“Fatti” e “Parole” dal Parlamento sulla Riforma della Magistratura Onoraria

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I FATTI:
Il ddl di riforma della magistratura onoraria presentato al Senato
XVII LEGISLATURA
LE PAROLE:
Resoconto stenografico dell’Assemblea della Camera dei Deputati
Seduta n. 324 di martedì 4 novembre 2014
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PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE SIMONE BALDELLI
La seduta comincia alle 14,15.
omissis
Seguito della discussione del disegno di legge: S. 1612 – Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 132, recante misure urgenti di degiurisdizionalizzazione ed altri interventi per la definizione dell’arretrato in materia di processo civile (Approvato dal Senato) (A.C. 2681).

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge, già approvato dal Senato, n. 2681: Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 132, recante misure urgenti di degiurisdizionalizzazione ed altri interventi per la definizione dell’arretrato in materia di processo civile.
Ricordo che nella seduta di ieri il Governo ha posto la questione di fiducia sull’approvazione, senza emendamenti e articoli aggiuntivi, dell’articolo unico del disegno di legge di conversione del decreto-legge in esame, nel testo della Commissione, identico a quello approvato dal Senato.

(Dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia – Articolo unico – A.C. 2681)

PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia dei rappresentanti dei gruppi e delle componenti politiche del gruppo Misto. omissis

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l’onorevole Cirielli. Ne ha facoltà.

EDMONDO CIRIELLI. Signor Presidente, colleghi, questa estate, quando il Ministro Orlando ha iniziato un giro di consultazioni, inaugurando anche una fase inedita della politica italiana per affrontare il grande tema della riforma della giustizia – oggi in particolare si affronta
quello della giustizia civile – noi di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale avevamo salutato con simpatia ed interesse, come è logico per un partito patriottico, il tentativo di un Ministro di cambiare le cose in maniera intelligente, soprattutto su un tema così delicato, nello specifico quello di cui parliamo, della giustizia civile, con una giustizia di fatto negata, che blocca la nostra economia, con un arretrato pesantissimo sulle spalle del nostro ordinamento e delle casse dello Stato, con una irragionevole durata del processo, che porta, per quanto riguarda il diritto civile stesso, ad avere sentenze in quasi 1200 giorni, più del doppio della media dei Paesi europei, che ci vede collocati peraltro, come efficienza della giustizia civile, tra i peggiori Paesi del mondo. E questo certamente non può essere un vanto per un popolo che, come si diceva una volta, ha donato ai popoli la legge. Noi crediamo invece che l’efficienza debba sposarsi innanzitutto con una giustizia giusta e con spirito costruttivo abbiamo affrontato questa proposta del Governo.
Tuttavia, dapprima lo strumento della decretazione d’urgenza, peraltro infilando una serie di norme all’interno di questa miniriforma del processo civile, norme che addirittura prevedono l’istituzione di alcune sedi distaccate del giudice di pace già soppresse, a dimostrazione che il Governo non perde tempo a tentare di fare anche qualche marchetta politica su un tema così importante. Ma adesso con la posizione della fiducia rispetto ad un percorso già contingentato al Senato, dove pure era stata posta la fiducia, con un discorso limitato, direi quasi imbavagliato, in Commissione giustizia, oggi arriviamo a questa ennesima fiducia che onestamente non possiamo votare. E non la possiamo votare innanzitutto perché noi non abbiamo fiducia in un Presidente del Consiglio, Renzi, che solo qualche mese fa aveva annunciato che, tramite la sua riforma del processo civile, avremmo smaltito tutto l’arretrato in pochi mesi e il nostro processo sarebbe durato un anno. Invece gli interventi per la verità sono assai timidi, per carità li riteniamo un passo in avanti, soprattutto per quanto riguarda la limitazione da parte dei poteri del giudice di compensare le spese e per il tasso moratorio elevato che scoraggia in qualche maniera gli interventi e le liti inutili e temerarie avanti ai giudici, ingolfando i tribunali, ma in realtà, come al solito, si vogliono fare le nozze con i fichi secchi; il Governo Renzi non interviene sui problemi strutturali; una riforma strutturale della magistratura onoraria, che fa bene il suo dovere, ma che ha bisogno di essere regolamentata e non precarizzata, un incentivo vero magari anche alla magistratura ordinaria, affiancata a delle responsabilità più chiare rispetto ad un processo che non funziona, soprattutto risorse per i processi telematici, per i cancellieri, per l’intervento per le sedi, per una giustizia più di prossimità. In realtà, come al solito, quando si tratta di risorse, questo Governo è latitante.
E allora come possiamo avere fiducia in un Governo che proclama grandi riforme e fa timidi passi avanti, blocca e imbavaglia le opposizioni – ma tutto il Parlamento, diciamoci la verità, anche la maggioranza – rispetto al tentativo di migliorare una riforma di un codice civile che in passato ci è stato invidiato ? In realtà poi poco si fa, sicuramente si cerca di migliorare l’approccio per i riti alternativi, sono interessanti certamente, l’arbitrato e la negoziazione assistita, ma poi, come lo stesso termine veramente incredibile «degiurisdizionalizzazione», una parola che non esiste nel nostro vocabolario, che sembra piuttosto uno scioglilingua ma che in realtà maschera una latente e pericolosa tendenza verso una privatizzazione della giustizia. Ebbene, noi a questo non ci stiamo. Ovviamente non neghiamo i passi in avanti e riconosceremo nel dibattito finale i passi in avanti fatti dal Ministro Orlando, ma bocciamo, senza se e senza ma, il comportamento assolutamente pretestuoso e, se ci consentite, è veramente un bluff da parte del Presidente del Consiglio, che ci chiede la fiducia quando finora ha fatto solo annunci e ha dimostrato che è una persona e un politico di cui non possiamo fidarci.(fonte:camera.it)

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