti 9.03, con il parere Pag. 108contrario della Commissione e del Governo, favorevole del relatore di minoranza Colletti e sul quale si rimette all’Aula il relatore di minoranza Turco.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  368   
   Votanti  327   
   Astenuti   41   
   Maggioranza  164   
    Hanno votato sì   76    
    Hanno votato no  251.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Esame degli ordini del giorno – A.C. 3672)

  PRESIDENTE. Passiamo all’esame degli ordini del giorno presentati (Vedi l’allegato A – A.C. 3672).
  Qual è il parere del Governo sugli ordini del giorno presentati ?

  GENNARO MIGLIORE, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Presidente, chiederei una brevissima pausa, perché devo valutare, sono arrivati cinque, sei, ordini del giorno nel corso delle ultimissime…

  PRESIDENTE. Le bastano 5 minuti ?

  GENNARO MIGLIORE, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Sì, 5 minuti.

  PRESIDENTE. Sospendo la seduta che riprenderà alle 13,25.

Pag. 109
  La seduta, sospesa alle 13,15, è ripresa alle 13,30.

  PRESIDENTE. Chiedo al Governo il parere sugli ordini del giorno presentati ?

  GENNARO MIGLIORE, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Grazie, signor Presidente. Mi scuso con l’Aula del protrarsi di questa valutazione.
  Il Governo esprime parere contrario sull’ordine del giorno Pagano n. 9⁄3672⁄1, mentre accoglie come raccomandazione l’ordine del giorno Marotta n. 9⁄3672⁄2. Il Governo esprime parere favorevole sull’ordine del giorno Fontana n. 9⁄3672⁄3, mentre esprime parere contrario sull’ordine del giorno Schullian n. 9⁄3672⁄4.

  PRESIDENTE. L’ordine del giorno Schullian n. 9⁄3672⁄4 è stato ritirato.

  GENNARO MIGLIORE, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Sta bene. Il Governo esprime parere favorevole sull’ordine del giorno Plangger n. 9⁄3672⁄5, mentre accoglie come raccomandazione l’ordine del giorno Ottobre n. 9⁄3672⁄6. Il Governo esprime parere contrario sull’ordine del giorno Carrescia n. 9⁄3672⁄7, mentre accoglie come raccomandazione l’ordine del giorno Tartaglione n. 9⁄3672⁄8.
  Il Governo esprime parere favorevole sull’ordine del giorno Guerini n. 9⁄3672⁄9, mentre accoglie come raccomandazione l’ordine del giorno Marzano n. 9⁄3672⁄10.
  Il Governo esprime parere contrario sugli ordini del giorno Dambruoso n. 9⁄3672⁄11, Zan n. 9⁄3672⁄12 e Baruffi n. 9⁄3672⁄13, mentre esprime parere favorevole sull’ordine del giorno Ferranti n. 9⁄3672⁄14.
  Il Governo esprime parere contrario sull’ordine del giorno Cardinale n. 9⁄3672⁄15, mentre accoglie come raccomandazione gli ordini del giorno Pili n. 9⁄3672⁄16 e Molteni n. 9⁄3672⁄17.
  Il Governo esprime parere contrario sull’ordine del giorno Invernizzi n. 9⁄3672⁄18, mentre accoglie come raccomandazione l’ordine del giorno Maestri n. 9⁄3672⁄19.Pag. 110
  Il Governo esprime parere contrario sugli ordini del giorno Turco n. 9⁄3672⁄20 e Matarrelli n. 9⁄3672⁄21.

  PRESIDENTE. Passiamo all’ordine del giorno Pagano n. 9⁄3672⁄1; il parere è contrario si va avanti o si chiede di metterlo in votazione ? Ritirato.
  L’ordine del giorno Marotta n. 9⁄3672⁄2 è accolto come raccomandazione, va bene ? Va bene. Sull’ordine del giorno Gregorio Fontana n. 9⁄3672⁄3, vi è un parere favorevole, se non si insiste si va avanti. Sull’ordine del giorno Plangger n. 9⁄3672⁄5, vi è un parere favorevole, si va avanti. L’ordine del giorno Ottobre n. 9⁄3672⁄6 è accolto come raccomandazione, andiamo avanti. L’ordine del giorno Carrescia n. 9⁄3672⁄7 è stato ritirato. L’ordine del giorno Tartaglione n. 9⁄3672⁄8 è accolto come raccomandazione, va bene. Sull’ordine del giorno Giuseppe Guerini n. 9⁄3672⁄9, vi è un parere favorevole, si va avanti. L’ordine del giorno Marzano n. 9⁄3672⁄10 è accolto come raccomandazione, va bene. Sull’ordine del giorno Dambruoso n. 9⁄3672⁄11, vi è un parere contrario, chiede di metterlo in votazione ? Prego Vargiu.

  PIERPAOLO VARGIU. È ritirato.

  PRESIDENTE. Sull’ordine del giorno Zan n. 9⁄3672⁄12, vi è un parere contrario. È ritirato.
  Sull’ordine del giorno Baruffi n. 9⁄3672⁄13, vi è un parere contrario.

  DAVIDE BARUFFI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  DAVIDE BARUFFI. Grazie Presidente. Annunciò naturalmente il ritiro, a fronte di questo parere contrario. Invito il Governo in ogni caso a valutare con sobrietà successivamente, quando emanerà i decreti legislativi, su come sia positiva la previsione che gli oneri previdenziali siano a carico dell’indennità, ma esistono comunque professionisti che già versano nella propria gestione previdenziale; del problema il Governo ne dovrà tener conto. Confido che nella fretta non si sia potuto esaminare questo aspetto.

