NON PIÙ DI 3 MESI NEI CIE: IL SENATO DICE SÌ

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“NON PIÙ DI 3 MESI NEI CIE: IL SENATO DICE SÌ
E’ stato approvato mercoledì scorso il disegno di legge europea 2013 bis che, insieme ad altri provvedimenti, riduce drasticamente i tempi di permanenza all’interno dei CIE: si passa infatti da un massimo di 18 a 3 mesi. Un’importante inversione di tendenza ed il riconoscimento della necessità di un trattamento più umano e civile per chi è rinchiuso nei centri di identificazione ed espulsione, senza aver commesso nessun reato.

L’occasione l’ha fornita il nuovo disegno di legge europeo ed in commissione Affari Costituzionali i senatori del Pd Luigi Manconi e Sergio Lo Giudice non si sono fatti scappare l’occasione ed hanno presentato un emendamento sui CIE:”Questo cambiamento – scrivono in una nota i due senatori – ricondurrà i Cie alla loro funzione di luogo di transito in vista dell’identificazione e dell’eventuale rimpatrio, evitando lunghe detenzioni immotivate di chi non ha commesso reati ma si trova solo in uno stato di irregolarità amministrativa. L’estensione del trattenimento a diciotto mesi non ha migliorato il tasso di espulsioni ed ha prodotto una maggiore tensione all’interno dei CIE: tra quanti vengono trattenuti, solo il 42% viene espulso. E, secondo fonti istituzionali, nei casi in cui l’espulsione viene effettuata, il tempo medio richiesto è intorno ai 60 giorni”.

Cosa accadeva fino ad oggi nei CIE. Fino ad ora un immigrato poteva arrivare a passare dietro le sbarre di un CIE fino a 18 mesi, 547 giorni, per essere stato trovato senza un permesso di soggiorno valido in tasca.

Ora non resta che attendere che il ddl venga nuovamente approvato alla Camera dei Deputati, che in prima lettura del provvedimento, aveva già ridotto a centottanta giorni il termine massimo. Dunque…si può ben sperare!”(FONTE: redattoresociale.it )

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