Un saluto di Unità Democratica gdpo ai colleghi giudici di pace e magistrati onorari che cessano oggi dal loro mandato

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Un saluto è un atto triste quando lo si dà a chi lascia ingiustamente il proprio incarico.Ed il nostro è un saluto mesto.E chi può farlo con maggiore affetto e considerazione di chi li ha difesi fino alla fine delle trattative con il Ministro della giustizia e con i parlamentari e di chi come noi continuerà a farlo anche in futuro, pur sapendo di dover affrontare una lotta impari? Vedere i colleghi, rappresentanti di tutte le altre associazioni, non difendere un principio giusto di vera e propria discriminazione nei confronti di coloro che ,anticipatamente, vengono allontanati dal loro ufficio, grazie ad un articolo 18 bis di una legge, che tutto regolamentava fuorchè la riforma della magistratura onoraria, tanto auspicata quanto irrealizzata, ci ha prodotto un’amarezza che ci intristisce e ci lascia un rimpianto di non essere riusciti a convincerli. Non ce l’abbiamo con nessuno nè con il Ministro nè con i parlamentari nè con i giovani per così dire ( dai 45 enni ai 68 enni…) giudici di pace e magistrati onorari.Ma un pensiero di riconoscenza per coloro che hanno compiuto i 72 anni quest’anno ce l’abbiamo .Molti ci scrivono e ci inviano e mail in queste ore o ci parlano definendo coloro che li hanno abbandonati con epiteti irripetibili e a chi ci chiede pareri sui loro ricorsi,lettere,esposti,ecc. rispondiamo che siamo d’accordo con loro perchè hanno subito un’ingiustizia e che preferiamo avere colleghi anziani onesti ,preparati e seri lavoratori a giovani corrotti sospesi dal servizio o allontanati per fatti vari.Per fortuna rimangono ancora in servizio colleghi bravi preparati e moralmente ineccepibili.Ma ci accorgeremo che sostenere un carico di lavoro pesante da domani ci renderà ancora più infelici, salvo per coloro che credono ancora in un arricchimento con la funzione onoraria ,che ,francamente, non è affatto il motivo che ci ha indotto ad accettare l’incarico, perchè vedranno assegnarsi i fascicoli dei cessati…Ma perchè li chiamiamo colleghi? Cosa ci lega? Molto poco. Tanto il CSM, il Ministero della Giustizia, i parlamentari ,i giudici togati professionali,l’avvocatura,i cittadini ci giudicano e continueranno a giudicarci per quello che facciamo per quello che siamo e per come ci comportiamo distinguendo sì tra di noi, ma poi mettendoci tutti in unico fascio che speriamo entro od oltre il 31 maggio dell’anno entrante non venga bruciato…(diego loveri)

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