Riforma Giustizia: testi pronti ma in Consiglio dei Ministri vanno solo le linee guida.

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Pubblichiamo una serie di indiscrezioni provenienti da una testata giornalistica apparsa in rete…

“I testi sono pronti. Almeno così fanno sapere dal dicastero della Giustizia. E si trovano sul tavolo del Guardasigilli. Ci sarebbero tutti, tranne quello incandescente sulle intercettazioni già accantonato in questa fase per evitare troppe polemiche. I testi ormai messi nero su bianco sono quelli del provvedimento sul processo civile, del falso in bilancio, fino ad arrivare alle norme sulla prescrizione e sulla responsabilità civile dei magistrati.

Quello che manca però è l’accordo politico e soprattutto non c’è la voglia di mettere subito in agenda e di renderlo immediatamente operativo un tema delicato come quello della giustizia che potrebbe aprire nuovi punti di contrasto, non solo all’interno dell’esecutivo, non monocolore, ma anche con i magistrati che già la scorsa settimana hanno protestato. In un momento complicato a causa della riforma del Senato, e con il semestre europeo a guida italiana alle porte, non è il caso di inciampare proprio sulla giustizia, inasprendo il clima nel Paese. Questa è la valutazione che viene fatta nei partiti di maggioranza e tra i componenti del governo.

Tanto che lunedì, in Consiglio dei ministri, arriveranno solo le linee guida della riforma e non un pacchetto organico da presentare al Parlamento come era stato annunciato dal ministro Boschi, che aveva posto come scadenza il mese di giugno. Per avere il decreto bisognerà aspettare almeno il prossimo Consiglio dei ministri. In quello di domani non compare nell’ordine del giorno anche se sarà l’elemento clou della riunione, ma solo per avviare un dibattito. Il ministro Andrea Orlando prenderà la parola per illustrare intanto alcuni punti. Tra questi, il falso in bilancio e le norme sulla prescrizione. Secondo quanto si apprende da fonti di palazzo Chigi, potrebbero esserci norme che non piaceranno a Berlusconi e altre che non piaceranno ai magistrati.

Da qui inizierà il dibattito politico perché ci sono aspetti che vanno ancora discussi. C’è da considerare però che alcuni temi caldi, come quelli della lotta alla corruzione, sono già all’attenzione del Parlamento. Un testo unificato messo a punto dal relatore Nico D’Ascola (Ncd) proprio sul falso in bilancio e sull’autoriciclaggio si trova in commissione Giustizia del Senato e ha subìto uno stop dopo l’annuncio del governo di voler presentare a breve un testo organico. Adesso, dal momento che un testo organico ancora non c’è, la commissione Giustizia, presieduta da Francesco Nitto Palma di Forza Italia, potrebbe riprendere i lavori dal 5 luglio e l’ex ministro della Giustizia è intenzionato ad andare avanti poiché “il governo tentenna”. Il regolamento del Senato prevede infatti che la sospensione, in caso di annuncio da parte dell’esecutivo di voler presentare un testo, possa durare al massimo 30 giorni e Palma ha disposto lo stop dell’esame del testo D’Ascola il 5 giugno scorso. Per quanto riguarda la responsabilità civile dei magistrati, invece, la commissione potrebbe votare già da martedì. In sostanza, il governo deve fare presto se vuole mettere il bollino sulla riforma della giustizia. E soprattutto garantire un accordo ben saldo tra Pd e Ncd.

Sempre domani, il governo parlerà del proprio rappresentante nella Commissione Ue per sostituire Antonio Tajani. In pole position c’è l’ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci. Altro tema sarà la dismissione della nave Concordia dopo la bocciatura da parte della Conferenza dei servizi della proposta avanzata dalla compagnia Carnival di portarla a Genova e non a Piombino. A relazionare ci sarà anche il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli. Altra settimana ad alta tensione, con Renzi che la vivrà in buona parte da Strasburgo.-“di Gabriella Cerami (fonte:HuffingtonPost.it)

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