Eboli, Rifondazione comunista “Giudice di Pace quanta ipocrisia”

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“Comunicato di Rifondazione Comunista Eboli

“Leggiamo in questi giorni grida di allarme e prese di posizione di pezzi della politica ebolitana, rispetto al rischio della chiusura dell’ufficio del Giudice di pace a Eboli a seguito alla protesta dei dipendenti comunali, distaccati presso quegli uffici, e la presa di posizione delle stesse organizzazioni sindacali.

Noi crediamo che vada innanzitutto ricordato che , se Eboli ha perso la sede staccata del tribunale ed oggi corre il rischio di vedere chiuso anche l’ufficio del Giudice di pace, questo e’ il frutto di una normativa prodotta dal Parlamento italiano a partire dal 2012:

D.lgs. 155/2012, d.lgs 156/2012 Governo Monti , maggioranza centro-destra /centro-sinistra;

D.m. del 7/3/2014 Governo Renzi , con un Alfano di “scorta” ;

Circolare del ministero di giustizia del 15/4/2014;

Cosa e’ avvenuto , in definitiva in questi 2 anni? Una maggioranza di Governo, che andava dagli amici di Berlusconi al PD, colta dal “raptus” del taglio della spesa pubblica , in ossequio agli ordini impartiti in nome dell’ Unione Europea, ha pensato che fra le cose da ” tagliare” vi fosse anche l’amministrazione della Giustizia sopprimendo tribunali, sedi staccate di Tribunali ed uffici dei Giudici di pace con una logica del “taglio lineare” che ancora grida vendetta per i danni che ha arrecato.

Eboli ha pagato un conto salatissimo prima con la chiusura della sede staccata del Tribunale ed oggi con il rischio chiusura dell’ufficio del Giudice di pace.

I rappresentanti locali dei partiti nazionali che in Parlamento elaboravano questa scellerata normativa hanno prodotto in modo ipocrita qualche dichiarazione ad uso e consumo di un elettoralismo di basa lega, e poi si sono subito “adeguati” agli ordini superiori.

Risulta qualche esponente politico locale della Destra o qualcuno del PD che, dopo avere minacciato fuoco e fiamme sulla stampa, abbia sbattuto la porta del proprio partito per protesta con quella scelta? A noi non risulta.

Nel frattempo, in ossequio a quanto previsto dal d.m. del 7/3/2014 e dalla successiva circolare del 15/4/2014 l’Amministrazione Melchionda, in preda ad un altro dei suoi momenti di “caos mentale assoluto”, nell’idea di mantenere in vita almeno l’ufficio del Giudice di pace, decide di spostare su di esso sei dipendenti ed accollarsi tute le spese, come prevede il decreto quale condizione per non chiudere!

La circolare prevedeva sessanta giorni di tempo perché i Comuni potessero raccordarsi sulla ripartizione della spesa: e’ stato fatto ? Sono stati contattati tutti gli altri Comuni che gravitano nel distretto del Giudice di pace di Eboli per acquisire disponibilità alla compartecipazione alla spesa?

La circolare prevede, posto a carico del Ministero, un percorso di formazione del personale comunale che viene spostato sull’ufficio del Giudice di pace: e’ stata fatta questa formazione, per evitare che i dipendenti si trovassero a dover prestare servizi completamente nuovi senza gli strumenti di conoscenza necessari?

Al di là delle prese di posizioni ipocrite da parte di forze politiche, che prima di parlare di questi temi dovrebbero fare pubblica autocritica per la loro ignavia ed accondiscendenza con le scelte dei loro dirigenti a Roma, e che noi chiameremo a rispondere della chiusura degli uffici giudiziari ad Eboli, noi chiediamo alla commissaria che oggi regge il Comune di Eboli, nella convinzione che almeno il Giudice di pace nella nostra città debba essere salvato, di provvedere:

– a convocare immediatamente le organizzazioni sindacali, per rendersi conto del malessere denunciato dai dipendenti comunali;

– a convocare in tempi brevi tutti i Sindaci dei Comuni rientranti nel distretto del Giudice di pace di Eboli, al fine di verificarne la disponibilità a concorrere al mantenimento di quell’ufficio, in termini di spesa o almeno in termini di personale;

– a contattare il Ministero di Giustizia per verificare la possibilità di opportuni corsi di formazione del personale che dichiara la propria disponibilità ad essere distaccato in quegli uffici.

Riteniamo che siano cose da fare con estrema rapidità, nell’intento prioritario di salvare la presenza degli Uffici pubblici ed evitare che lo “scippo” ai danni del nostro territorio vada avanti, così che questa città si ritrovi ogni giorno più povera, mentre la Destra ed il PD locale continuano a rilasciare dichiarazioni inutili e vuote, senza avere il coraggio di denunciare le scelte dei loro dirigenti nazionali. E’ avvenuto con il Tribunale che ci hanno chiuso; e’ avvenuto con l’Ospedale che ci stanno chiudendo, sta avvenendo ora perfino con l’ufficio del Giudice di pace!”(fonte:itmbattipaglia.it)

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