Pag. 111
  GENNARO MIGLIORE, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  GENNARO MIGLIORE, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Presidente, ringrazio il collega, ma vorrei solo precisare che il parere contrario è relativo al fatto che l’impegno al Governo, in relazione a un indirizzo che deve riguardare le casse private, ci sembra non corrispondente alle nostre funzioni. Pertanto, ovviamente terremo ben presente la sua sollecitazione, quella che è contenuta nell’ordine del giorno, ma non è un impegno diretto per il Governo in termini di attuazione dei regolamenti e disposizioni specifiche.

  PRESIDENTE. Quindi, andiamo avanti.
  Sull’ordine del giorno Ferranti n. 9⁄3672⁄14 il parere è favorevole. L’ordine del giorno Cardinale n. 9⁄3672⁄15 è ritirato. L’ordine del giorno Pili n. 9⁄3672⁄16 è accolto come raccomandazione, va bene, non si insiste per la votazione. L’ordine del giorno Molteni n. 9⁄3672⁄17 è accolto come raccomandazione, va bene, non si insiste per la votazione.
  Sull’ordine del giorno Invernizzi n. 9⁄3672⁄18 il parere è contrario: prendo atto che si insiste per la votazione.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’ordine del giorno Invernizzi n. 9⁄3672⁄18.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Albanella, Parentela, Pastorino, Iori, D’Uva, Spessotto.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  313   
   Votanti  286   
   Astenuti   27   
   Maggioranza  144   
    Hanno votato sì   89    
    Hanno votato no  197.    

Pag. 112
  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  L’ordine del giorno Andrea Maestri n. 9⁄3672⁄19 è accolto come raccomandazione, non si insiste per la votazione. Sull’ordine del giorno Turco n. 9⁄3672⁄20 il parere è contrario: prendo atto che si insiste per la votazione.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’ordine del giorno Turco n. 9⁄3672⁄20.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fava, De Lorenzis.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  316   
   Votanti  314   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  158   
    Hanno votato sì  114    
    Hanno votato no  200.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Sull’ordine del giorno Matarrelli n. 9⁄3672⁄21 il parere è contrario: prendo atto che si insiste per la votazione.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’ordine del giorno Matarrelli n. 9⁄3672⁄21.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Montroni, Caso, Binetti, Sanga, Carella.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  320   
   Votanti  313   
   Astenuti    7   
   Maggioranza  157   Pag. 113
    Hanno votato sì  110    
    Hanno votato no  203.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  È così esaurito l’esame degli ordini del giorno presentati.

(Dichiarazioni di voto finale – A.C. 3672)

  PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Sannicandro. Ne ha facoltà, per due minuti.

  ARCANGELO SANNICANDRO. Presidente, la ringrazio per avermi consentito questa precedenza. Devo soltanto annunciare che, per quanto stamattina abbiamo illustrato, credo che sia sufficiente rifarmi a quanto detto, per cui annuncio il voto favorevole dell’intero gruppo (Commenti dei deputati del gruppo Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà). Presidente, rettifico: annuncio il voto contrario dell’intero gruppo.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il collega Abrignani. Ne ha facoltà.

  IGNAZIO ABRIGNANI. Presidente, con il suo consenso dichiaro il voto favorevole di ALA e consegno il testo integrale della mia dichiarazione di voto.

  PRESIDENTE. È autorizzato.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il collega Maestri. Ne ha facoltà.

Pag. 114
  ANDREA MAESTRI. Presidente, nonostante la disattenzione generale dell’Aula e l’assenza del Ministro…

  PRESIDENTE. Colleghi, per favore, il tono della voce. Il tono della voce !

  ANDREA MAESTRI. …vorrei articolare un intervento per dichiarazione di voto; annuncio già il voto contrario della componente Alternativa Libera-Possibile a questo provvedimento. Una stabilizzazione della magistratura onoraria che superi la precarietà e dia regole certe a questo fondamentale pezzo della giustizia: con queste parole si esprimeva il responsabile giustizia del Partito Democratico al salone di Rimini nel 2010. Diventato Ministro, con portafoglio ma ancora senza laurea, Andrea Orlando delega se stesso a riformare la magistratura onoraria per interposta allineatissima maggioranza. L’obiettivo politico è fin troppo chiaro: non mettere un euro in più nel settore giustizia, trasformare definitivamente i magistrati onorari in giudici di serie B a tutti gli affetti, aggravare il loro carico di lavoro, farne dei lavoratori precari a tempo parziale privi di tutele previdenziali e assistenziali per malattia, maternità, ferie.
  E pensare che è proprio grazie al lavoro, alla passione e al sacrificio di questi professionisti che la giustizia non implode e mantiene standard accettabili di qualità. Questa precarietà, che è anche insufficienza e incertezza retributiva, si tradurrà in uno scadimento della qualità del servizio, perché parliamo di oltre 5 mila magistrati onorari a fronte di circa 9 mila magistrati togati. Noi abbiamo vanamente tentato di superare le macroscopiche criticità di questo provvedimento, con emendamenti ragionevoli, ma con la scusa della fretta c’è stato propinato un testo blindato e inemendabile. Avete approvato proprio con la legge di stabilità una proroga di soli sei mesi per limitare al minimo il dibattito parlamentare; avete tagliato le risorse per la magistratura onoraria proprio all’interno della legge di stabilità e oggi ci somministrate l’ennesima riforma ad invarianza finanziaria, ma non si fanno buone riforme senza Pag. 115risorse adeguate. Nemmeno vi rendete conto che la magistratura onoraria, lungi dall’essere una magistratura di serie B, ha una precisa, cogente radice costituzionale nell’articolo 106 della Costituzione.
  Concludo denunciando la mortificazione e l’umiliazione di persone, di magistrati onorari, come il dottor Calogero, GOT del tribunale di Napoli da diciotto anni, che, attinto da una grave malattia, dopo una prima operazione chirurgica è dovuto rientrare al lavoro prima della fine della convalescenza per non perdere il suo posto. Il lavoro giudiziario, signor Ministro oggi assente in Aula, è un lavoro tra i più complessi, delicati e preziosi per una comunità. Svilire e umiliare il lavoro e la dignità di un’intera categoria non potrà che avere pesanti ripercussioni sull’intero settore della giustizia. Di qui il nostro fermo, deciso e motivato voto contrario (Applausi dei deputati del gruppo Misto-Alternativa Libera-Possibile).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il collega Chiarelli. Ne ha facoltà.

