A Milano nel 2014 sono state elevate 3 milioni e 400 mila contravvenzioni: un milione in più del 2013. Il 70% riguardano autovelox ed aree a pagamento

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“A Milano viene elevata una contravvenzione ogni 9 secondi.Il che vuol dire 388 contravvenzioni all’ora e 9.300 sanzioni al giorno per infrazioni al codice della strada. Il totale, ed è forse il numero che fa più effetto, sono i 3 milioni e 400 mila contravvenzioni del 2014. Un milione in più del 2013. Come sempre quando si parla di contravvenzioni (col corollario di ricorsi ai giudici di pace, ricorsi in prefettura, ecc.), le polemiche si addensano un po’ tutte intorno a una singola questione: «I Comuni usano le contravvenzioni per fare cassa»?

«Gli incidenti con feriti però sono calati del 25 per cento» e «Nel 2008 gli incidenti mortali sono stati 73, nell’ultimo anno 33».
Di quei 3,4 milioni di contravvenzioni, 2,4 milioni sono state elevate grazie alle telecamere. Tra queste ultime, un milione sono contravvenzioni «da autovelox». L’aumento di contravvenzioni a Milano nell’ultimo anno si spiega infatti, principalmente, con l’installazione di 7 nuovi strumenti per il controllo della velocità nel marzo del 2014.
Il picco di conravvenzioni tra il 2014 ed il 2015 sembra dunque destinato a ridimensionarsi. Nel 2014, al netto delle spese per la spedizione dei verbali, il Comune di Milano ha incassato dalle contravvenzioni 137,3 milioni. La giunta di Giuliano Pisapia ha sempre rispettato l’obbligo di destinare la metà di quell’incasso alla sicurezza stradale: 17 milioni per segnaletica e semafori, altri 17 per la Polizia locale, 34 per la ristrutturazione delle strade e l’illuminazione pubblica. A Milano il 40 per cento dei trasgressori paga subito , un 20 per cento salda il debito dopo la notifica; un altro 40 per cento, infine, ignora del tutto la contravvenzione. Nel 2013, 710 mila verbali sono finiti in «arretrato». Dato che la tendenza è ormai consolidata, a far due conti, oltre 1,3 milioni delle contravvenzioni staccate nell’ultimo anno potrebbero finire nel nulla. E alimentare, in futuro, una mastodontica operazione di recupero crediti.”

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