Sono quattro gli sbarchi avvenuti in provincia di Ragusa dall’inizio dell’anno al porto di Pozzallo.

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“Il 22 gennaio sono arrivati 281 migranti con la nave della Marina Militare Italiana Spiga, il 27 gennaio ne sono approdati 481 con la nave Bettica; il giorno dopo 233 migranti con una nave maltese e il 30 gennaio, altri 212 sono stati soccorsi con una nave norvegese. In tutto sono 1207 i migranti per i quali è stata effettuata la pre identificazione nell’ambito dell’Hot-Spot.

Tali strutture permetteranno di tenere nel centro i migranti per un periodo di tempo limitato. Negli hot spot la polizia italiana è aiutata da alcuni funzionari delle agenzie europee Europol, Eurojust, Frontex ed Easo: gli agenti sono impiegati per identificare i migranti che vogliono presentare richiesta d’asilo. Il Commissario Capo della Polizia di Stato, Valerio D’Amato è il responsabile dei servizi hotspot di Pozzallo. L’ufficiale si occupa delle procedure relative al riconoscimento della protezione internazionale, delle espulsioni amministrative e con accompagnamento al paese di provenienza di quanti migranti sbarcati a Pozzallo.

Le forze dell’ordine registrano i dati personali dei richiedenti asilo, li fotografano e raccolgono le impronte digitali entro 48 ore dal loro arrivo. Dall’inizio dell’anno sono circa tre gli immigrati economici espulsi dall’Italia.

I migranti sbarcati il 22 gennaio sono stati ospitati al Centro, mentre nei tre sbarchi successivi una parte degli sbarcati, d’intesa con la Prefettura, è stata immediatamente trasferita in altre località. I circa 250 migranti, approdati il 27 gennaio, sono stati trasferiti in strutture per richiedenti asilo in Piemonte, Toscana, Puglia, Emilia Romagna, Abruzzo e Campania; altri 360 all’Hot-Spot di Trapani.

Sono stati invece trattenuti al centro di primo soccorso e accoglienza di Pozzallo i minori e le persone con problemi di salute. I controlli sanitari sono stati effettuati, oltre che a bordo della nave, nella tenda montata vicino al cancello di accesso. Tutti i migranti sono stati sottoposti a perquisizione e controllo con il metal detector al momento della discesa della nave da parte di personale preposto allo specifico servizio di ordine pubblico presso la banchina.”
Viviana Sammito
(fonte:siciliapress.com)

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