  GIANFRANCO GIOVANNI CHIARELLI. Presidente, duole dovessi ripetere ancora una volta nell’esporre le ragioni del voto contrario dei Conservatori e Riformisti. Ci troviamo di fronte all’ennesimo pasticcio fatto dal Governo, l’ennesima prova di un’assoluta arroganza di chi ormai ritiene di poter essere autosufficiente e di poter fare a meno di ogni contributo. Purtroppo tutta l’azione di Governo in tema di giustizia, finora, si è caratterizzata con provvedimenti a macchia di leopardo, approvati – ma è meglio dire imposti – a forza di fiducia e senza alcuna possibilità di contribuire a migliorare provvedimenti che i fatti dicono essere poco efficaci, per usare un eufemismo. Questa riforma della magistratura doveva essere già stata fatta nel 2003, fu prorogata per cinque anni e successivamente ci sono state proroghe annuali fino a quella ultimativa del 31 maggio 2015. Essa doveva garantire due obiettivi: garantire che non venisse meno l’attuale contributo dei giudici onorari dei tribunali, vice procuratori onorari e giudici di pace in servizio, e risolvere una volta per tutte le criticità insite nell’attuale impiego degli stessi.
  Abbiamo presentato una serie di emendamenti, ma ancora una volta non ci è stato consentito in Commissione, considerando Pag. 116i tempi ristretti (appena arrivato il 24 marzo dal Senato) di apportare dei miglioramenti.

  PRESIDENTE. Per favore, i banchi del Governo. Per favore, i banchi del Governo.

  GIANFRANCO GIOVANNI CHIARELLI. Abbiamo depositato, noi come Conservatori e Riformisti, a firma del sottoscritto, una serie di emendamenti, proprio perché la complessità in materia richiedeva una maggiore attenzione; invece si è voluto liquidare con il solito provvedimento pasticciato. Illustrare nel merito i miei emendamenti, gli emendamenti dei Conservatori e Riformisti, non è consentito dall’esiguo tempo a disposizione, ma sinteticamente vorrei dire che si tratta ancora una volta dell’ennesimo provvedimento a macchia di leopardo, come dicevo, redatto dal Governo.
  Vorrei solo rimarcare all’attenzione dell’Aula che le inefficienze graveranno sugli operatori, e soprattutto sui cittadini, sommando questo ulteriore pasticcio ai precedenti, che hanno riguardato il taglio lineare, indiscriminato delle sedi periferiche; e temo purtroppo ai prossimi tagli che questo Governo, questa maggioranza vorrà fare per le corti di appello, ai quali dichiariamo sin da ora fermamente la nostra contrarietà e la nostra battaglia.
  Il nostro «no», dunque, è un «no» convinto, che guarda soprattutto al merito del provvedimento e in generale alla visione complessiva che questo Governo dimostra di avere in tema di giustizia. Un «no» anche all’arroganza di chi associa ad una palese incompetenza il rifiuto di ogni forma di dialogo e di confronto. Ancora una volta vi siete dimostrati sordi e arroccati sulle vostre sulle vostre posizioni, assumendovi tutte le responsabilità di creare nuove sacche di inefficienza e di calpestare la dignità di professionisti che finora hanno sorretto il sistema giustizia nei tribunali italiani: ecco perché i conservatori e riformisti votano «no» a questo provvedimento (Applausi dei deputati del gruppo Misto-Conservatori e Riformisti).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il collega Rizzetto. Ne ha facoltà. Però chiedo di liberare i banchi del Governo, per favore.

