Lettera di Unità Democratica Giudici di Pace Onorari al Ministro della Giustizia on.le Orlando

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Signor Ministro on.le Orlando
mi scusi perchè uso un mezzo non ufficiale per comunicarle in piena libertà ciò che penso in queste ore.
Ella mi ha ascoltato più volte ed anche negli interventi, che sono presenti anche in “you tube”, in occasione degli stessi eventi, nei quali non solo Ella era presente ,ma li aveva addirittura organizzati o vi aveva partecipato, come il Forum sulla Giustizia del PD ed il XIX Congresso di Magistratura Democratica, svoltisi entrambi qualche anno fa.

Ricordo i Suoi interventi in entrambi e Le confesso che nessun altro Ministro di questa Repubblica sinora ,ed almeno negli ultimi quindici anni,ha mai compreso e preso a cuore il problema della riforma della magistratura onoraria di pace come Lei. D’altronde Ella ha conosciuto anche i ministri della giustizia che ,appartenendo ad uno schieramento laico e progressista, avevano in passato favorito la crescita della magistratura onoraria di pace, come strumento di partecipazione democratica e di avvicinamento della giustizia di prossimità ai cittadini italiani.Ebbene ora, dopo le ultime notizie sulla riforma della magistratura onoraria prevista dalla nostra Costituzione repubblicana ed approvata dal consiglio dei ministri del 29 agosto u.s., sembra che ci sia qualcuno che voglia manipolare l’informazione perchè si rivolti contro di lei proprio quella parte della magistratura onoraria ,che Le ha creduto e che crede in un rinnovamento del paese radicale. Infatti le versioni ufficiose della riforma sono tante e contraddittorie.Da esse nulla trapelerebbe delle istanze che tutta la magistratura onoraria di pace Le ha comunicate nei numerosi incontri avvenuti con Lei al Ministero della Giustizia.
Smentisca ,per cortesia ,pubblicamente ed ufficialmente le versioni che non corrispondono al Suo vero progetto.Le proteste attuali di tutti coloro che sono in servizio in questi giorni sono veramente tante e tutte fondate sulla paura di non poter più continuare a prestare la propria opera con serenità. I giudici di pace ed i giudici onorari temono di perdere l’indipendenza e l’autonomia con un eccessivo coinvolgimento dei presidenti dei tribunali che non solo coordinerebbero gli uffici dei giudici di pace ma ne distribuirebbero gli affari e gli emolumenti in base a budget decisi altrove. Mi perdoni se entro nei particolari diffusi anche sulla stampa e da altre fonti di informazione. Smentisca da Guardasigilli che tutto o parte del vero progetto di riforma è diverso da quello che abbiamo letto negli ultimi giorni. Per quanto riguarda i limiti di età se sono simili a quelli della magistratura togata anche la magistratura onoraria si adeguerà, ma per la prosecuzione in servizio degli attuali giudici onorari potrebbe conservare almeno quelli che erano conformi agli accordi presi nell’ultima riunione? E l’abolizione del cottimo? E la previdenza,ecc.? Lascio qui il lungo elenco per non essere ancora noioso e per non approfittare troppo della Sua pazienza che so essere enorme e già messa alla prova da parte di tanti che vorrebbero,infelicemente per noi, farla desistere dal Suo nobile intento di ridare una veste nuova ad una magistratura costituzionalmente prevista come quella onoraria e che una nomenklatura ormai consolidatasi in ambiti ministeriali in tanti anni e con Ministri di diverso colore politico vorrebbe ,forse, sopprimere nei fatti o asservirla completamente ad una parte della magistratura togata come fonti di informazione ,provenienti dagli stessi ambiti ministeriali, confermano. Mi commiato scusandomi ancora ed attendendo, però, di poterla salutare personalmente e prossimamente doverosamente con stima , con speranza e con cordialità.
Diego Loveri
presidente di UDGDPO-Unità Democratica Giudici di Pace Onorari

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