Diritto d’uso e modalità d’uso delle parti comuni : qual è il giudice competente ?

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“L’assemblea ha deliberato che il parcheggio comune, vista la sua insufficienza ad accogliere tutte le autovetture dei condomini, debba essere utilizzato a turno. Le modalità di turnazione paiono inique ed illegittime perché non garantiscono il pari diritto all’uso. Viene impugnata la decisione assembleare!

I condomini, parcheggiando l’auto troppo vicina alla saracinesca del box impediscono di utilizzarlo correttamente. Si dovrà fargli causa perché “con le buone” non si è risolto nulla.

Alle azioni legali che seguiranno queste affermazioni – ferma l’obbligatorietà per entrambe del tentativo obbligatorio di mediazione (cfr. art. 71-quater disp. att. c.c. e art. 5 d.lgs n. 28/2010) – corrisponde la competenza di due giudici diversi: fatto non trascurabile se si pensa che l’individuazione del giudice competente è fondamentale per iniziare correttamente una causa.

Ecco perchè il tentativo di mediazione deve essere sempre esperito in ogni controversia in materia condominiale.

Sebbene l’oggetto del contendere paia simile, in realtà non lo è in quanto, giuridicamente parlano, contestare una modalità d’uso dei beni comuni è cosa diversa dal contestare la lesione del diritto d’suo d’un bene comune e/o di proprietà esclusiva: a ricordarcelo è stata la Cassazione con la sentenza n. 14671 del 27 giugno 2014.

Prima d’entrare nel merito della questione è utile ricordare che per competenza, in ambito giuridico, indica il limite dei poteri e delle facoltà che la legge riconosce ad un organo. Si può parlare competenza in relazione al territorio (per le cause condominiale è sempre competente l’ufficio giudiziario del circondario nel quale è ubicato l’edificio), al valore (fino ad € 5.000,00 è per le cause inerenti beni mobili, es. decreti ingiuntivi, è competente il Giudice di Pace) e per materia (es. al di là del valore per la nomina dell’amministratore è sempre necessario rivolgersi al Tribunale).

Nel caso delle modalità d’uso delle cose comuni, ad esempio, l’art. 7, secondo comma, del codice di procedura civile specifica che il giudice di pace è competente qualunque ne sia il valore per le cause relative alla misura ed alle modalità di uso delle parti comuni.
(vedere:Corte di Cassazione 27 giugno 2014, n. 14671)

(Fonte:condominioweb.com)

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