Pag. 117
  WALTER RIZZETTO. Presidente, va immediatamente detto che di fatto questa è una riforma che si chiede da anni, e quindi tendenzialmente ciò può essere considerato quasi – e sottolineo il «quasi» – come un merito rispetto a quanto di fatto abbiamo votato, e stiamo facendo in queste ore. Ma, Presidente, con questa riforma, visto che rispetto al cuore pulsante della stessa, ovvero alle cosiddette coperture previdenziali ed assistenziali dei magistrati, in questa legge delega c’è una riga, e dico una riga, è chiaro che non si pone fine a quello che negli intenti poteva essere il problema fondamentale rispetto a quanto detto e a quanto scritto. Dopodiché, Presidente, sottosegretario, c’è sempre il problema della delega, nel senso che a questo punto io intendo che quando il Parlamento tutto vuole andare a votare una delega al Governo, ebbene, è come se il Parlamento dovesse dare carta bianca all’Esecutivo per legiferare; quindi questo è un ulteriore punto di caduta della politica italiana: non siamo stati capaci – a questo punto al netto delle opposizioni, mi sento di dire – di cercare di creare un qualcosa di corposo, di formante, per quanto riguarda il provvedimento in oggetto, ma si delega, e quindi il Parlamento italiano viene spogliato della sua funzione legislativa fondamentale, attraverso un’ennesima delega.
  Diciamo che in questo caso si vanno di fatto ad aumentare esponenzialmente le competenze della stessa magistratura, senza andare ad amplificarne, come in un qualsiasi lavoro, i diritti. Quindi una riga per quanto riguarda la copertura previdenziale ed assistenziale, il solito metodo della delega, quasi il Governo, l’Esecutivo avesse paura di far legiferare coloro che sono deputati a farlo, ovvero noi, ovvero i deputati, ovvero il Parlamento, ovvero la politica. E quindi noi andremo sicuramente in primis a sottolineare il fatto che erano molti anni che si cercava di trattare un tema del genere: lo si è trattato, lo si sta trattando male. Speriamo a questo punto, e per questo esprimiamo un voto in termini di astensione, che di fatto l’Esecutivo con una delega riesca quantomeno ad aumentare quanto prima detto, e quanto può essere considerato ancora ad oggi un punto di caduta: cercate di fare le cose bene !

Pag. 118
  Avete in questo caso, e ci sarà probabilmente sulla base delle votazioni, la delega da parte della Camera dei deputati al Governo per fare qualcosa; ma immagino che siccome è un provvedimento che viene atteso da molto tempo, penso e spero si possa fare sicuramente meglio. E quindi, Presidente, preannuncio un voto in termini di astensione.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il collega Capelli. Ne ha facoltà.

  ROBERTO CAPELLI. Presidente, due battute, perché poi chiedo di poter consegnare il testo.

  PRESIDENTE. È autorizzato sin da ora.

  ROBERTO CAPELLI. Intervengo soltanto per sottolineare: siamo ben consci che siamo di fronte ad un provvedimento abbastanza settoriale, seppure importante. Il gruppo di Democrazia Solidale-Centro Democratico approverà e dà il suo consenso, nell’ottica di quella necessaria riforma della giustizia che è sempre più attesa e che sempre di più si avvicina al noto personaggio di Godot. Siamo di fronte ad un intervento parziale, ma comunque apprezzabile e necessario. Con questo spirito, appunto, riporto il voto favorevole del gruppo Democrazia Solidale-Centro Democratico.
  Chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna di considerazioni integrative della mia dichiarazione di voto (La Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il collega Molteni. Ne ha facoltà.

  NICOLA MOLTENI. Presidente, mi rifaccio integralmente agli interventi che abbiamo svolto come gruppo della Lega durante il dibattito, lo scarno e misero dibattito avvenuto in mattinata. Con questa riforma, o con questa mezza riforma, si conferma a mio avviso l’ostilità da parte della sinistra rispetto alla magistratura onoraria: la sinistra continua a Pag. 119considerare i magistrati onorari come magistrati di serie B, come magistrati meritevoli di minori tutele, di minori garanzie, di minore dignità; e io invece colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente tutti coloro i quali, appartenenti alla magistratura onoraria nelle varie sfaccettature, giudici di pace, in questi anni in una situazione di assoluta precarietà e di assoluta precarizzazione del lavoro e delle condizioni del proprio lavoro hanno garantito il funzionamento del sistema giustizia.
  Oggi, con questa riforma, non si risolvono integralmente i problemi della magistratura onoraria, non si ridà dignità a questi lavoratori, rimangono lavoratori precari e discriminati nell’ambito del sistema giustizia; anche le modalità di retribuzione scontano gravi incongruenze ed errori da parte del Governo, incongruenze ed errori che durante il dibattito avremmo potuto tranquillamente evitare, accogliendo e discutendo, com’era giusto che fosse, gli emendamenti che sono stati presentati, emendamenti di merito opportuni che andavano tutti esattamente nella stessa direzione: a riconoscere pienamente, in modo serio, completo ed integrale i diritti di quei lavoratori, di quei magistrati non professionisti, ma al contempo la cui funzione è assolutamente importante e fondamentale per tenere in piedi il sistema giustizia. Non lo si è voluto fare, si è blindato il testo, si dà al Governo una delega in bianco che verrà esercitata in modo frettoloso, senza approfondire e senza completare in maniera piena ed efficace i presupposti necessari affinché la magistratura onoraria possa essere quella magistratura di supporto e di sostegno per il funzionamento della giustizia. Una mezza riforma che non risolve i problemi !
  Ripeto, era l’occasione storica, perché finalmente dopo anni, dopo decenni si affrontava e si poneva mano ad una riforma chiesta, auspicata, voluta, desiderata e necessaria: si è persa un’occasione. Il gruppo della Lega, di fronte a queste critiche, esprimerà un voto di astensione, ma non è un voto di astensione nei confronti della riforma o un voto di astensione nei confronti del Governo: è un voto di astensione e di solidarietà e di vigilanza e di rispetto nei confronti della magistratura onoraria. A loro va il nostro ringraziamento per quello che hanno fatto, per quello che fanno e per quello che Pag. 120continueranno a fare, ancora purtroppo in situazioni di disagio e di precarietà; e questo per un Governo che non ha avuto il coraggio di assumersi integralmente la propria responsabilità nei loro confronti (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord e Autonomie-Lega dei Popoli-Noi con Salvini).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Mazziotti Di Celso. Ne ha facoltà.

