Caselli e la magistratura onoraria “per finta”

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Una lettera a Il Fatto Quotidiano di Gian Carlo Caselli ex Procuratore Capo di Torino sulla magistratura onoraria ,pubblicata qualche giorno fa, riapre una discussione già animata da tempo ,che ha visto anche altri quotidiani ,come il Corriere della Sera ecc., interessarsi dell’annoso problema che desta più di un interrogativo.
E’ vero ciò che descrive Caselli? Perchè non viene dibattuto l’argomento ,svestendolo dell’emotività di una categoria che tende ad avere riconoscimenti ormai secolari, (appartenevano al XX secolo ed interessano anche il XXI secolo), di quella “funzione che si presta non come attività professionale, ma come una partecipazione spontanea che esce dalle normali occupazioni della propria vita”. In altre parole,scrive Caselli “occasionalità e temporaneità dovrebbero segnare i confini del perimetro tipico della “onorarietà”.E Caselli aggiunge che è un'”etichetta fasulla che imperversa all’interno stesso della magistratura. Ma precisa Caselli che “si tratta della magistratura onoraria, nel senso che sotto l’etichetta “onorarietà” non figura più nulla di quel che dovrebbe esserci. E’ vero? E’ questo ciò che si cerca di far capire alla Società? Ma è la categoria ad essere poco chiara ? O sono gli altri a voler far finta di essere sordi ciechi e muti?
Staremo a vedere nei prossimi giorni,mesi,anni…
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