Il pm onorario era decaduto da quattro anni ma andava in udienza con la delega del procuratore

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” La domanda per prorogare le funzioni che andava spedita al Csm è rimasta a Novara
Negli ultimi quattro anni ha svolto le funzioni di pubblico ministero nelle udienze penali, con tanto di delega del procuratore, pur essendo decaduto dall’incarico. La sua domanda di proroga, infatti, è rimasta nei cassetti del Palazzo di Giustizia senza che fosse spedita prima al Consiglio giudiziario alla Corte d’Appello di Torino, per il parere, e poi al Csm per la conferma.

Ha creato qualche imbarazzo, in Procura a Novara, il caso del vice procuratore onorario , uno dei magistrati non di professione che nei tribunali danno un forte contributo all’amministrazione della giustizia sempre alle prese con le carenze di organico. Assieme ai Got (giudici onorari), infatti, si occupano dell’80 per centro dei processi per i reati meno gravi, che sono la maggior parte. La durata in carica è di tre anni, prorogabile per altri tre.

L’Ordine degli avvocati, in accordo con la Camera penale di Novara, ha voluto vederci chiaro dopo aver appreso alcune voci di corridoio. Ha scritto in Procura oltre un mese fa per avere delucidazioni. La risposta è arrivata in questi giorni. La Procura ammette: si è trattato di un disguido.

Lo conferma il presidente dei penalisti novaresi: «Ci è stato confermato quanto sospettavamo. La domanda di … non è stata inviata agli organi competenti». Non appena ci si è accorti dell’errore, a ottobre, ci si è attivati per rimediare: il Consiglio giudiziario ha emesso una proroga «ora per allora», in sostanza un incarico retroattivo. La questione, per la magistratura, è sanata. Peraltro con ulteriori imprecisioni. Nel verbale del adunanza di Torino, infatti, si parla prima come «giudice onorario» e tre righe più sotto come «giudice di pace». Errori su errori. «Può capitare – continua – ma in questo caso era meglio evitare, perché è andato ad alimentare la scarsa opinione che la gente comune ha in questi tempi del sistema giustizia».

Gli avvocati esprimono poi forti dubbi sulla «sanatoria»: «Abbiamo appreso dalla lettera della Procura che situazioni analoghe a quella di Novara si verificherebbero anche altrove. Pare addirittura che il 50 per cento dei Got sarebbero nelle stesse condizioni. Abbiamo quindi informato l’Unione camere penali italiane per valutare se sia opportuno fare un monitoraggio». Inoltre «non siamo così sicuri che gli atti compiuti nelle udienze cui ha partecipato Piazzano come pm siano del tutto regolari. Se qualche collega avesse motivo di far valere nullità, daremo il supporto necessario». Si tratterebbe di decine di udienze negli ultimi quattro anni. “(fonte:lastampa.it)

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