  ANDREA MAZZIOTTI DI CELSO. Grazie Presidente. Signori rappresentanti del Governo, onorevoli colleghi, Scelta Civica voterà a favore di questo provvedimento. La riforma della magistratura onoraria è una riforma attesa da molto tempo. Noi condividiamo l’impostazione generale della legge, sia la creazione dell’ufficio unico sia la delega al Governo che avrà come effetto la limitazione e la regolamentazione della durata, la nuova determinazione del corrispettivo e, in generale, il principio in base al quale non si creano più delle funzioni sostanzialmente eterne e prorogabili per sempre. Perché, contrariamente a quello che si è detto, la magistratura onoraria, se tale è non può diventare magistratura ordinaria, e quindi la limitazione e le regole particolari che vengono introdotte ci trovano d’accordo.
  Particolare importanza avrà, evidentemente, sia il modo in cui sarà attuata la delega che, devo dire, è tutto tranne che una delega in bianco, perché ci sono pagine e pagine di criteri direttivi. In relazione ad altre deleghe che ci hanno visto più critici questa è sicuramente più precisa.
  Grande importanza assumerà la supervisione che avrà il presidente del tribunale sull’ufficio, perché, anche in relazione ai compensi, saranno previsti degli obiettivi di risultato. Poiché la funzione della magistratura è quella di portare un servizio al cittadino, è essenziale che sia nell’attuazione della delega e sia, soprattutto, nell’attuazione delle norme della delega, la gestione dell’ufficio, i criteri di assegnazione delle cause, i criteri con i quali magistrati coinvolgeranno i magistrati onorari nell’esercizio delle loro funzioni, tutto questo sia organizzato e coordinato in maniera tale da migliorare il servizio al cittadino.
  Noi riteniamo, però, che comunque nel complesso la delega vada nella direzione giusta e per questo voteremo a favore.

Pag. 121
  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Marotta. Ne ha facoltà.

  ANTONIO MAROTTA. Grazie Presidente. La magistratura onoraria nasce molti anni fa e nel tempo consolida la propria posizione all’interno del sistema giustizia. Era nata come la magistratura del buon padre di famiglia per le attività che svolgeva e per i campi nei quali si muoveva. Col passare del tempo ci si è resi sempre di più conto della importanza e della necessità della magistratura onoraria.
  Questa legge, allora, che finalmente arriva – dico finalmente arriva perché sono anni che si procedeva di proroga in proroga – era attesa molto e, al di là delle luci ed ombre che tutte le normative e tutte le leggi comportano, quindi valutiamo assolutamente gli aspetti positivi.
  Erano due le direttrici in cui si muoveva e si è mosso il Governo nell’ambito di questa legge delega. La prima. impossibilità di rinunciare al contributo della magistratura onoraria oggi da parte del sistema giustizia. Lo dico perché i risultati e le statistiche parlano di un contributo che oggi diventa assolutamente necessario, soprattutto con riferimento alla crisi che viviamo nel nostro sistema giustizia. Il secondo aspetto, e questo lo dico con la massima chiarezza: impossibilità di equiparare quello che è il percorso della magistratura onoraria al percorso della magistratura ordinaria. Ce lo vieta la Carta costituzionale e di questo io penso che, col tempo, anche la magistratura onoraria se n’è fatta una ragione. Con questa normativa si affrontano i problemi della giustizia, non i problemi che servono a risolvere, nell’ambito della giustizia, i problemi dei magistrati. Questo perché per tutto l’iter di questo provvedimento, e nel corpo del provvedimento stesso, voi vedete che per certi versi si è cercato di equiparare la struttura e il metodo della valutazione della magistratura onoraria a quelli della magistratura ordinaria. Basta leggere quello che si è fatto con riferimento all’accesso, che è diventato più qualificato e, quindi, ci si aspetta una magistratura onoraria più professionale per quanto riguarda la formazione.

Pag. 122
  Lo voglio dire perché la formazione è un elemento importante, che questa normativa finalmente pone al centro della propria attività. Formazione che inizia trimestralmente o semestralmente nel tribunale di appartenenza per arrivare a una formazione decentrata e ad una formazione centrale attraverso il Consiglio superiore della magistratura. Un sistema di incompatibilità che lo avvicina molto alla magistratura ordinaria. Valutazioni ai fini del rinnovo dell’attività stessa. L’ufficio del processo, questo nuovo fatto giuridico che aiuterà il sistema giustizia, nel quale saranno parte integrante e determinante anche i magistrati onorari. La durata e i compensi, che sono legati al risultato, e forse su questo dovremmo aprire una parentesi, ma inizialmente andiamo avanti in un sistema, che fino a questo momento, bene o male, ha retto.
  Si è data anche alla magistratura onoraria la possibilità di avere riferimento nei consigli giudiziari e nel Consiglio superiore della magistratura. Gli illeciti disciplinari, che sono stati finalmente valutati e tipizzati per quanto riguarda le condotte. Il sistema della incompatibilità, diciamo l’ufficio unico nel quale è raggruppato tutto il sistema della magistratura onoraria.
  Ci sono dei punti oscuri, come in tutte le normative, e valuteremo col passare del tempo, dopo che sarà applicata questa nuova normativa e ci saranno i decreti delegati vedremo dove intervenire, e si interverrà in quei punti in cui sicuramente si dovrà intervenire. Certo che noi valutiamo e apprezziamo, e valorizziamo molto, il contributo che la magistratura onoraria ha dato in questo periodo. Questo è grande riconoscimento, e qui non posso fare a meno, come già peraltro è stato fatto, di ringraziare il lavoro, l’abnegazione e la professionalità fin qui raggiunta dalla Magistratura onoraria. Non lo dico e non lo penso solo io; basta risentire la relazione del Primo Presidente della Suprema Corte nelle dichiarazioni per l’inizio dell’anno giudiziario, in cui si dà atto della forza, della professionalità, dell’esigenza, della valorizzazione e della ormai impossibilità di farne a meno della magistratura onoraria.Pag. 123
  Quindi, io, nell’annunciare il voto favorevole del gruppo di Area Popolare, voglio concludere ancora una volta questo mio telegrafico intervento ringraziando e invitando la magistratura onoraria a valutare positivamente questo primo provvedimento, che, dopo tanti anni, finalmente dà un quadro generale alla categorica. Se ci saranno delle modifiche da fare, e sicuramente ci saranno, ci troverà sempre a fianco, come forza politica, nell’attuare quelle modifiche necessarie (Applausi dei deputati del gruppo Area Popolare (NCD-UDC)).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Sarro. Ne ha facoltà.

