“Il Giudice di pace di Tirano sarà smantellato: la battaglia portata avanti dai Comuni di Tirano, Bormio e Livigno e dalle Comunità montana di Tirano e Alta Valle non ha avuto buon esito e il ministero di Grazia e Giustizia, con decreto ministeriale, ha stabilito la chiusura dell’ufficio abduano a partire dal 1° dicembre con piena efficacia dalla giornata di oggi. «Quello che ho in mano è il decreto ministeriale degli uffici da smantellare fra cui compare Tirano – spiega il vicesindaco, che si è occupata della questione appena insediata la nuova amministrazione -. Informalmente mi è stato detto che l’ufficio resterà aperto fino alla fine di gennaio, ma ipotizzo che si tratti di uno spostamento motivato dal fatto che non si può dismettere un ufficio in quindici giorni. Si tratta di una ragione temporale per definire le pratiche della chiusura».
Da precisare che già dal mese di novembre solo le udienze civili si sono tenute nella sede di Tirano, mentre quelle penali sono state trasferite a Sondrio.
A questo punto pare che non ci sia più nulla da fare. «Abbiamo continuato la battaglia fatta dalla precedente amministrazione comunale con gli enti partner; abbiamo anche provato con una sensibilizzazione a livello ministeriale, ma si tratta di scelte che trascendono quanto possa fare un Comune – prosegue Zucchetti -. Eravamo consapevoli che la richiesta di due deroghe fosse oggettivamente impossibile». I Comuni di Tirano, Bormio e Livigno e le Comunità montane dell’Alta e Media Valtellina, concordando sull’importanza di mantenere a Tirano l’ufficio del Gdp, avevano inoltrato al Ministero due richieste. La prima che fosse mantenuto il personale attualmente in forza; la seconda che al posto di personale proprio (che gli enti locali, stretti dal patto di stabilità, non avrebbero potuto assumere) i Comuni e gli organi comprensoriale avrebbero sostenuto i costi di quello statale. In pratica nei bilanci comunali non sarebbe entrata la voce relativa all’assunzione dei dipendenti dell’ufficio del Gdp di Tirano, ma solo il pagamento degli stessi, poiché l’edificio dove si trova l’ufficio è di proprietà del Comune tiranese.
«A questo punto non possiamo che prendere atto di quanto è stato deciso – conclude il vicesindaco – e che la chiusura della sede tiranese rappresenta una perdita per il territorio, in particolare per l’Alta Valle che dovrà sobbarcarsi spostamenti a Sondrio per le udienze».(fonte:abriga.it)
