Il ricorso al Giudice di Pace costerà di più dopo il decreto legge n.132/14

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Pubblichiamo un articolo relativo all’attuale normativa in materia di ricorsi avverso le sanzioni amministrative che fanno presagire una degiurisdizionalizzazione degli stessi con un calo enorme dei procedimenti civili davanti ai giudici di pace avverso le stesse sanzioni amministrative già inizialmente depenalizzate nel 1981 con la legge n.689…
“Il ricorso al Giudice di Pace costerà di più
Se perdi, paghi anche l’avvocato dell’avversario: è legge.
Oggi, fai ricorso al Giudice di Pace contro una multa solo pagando 43 euro di tassa allo Stato. Se perdi, non paghi le spese legali alla controparte, che in genere è il Comune che viaggiano a circa 2 miliardi di euro di verbali l’anno. Da domani, potrebbe arrivare un’ennesima mazzata (ricordiamo che si ha tempo 30 giorni per ricorrere, mentre erano 60 giorni prima che il legislatore imponesse altre norme contro i cittadini): chi ricorre e perde sarà costretto a pagare le spese legali.

Riforma della giustizia
Tra le misure introdotte nel decreto legge varato dal Consiglio dei Ministri il 29 agosto scorso per la riforma della giustizia, c’è il rafforzamento di un principio: chi soccombe nel giudizio è tenuto a rimborsare le spese del processo, limitando notevolmente i casi di compensazione (ognuno paga il suo). Il “chi perde paga” potrebbe essere esteso alle cause delle multe stradali davanti ai Giudici di Pace. ma qual è l’obiettivo della nuova futura regola? Far calare i contenziosi: se hai paura di pagare le spese legali, sei molto meno propenso a fare ricorso contro una multa stradale.
Sempre più difficile

Di sicuro,con la norma diventata realtà, i Comuni avranno di che festeggiare, come d’altronde hanno già fatto con l’introduzione della tassa sul ricorso, e col dimezzamento dei tempi per ricorrere, e con l’assurda prassi che vede partire i 90 giorni per la notifica della multa non dalla data dell’infrazione ma da quando i vigili guardano la foto scattata dall’autovelox. Così, il diritto alla difesa (costituzionalmente garantito) viene sempre più messo in discussione. Sì, esiste sempre l’alternativa del Prefetto; ma se perdi paghi il doppio della multa. Come si vede, il cittadino è in trappola…”(fonte:omnimoto.it)

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