Il governo: il Cie di Gradisca non riaprirà

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” GRADISCA. Il Cie di Gradisca non riaprirà. Non si contano le volte in cui negli ultimi anni il territorio isontino, la sua gente, i suoi amministratori hanno sognato di sentire questa affermazione. Ebbene, il Cie non riaprirà: a confermarlo è il governo stesso. Ma la politica, si sa, è fatta di sfumature.

E questa affermazione in realtà ne potrebbe celare un’altra, come in una matrioska. Va tradotta, esplicitata, interpretata. Il Cie di Gradisca non riaprirà come Cie, ovvero non sarà più una struttura di detenzione amministrativa per immigrati irregolari. Ma all’occorrenza – leggasi in caso di emergenze – l’ex caserma Polonio potrebbe essere utilizzata come Cda, ovvero centro di accoglienza.

Ecco perché la notizia, anziché farla gioire, fa tremare Gradisca. E con la Fortezza, un po’ tutto l’Isontino. La conferma che il Cie di Gradisca non riaprirà i battenti come Centro di identificazione ed espulsione è arrivata dal sottosegretario all’Interno Domenico Manzione, che, rispondendo ad un’interrogazione del deputato Giorgio Brandolin (Pd), ha fornito non pochi elementi di riflessione sulle ipotesi di riapertura del Cie.

Il funzionamento del Cie è temporaneamente sospeso a partire dal mese di novembre scorso, per lavori di ripristino dopo le rivolte che lo devastarono nell’estate dello scorso anno.

«Attualmente – ha spiegato il sottosegretario in risposta alle richieste di Brandolin – sono in fase di completamento i lavori necessari per ripristinare l’agibilità della struttura, al fine di un suo eventuale riutilizzo, in via eccezionale, come Centro di accoglienza (Cda) per far fronte agli sbarchi di profughi sul territorio nazionale».” di Luigi Murciano(fonte:messaggeroveneto.gelocal.it)

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