  CARLO SARRO. Grazie Presidente. Ci troviamo ancora una volta di fronte ad un provvedimento che potremmo definire sicuramente l’ennesima incompiuta; una riforma annunciata, accompagnata da tanti proclami, da tante indicazioni in termini di prospettiva, come risultato finale, e alla fine l’articolato che ci viene consegnato, e che viene soprattutto licenziato da quest’Aula, è assolutamente carente, monco, insufficiente ad affrontare i veri temi e problemi posti da questa esperienza pluridecennale della magistratura onoraria.
  Qual è il vero punto critico ? È che si continua in questa finzione, si continua ad utilizzare questo espediente nominalistico, per cui continuiamo a parlare di magistratura onoraria, ma in realtà l’insieme di norme, e soprattutto l’approccio che noi abbiamo con il riordino di questo corpo, è sostanzialmente quello riferibile al corpo della magistratura ordinaria. Sarebbe stato, quindi, necessario compiere una scelta più coraggiosa, che da un lato rappresentasse il riconoscimento vero e definitivo di un percorso di formazione, che in questi anni ha contraddistinto l’operato dei tanti magistrati onorari impegnati nel nostro Paese, e dall’altro garantisse un assetto non solo in termini di trattamento economico e di status giuridico, ma di riconoscimento della funzione espletata, coerente con un sistema costituzionale e, vorrei anche aggiungere, con un sistema autenticamente democratico.
  In realtà noi continuiamo sulla strada della precarizzazione, continuiamo sulla strada dello sfruttamento di questi operatori del diritto, se pensiamo ad esempio alle norme che sono state introdotte a proposito del ricorso all’istituto dell’assegnazione Pag. 124a collegi giudicanti di questi magistrati, collegi giudicanti ordinari naturalmente, e quindi noi continuiamo ad estendere il loro coinvolgimento, il loro ruolo, la loro funzione; al limite, abbiamo reso ancora più elastico e ancora più fluido il tipo di impiego che possiamo fare di questo personale, passando da una sorta di funzione servente, che viene attribuita quando sono chiamati i magistrati ordinari a collaborare negli uffici dei giudici ordinari e quindi a svolgere compiti di istruttoria preventiva, di riordino, per così dire, del fascicolo relativo al singolo giudizio, fino poi ad una integrazione vera e propria con i collegi giudicanti, come nel caso dell’assegnazione. Ma questa ampia gamma di possibilità di impiego non segna, comunque, una corrispondente stabilizzazione ed una corrispondente correzione dello status giuridico e del trattamento economico e soprattutto un riordino complessivo, che avrebbe dovuto prevedere, così come da parte nostra si era sostenuto, la necessità – per rendere la soluzione coerente con il sistema costituzionale – di istituire un ruolo ad esaurimento per quanti sino ad oggi hanno operato nel settore come magistrati onorari e prevedere l’istituzione di un nuovo ruolo che si andasse ad affiancare, che fosse costituito attraverso un meccanismo di reclutamento più attento, che richiedesse maggiore sindacato in ordine alla professionalità e potesse garantire questo requisito, che è indispensabile quando parliamo dell’esercizio della funzione giurisdizionale, e che mantenesse anche un sistema di garanzie proprio capaci di rendere effettiva la posizione terza del giudice onorario e, soprattutto, la libertà nell’esercizio della funzione giurisdizionale.
  Tutto questo non c’è nel provvedimento, perché rimane una situazione di sostanziale precarietà: pensiamo, ad esempio, alla possibilità che il presidente del tribunale, il capo dell’ufficio, può anche trasferire di ufficio il singolo magistrato, quindi nessuna garanzia, nessuna protezione in senso costituzionale della funzione, quindi un appannamento di quello che è il ruolo e il carattere di terzietà, la insufficienza dei mezzi economici e l’idea ricorrente – e ancora una volta presente anche in questo provvedimento – di impiegare questo personale per supplire a carenze e insufficienze che, se da un lato sono croniche e da tempo si trascinano nel sistema giustizia e nell’organizzazione di questo settore così delicato ed importante, Pag. 125di certo non possono trovare risposta in soluzioni precarie, in soluzioni insufficienti e che, comunque, sono prive di ogni respiro di prospettiva, che, viceversa, un settore così centrale ed importante meriterebbe.
  L’insieme di queste criticità sopravanza ampiamente i pochi elementi positivi che contraddistinguono questa legge e dunque, anche per rispetto di quella che è la funzione che i magistrati onorari sono chiamati ad esercitare, della dignità con la quale hanno saputo, pur tra mille difficoltà e mille limiti, svolgere il loro compito e la loro funzione, meritano da parte nostra un sentimento di rispetto e di gratitudine, e proprio per il rispetto che si deve agli operatori del settore e a quanti andranno, comunque, ad occupare posti di questo tipo e ad esercitare una funzione così delicata, esprimere il nostro voto contrario al provvedimento, affinché davvero una riflessione seria possa aprirsi e permettere finalmente a questo Corpo di raggiungere un assetto normativo idoneo e degno, soprattutto, della importante funzione esercitata (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il collega Colletti. Ne ha facoltà.

