Doppie file: arriva lo street control a Roma

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È la mappa che suddivide i settori di intervento dove verranno usati i nuovi street control, le telecamere da 45 multe l’ora (compresa la compilazione manuale del verbale elettronico) in dotazione da ieri a dieci equipaggi per turno della polizia locale Roma Capitale. Un reticolo di arterie e vie secondarie studiato a tavolino dal comandante generale, Raffaele Clemente, che traduce dalla carta alla strada il famoso Piano di fluidificazione del traffico, voluto dal sindaco Ignazio Marino.

La prima tornata di auto è partita ieri pomeriggio dal Comando di via della Consolazione. Nemmeno un’ora di lavoro e sono «scattate» 500 sanzioni agli aficionados della doppia fila. Multe che per ora saranno dimenticate, perché la procedura è nella fase sperimentale. Anche se, assicura la vice comandante Raffaella Modafferi, «siamo quasi pronti a partire».

CONTESTAZIONI AZZERATE
Niente più contestazioni con i vigili, nessun contraddittorio sulla strada con gli automobilisti, ma soprattutto niente liti, o peggio, aggressioni come quella che qualche giorno fa ha spedito due agenti all’ospedale. La procedura d’uso dello street control prevede che la pattuglia sfili a 30 orari per quattrocento metri scattando decine di foto. I trasgressori, quindi, non se ne accorgeranno nemmeno. Nessun automobilista pentito potrà uscire di corsa dal panettiere, o dalla lavanderia, cercando di spiegare che «si tratta solo di un attimo, tolgo subito la macchina». Perché l’unica fermata dei vigili è prevista alla fine del percorso, quando l’operatore visiona gli scatti, compila sulla tastiera del palmare il verbale (per ogni sanzione serve più o meno un minuto e mezzo) e spedisce il file alla centrale di via Ostiense per la lavorazione finale.

RICORSI
Le sanzioni vanno dai 40 euro per il divieto semplice o la doppia fila, agli 82 per chi occupa corsie bus, posti per i disabili, o strisce pedonali. Con la possibilità di essere scontate del 30 per cento per chi paga entro 5 giorni. Ecco quindi che per il divieto semplice o la doppia fila, l’eventuale ricorso al giudice di pace, che costa 37 euro (contributo unificato), non è più conveniente perché la multa è di appena 28 euro. Si può sempre fare ricorso gratuito al prefetto, ma se l’ufficio di governo dirà che la multa è legittima la sanzione sarà raddoppiata. Diversa la questione per chi verrà pizzicato senza assicurazione, o con la revisione scaduta, dove le sanzioni sono ben più pesanti. In quel caso sarà inviata una pattuglia dedicata sul posto. E allora saranno dolori.” di Riccardo Tagliapietra (fonte:ilmessaggero.it)

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