Orlando: “da Anm critiche distratte e ingenerose”

Pubblichiamo il comunicato stampa odierno del Ministro della Giustizia Orlando in risposta all’Anm.
“Dispiace che l’Anm non colga il passaggio solenne dell’inaugurazione dell’anno giudiziario per recuperare obiettività. Con una certa distrazione, infatti, si continuano a sollecitare cose che il governo sta facendo, come il reclutamento del personale amministrativo o posizioni già assunte come il sostegno all’emendamento che prevede sconti di pena a chi collabora nelle inchieste di corruzione. Ma la distrazione riguarda anche provvedimenti che sono il frutto dello sforzo di tutti i soggetti della giurisdizione come il significativo miglioramento delle condizioni carcerarie o l’avvio del processo civile telematico”. Lo dichiara in una nota il ministro della Giustizia Andrea Orlando.

“Le critiche delle ultime ore al progetto organico di riforma sono ingenerose”.

“Come l’Anm sa bene, – continua il Guardasigilli – sia lunedì scorso in Parlamento che venerdì in Cassazione ho puntualmente elencato tutta la lunga serie di provvedimenti che il governo ha messo in campo nel quadro di un organico disegno di riforma della giustizia composto di un pacchetto di disegni di legge oltre che di una mole considerevole e innovativa di provvedimenti organizzativi degni peraltro del plauso recente della Commissione europea. Giustizia civile, penale, organizzazione del lavoro, carenze di organico, riforma degli uffici del processo, magistratura onoraria: gli esempi da elencare sono molteplici e interessano tutte le fasi e le aree del sistema giustizia. Molte cose sono già diventate operative – il decreto sull’arretrato civile, l’autoriciclaggio, la tenuità del fatto – altre lo diventeranno a breve dopo il necessario iter parlamentare. Si può certamente discutere e criticare il merito dei provvedimenti ma non è accettabile farlo senza considerare l’impegno che il governo sta mettendo in campo per difendere l’indipendenza della magistratura avendo contrastato qualsiasi ipotesi che potesse comprimere l’autonomia e la libera espressione della razionale facoltà interpretativa”.

“Le nostre riforme – prosegue Orlando – sono contro gli sprechi, le inefficienze, la criminalità e l’ingiustizia. Non contro la magistratura. Cercano di essere un contributo organico a far della giustizia uno strumento al servizio dei cittadini e dello sviluppo del Paese. Vorrei ricordare al riguardo sia il confronto con tutti gli attori del sistema giustizia, mai venuto meno, sia le varie interpretazioni che anche all’interno della magistratura vengono portate sui singoli provvedimenti a dimostrazione di come sia difficile offrire al dibattito verità assolute. Penso alla questione autoriciclaggio su cui la dottrina si divide da anni e che è diventata legge con un testo normativo risultato di lunghe discussioni, alla tanto contestata responsabilità civile (su cui non ci dimentichiamo pende una procedura d’infrazione europea e che il governo ha puntualmente riequilibrato in Parlamento) alla reintroduzione del falso in bilancio o alla vicenda prescrizione la cui riforma prevista dal governo è al tempo stesso contestata dall’Anm e giudicata ‘un buon compromesso’ da un’autorevole voce come quella del Procuratore antimafia Roberti. Ricordo anche che è questo governo che ha attivato l’Authority anti corruzione e gli esempi potrebbero continuare”.

“Le riforme – conclude il Ministro – andranno avanti perché troppe polemiche di questi anni hanno determinato una paralisi e nuociuto gravemente al sistema. Dispiace che alcuni toni alti abbiano coperto l’insieme di valutazioni e le articolate posizioni che sono emerse dai discorsi di inaugurazione dell’anno giudiziario. Critiche di merito, preziosi suggerimenti, proposte a cui il governo non vuole rinunciare, non promuovendo né accettando il terreno dello scontro”.
(fonte:giustizia.it)

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