  ANDREA COLLETTI. Grazie, Presidente. Dobbiamo dire chiaramente che, senza il lavoro della magistratura onoraria, la giustizia sarebbe andata al collasso in tutti questi anni.

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  E dobbiamo anche ricordare che tutto il ruolo della magistratura onoraria sarebbe dovuto durare cinque anni, mentre, come succede ovviamente sempre in Italia, vi è stato, anno per anno, un rinvio dello statuto della magistratura, non solo onoraria, perché il vero problema è che, quando andiamo a comprendere cosa significa per il legislatore ’magistratura onoraria’, dobbiamo anche comprendere cosa significhi per il legislatore la parola ’giustizia’, perché a questa è intimamente correlata.
  Ebbene, in tutti questi anni la magistratura onoraria è stata utilizzata come una magistratura precaria, dei professionisti precari, pagati anche una miseria rispetto al lavoro che facevano, poiché il Governo e i vari Governi che si sono succeduti, di ogni colore politico, non volevano investire nel settore giustizia, e ne capiamo beni motivi: le varie lobby non hanno interesse affinché una vera giustizia civile, a tutela dei cittadini, degli utenti e dei consumatori possa funzionare. I vari imputati, i vari prescritti che si sono succeduti anche in queste Aule parlamentari e nelle stanze di Governo non avevano minimamente voglia di una giustizia penale che potesse funzionare, e quindi si è portata avanti questa modalità, per non farla funzionare, una giustizia diciamo a basso costo per lo Stato, ma ad elevato costo per i cittadini, per moltissimi anni.
  Molti speravano che le cose cambiassero con questo provvedimento di legge, ma la realtà è ben diversa. Abbiamo un disegno di legge delega che prevedrà d’ora in avanti – da quando usciranno i decreti delegati, che da quanto mi risulta sono in realtà già pronti e vedremo quando saranno presentati – una forma di istituzionalizzazione del precariato, perché i magistrati onorari – quelli per i quali la magistratura onoraria un è un vero e proprio lavoro, ma devono associarlo a un lavoro principale – avranno una sorta di contratto a tempo determinato per ben otto lunghi anni; un contratto a tempo determinato che non vede eguali nemmeno nella legislazione per quanto riguarda gli imprenditori privati. E allora ci chiediamo: ma è davvero questo il modo per risolvere il problema della giustizia italiana civile e penale ? Ma la risposta Pag. 127è «no», la risposta è data dal fatto che tutta questa legge delega e tutti i decreti delegati saranno fatti senza mettere un euro in più nel settore giustizia: è qui il vero problema.
  Il Governo – lo ha dimostrato con questo provvedimento – non ha voglia davvero di investire risorse nel settore giustizia e si dimostra uguale ai Governi e alle maggioranze precedenti, che utilizzavano o, anzi, non «utilizzavano», cercavano di non far funzionare la giustizia per interessi propri, interessi di bottega e dei propri amici, per così dire. E questo è il motivo per il quale voteremo contro la proposta sulla magistratura onoraria. Noi abbiamo un’idea totalmente diversa di come dovrebbe funzionare la giustizia in Italia rispetto al Governo e alla maggioranza. Abbiamo l’idea che la precarietà non possa essere istituzionalizzata nel settore pubblico, così come è stato fatto nel settore privato. Abbiamo l’idea che, per far funzionare veramente la macchina della giustizia, bisogna cambiare un paradigma: bisognerebbe iniziare ad investire dei soldi nel settore giustizia e anche a ripensarlo. Abbiamo l’ufficio del processo, che è un elemento che potrebbe davvero funzionare per dare efficienza alla macchina giustizia, ma che non funziona perché ovviamente mancano le risorse. La nostra idea era quella per cui i così detti GOT e VPO, che sono la vera ossatura della magistratura onoraria, diventassero, previo concorso, dei veri e propri funzionari pubblici di carriera, rientranti nell’ufficio del processo e che, con la loro esperienza e competenza, potessero aiutare il magistrato togato, verso cui un cittadino si rivolge, a elaborare meglio e ad emettere meglio i propri provvedimenti.
  Abbiamo un’idea diversa anche del cosiddetto giudice di pace, che inizialmente avrebbe dovuto giudicare solo sulle cause di non elevato valore, anche se affermare che 10 mila euro non sia «di elevato valore» mi sembra un po’troppo. Con questo provvedimento si allarga fino alla somma incredibile di 50 mila euro, per quanto riguarda, ad esempio, un settore difficile come il settore dei sinistri stradali.
  La nostra idea non è quella perché se noi come cittadini italiani paghiamo un contributo salatissimo per accedere alla giustizia civile e paghiamo un contributo altrettanto salato molto più alto di tutti gli altri Paesi d’Europa per avere la sentenza, una specie di tassa sulla sentenza oltre la tassa sulla giustizia, ebbene noi come cittadini ci meritiamo che almeno a giudicare sulla nostra controversia sia un giudice professionale, Pag. 128anzi professionista perché in realtà anche i giudici di pace e i magistrati onorari sono professionali. D’altro canto la nostra proposta era facile: volete risparmiare delegando ai giudici di pace un numero abnorme di provvedimenti ? Allora diminuite la tassa sulla giustizia che è in capo ad un italiano. Visto che tutto questo non interessa la maggioranza e non interessa il Governo giacché sia in Commissione sia in Aula è stato impossibile discutere nel merito dei provvedimenti – infatti qui ovviamente in quest’Aula poco interessa il merito dei provvedimenti interessa dimostrare di fare qualcosa, anche se inutile e anche se dannoso – bene per tutti questi motivi noi come MoVimento 5 Stelle convintamente voteremo contro questo inutile provvedimento (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il collega Bazoli. Ne ha facoltà.

