GLI ATTI TORNANO DAL GIUDICE DI PACE: Bidella diffamata via telefono a Belluno

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“La donna accusata di molestare studenti dell’istituto tecnico.
«La bidella molesta gli studenti». Il contenuto diffamatorio di tre telefonate al centralino dell’istituto tecnico industriale Segato sarebbe stato di questo tenore e F.F. è stato condannato in primo grado a una pena pecuniaria dal giudice di pace. Ma il suo difensore Conti ha proposto un appello al tribunale, perché ritiene che, visto come si sono svolti i fatti, non ci siano i presupposti per parlare di diffamazione. Una questione a carattere tecnico, insomma, in quanto il reato si configura quando si parla male di qualcuno con più persone. E il giudice ha dato ragione, accogliendo la richiesta e restituendo gli atti al giudice di pace.

Non la pensava così il pubblico ministero , che avrebbe voluto la conferma della prima sentenza e l’avvocato di parte civile era assolutamente d’accordo. C. dev’essere stata più convincente, vista la conclusione a cui si è arrivati.
Tornando all’inizio della vicenda, l’uomo era accusato di aver chiamato tre volte il numero della scuola, parlando poi con la segretaria generale, quella amministrativa e una psicologa. Teneva a far sapere a queste tre persone che l’assistente scolastica molestava gli allievi. Non si conosce il motivo di questi colloqui,certo il contenuto non era per niente rassicurante. Qualcuno deve averne parlato con la parte offesa, che a questo punto si è rivolta alle forze di polizia per presentare una querela con l’ipotesi di reato di diffamazione. Ora bisognerà per forza ripartire dal giudice di pace. “(g.s.) (fonte:corrierealpi.gelocal.it)

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