  ALFREDO BAZOLI. Grazie, Presidente. Mentre il dibattito pubblico anche in queste ultime settimane e in questi ultimi giorni sembra per lo più dominato dalla questione vecchia e un po’ frusta del rapporto tra la politica e la giustizia, ora gli echi di inchieste più o meno rilevanti che lambiscono in qualche caso anche il mondo della politica e anche in quest’Aula si ha spesso l’impressione che il tema giustizia venga più brandito come arma di lotta politica nella convinzione, che io credo peraltro miope e velleitaria, che ciò sia la via più semplice per il consenso, mentre tutto questo accade noi cioè la maggioranza, il Governo, il nostro partito, il Partito Democratico continuiamo invece silenziosamente passo dopo passo, metro dopo metro, a costruire e a pavimentare la strada sulla quale far transitare una macchina della giustizia più veloce ed efficiente nell’interesse dei cittadini, delle imprese e del Paese. Lo facciamo consapevoli che per risolvere un problema endemico, quello della inefficienza della giustizia, affrontato in passato in modo episodico, frammentato, inadeguato ci vuole un ventaglio di interventi perché a problemi complessi si risponde con soluzioni complesse, non basta la bacchetta magica. Facciamo questo percorso di riforma della giustizia affrontando quindi i problemi a tracentosessanta gradi, occupandoci cioè di organizzazione, di risorse umane ed economiche, di struttura dei processi, di norme e disciplina Pag. 129sostanziale, di modalità ed esecuzione delle sanzioni, confortati dai risultati che danno ragione del nostro sforzo e del nostro lavoro. Oggi questo percorso si arricchisce di un ulteriore, piccolo ma non per questo meno importante tassello: la riforma organica della magistratura onoraria, una riforma attesa da tempo se si pensa che le leggi istitutive dei giudici onorari di tribunale e dei giudici di pace rispettivamente del 1998 e del 1991 avevano espressamente previsto che la disciplina dovesse trovare compiuta attuazione in un riordino complessivo del loro ruolo e delle loro funzioni e che da allora ad oggi si è andati avanti con il troppo frequente e abusato strumento delle proroghe. Ma questa riforma è attesa e importante anche se si pensa – lo hanno ricordato tutti quelli che sono intervenuti prima di me – quale funzione abbia assunto oggi complessivamente il personale della giustizia interessato da questo provvedimento cioè i giudici onorari del tribunale, i viceprocuratori onorari e giudici di pace, destinatari di attribuzioni e compiti sempre più rilevanti e significativi per la corretta amministrazione della giustizia. Ebbene finalmente con questo provvedimento legislativo si sana una lacuna che il nostro ordinamento si trascinava da oramai vent’anni e più e si dota la magistratura onoraria di una disciplina organica coerente e funzionale al ruolo ricoperto.

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  E voglio ricordare, anche se per sommi capi, gli interventi più significativi, i principali profili di novità del disegno di legge delega che oggi approviamo. Mi riferisco alla unificazione della magistratura giudicante onoraria, mediante il superamento della distinzione tra giudice di pace e Got e l’istituzione del giudice onorario di pace; l’introduzione di uno statuto unico della magistratura onoraria in ordine alle modalità di accesso, alla formazione, al tirocinio, alla durata e alla decadenza dell’incarico, alla revoca e alla dispensa dal servizio, alle incompatibilità e ai trasferimenti, alla responsabilità disciplinare e alla disciplina dell’indennità; una riorganizzazione dell’ufficio del giudice di pace posto sotto il coordinamento del presidente del tribunale; l’istituzione di una specifica struttura organizzativa dei vicepretori onorari presso le procure; una rideterminazione del ruolo e delle competenze dei magistrati onorari con una estensione delle loro competenze sia in campo civile sia in campo penale e una specifica attribuzione di funzioni nel funzionamento dell’ufficio del processo, una delle misure organizzative più rilevanti per dare efficienza al nostro sistema.
   Oggi quindi – concludo – con l’approvazione di questo disegno di legge delega ci sentiamo orgogliosamente artefici di un ulteriore piccolo pezzo della strada sulla quale camminerà una giustizia più efficace e capace di rispondere alle attese e alle esigenze di un Paese moderno e democratico. Per questo daremo il nostro voto convinto (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

  PRESIDENTE. Sono così esaurite le dichiarazioni di voto finale.

(Votazione finale ed approvazione – A.C. 3672)

  PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.
  Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno di legge n. 3672, già approvato dal Senato, di cui si è testé concluso l’esame.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

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  Di Gioia… Simone Valente… Catalano…
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:
  S. 1738 – «Delega al Governo per la riforma organica della magistratura onoraria e altre disposizioni sui giudici di pace»(Approvato dal Senato) (3672):

   Presenti  337   
   Votanti  322   
   Astenuti   15   
   Maggioranza  162   
    Hanno votato sì  214    
    Hanno votato no  108    
  Sono in missione 96.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  Dichiaro così assorbite le proposte di legge nn. 1338, 1669, 1696.

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